L'ovariectomia è attualmente il metodo chirurgico più diffuso per la gestione della salute, della fertilità, del comportamento nelle cagne e per il controllo del randagismo. Questa procedura è comunemente adottata per prevenire gravidanze indesiderate, tumori mammari e gravi patologie uterine come piometra e metriti, contribuendo significativamente al miglioramento della qualità di vita e alla riduzione della mortalità negli animali domestici. Tuttavia, recenti studi hanno sollevato preoccupazioni riguardo alle potenziali conseguenze negative associate all'ovariectomia. Evidenze scientifiche indicano un possibile aumento del rischio di obesità, incontinenza urinaria, diverse forme di neoplasie (quali mastocitoma, carcinoma a cellule transizionali, osteosarcoma, emangiosarcoma e linfoma), nonché patologie endocrine, muscoloscheletriche, immunitarie e alterazioni comportamentali nelle cagne sottoposte a sterilizzazione. Nonostante questi dati, la letteratura presenta risultati variabili e spesso contrastanti, influenzati da limitazioni metodologiche come dimensioni campionarie ridotte, mancanza di informazioni sull'età alla sterilizzazione e alla diagnosi, e variabilità legata alle razze e alle aree geografiche studiate. Inoltre, i meccanismi eziopatogenetici alla base di queste associazioni rimangono in gran parte ipotetici e necessitano di ulteriori approfondimenti scientifici. Le recenti linee guida della World Small Animal Veterinary Association (WSAVA) sul controllo della riproduzione del cane e del gatto sottolineano l'importanza di una comunicazione chiara e informata tra veterinari e proprietari riguardo ai potenziali rischi e benefici dell'ovariectomia. La decisione di sterilizzare dovrebbe essere basata su una valutazione equilibrata che consideri non solo la prevenzione di patologie gravi e comuni come ad esempio la piometra, ma anche le implicazioni pratiche, etiche e di salute pubblica, inclusa la prevenzione di gravidanze indesiderate e il controllo del randagismo. È essenziale adottare un approccio individualizzato, tenendo conto delle specifiche condizioni di ogni animale e del contesto in cui vive, e riconoscendo la necessità di ulteriori ricerche per chiarire le attuali incertezze scientifiche. L'obiettivo primario rimane il benessere complessivo dell'animale, assicurando che le decisioni prese siano informate, ponderate e orientate a garantire una qualità di vita ottimale, nel rispetto delle responsabilità sociali ed etiche connesse alla cura degli animali domestici.
OVARIECTOMIA E SVILUPPO DI NEOPLASIE NELLA CAGNA: ANALISI DELLA LETTERATURA E CONSIDERAZIONI ETICO-PRATICHE SULLA SCELTA DI NON STERILIZZARE
FOCHESATO, BEATRICE
2023/2024
Abstract
L'ovariectomia è attualmente il metodo chirurgico più diffuso per la gestione della salute, della fertilità, del comportamento nelle cagne e per il controllo del randagismo. Questa procedura è comunemente adottata per prevenire gravidanze indesiderate, tumori mammari e gravi patologie uterine come piometra e metriti, contribuendo significativamente al miglioramento della qualità di vita e alla riduzione della mortalità negli animali domestici. Tuttavia, recenti studi hanno sollevato preoccupazioni riguardo alle potenziali conseguenze negative associate all'ovariectomia. Evidenze scientifiche indicano un possibile aumento del rischio di obesità, incontinenza urinaria, diverse forme di neoplasie (quali mastocitoma, carcinoma a cellule transizionali, osteosarcoma, emangiosarcoma e linfoma), nonché patologie endocrine, muscoloscheletriche, immunitarie e alterazioni comportamentali nelle cagne sottoposte a sterilizzazione. Nonostante questi dati, la letteratura presenta risultati variabili e spesso contrastanti, influenzati da limitazioni metodologiche come dimensioni campionarie ridotte, mancanza di informazioni sull'età alla sterilizzazione e alla diagnosi, e variabilità legata alle razze e alle aree geografiche studiate. Inoltre, i meccanismi eziopatogenetici alla base di queste associazioni rimangono in gran parte ipotetici e necessitano di ulteriori approfondimenti scientifici. Le recenti linee guida della World Small Animal Veterinary Association (WSAVA) sul controllo della riproduzione del cane e del gatto sottolineano l'importanza di una comunicazione chiara e informata tra veterinari e proprietari riguardo ai potenziali rischi e benefici dell'ovariectomia. La decisione di sterilizzare dovrebbe essere basata su una valutazione equilibrata che consideri non solo la prevenzione di patologie gravi e comuni come ad esempio la piometra, ma anche le implicazioni pratiche, etiche e di salute pubblica, inclusa la prevenzione di gravidanze indesiderate e il controllo del randagismo. È essenziale adottare un approccio individualizzato, tenendo conto delle specifiche condizioni di ogni animale e del contesto in cui vive, e riconoscendo la necessità di ulteriori ricerche per chiarire le attuali incertezze scientifiche. L'obiettivo primario rimane il benessere complessivo dell'animale, assicurando che le decisioni prese siano informate, ponderate e orientate a garantire una qualità di vita ottimale, nel rispetto delle responsabilità sociali ed etiche connesse alla cura degli animali domestici.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/70934