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La lesione del legamento crociato anteriore, parziale o totale, è uno degli infortuni più temuti in ambito sportivo, data la sua gravità e la sua epidemiologia. Esso colpisce atleti anche molto giovani, con un’incidenza leggermente maggiore per le donne rispetto agli uomini e obbliga, nella maggior parte dei casi, la vittima a subire un intervento invasivo di ricostruzione del legamento. Oltre ad avere lunghi tempi di guarigione, tale tipo infortunio porta spesso gli sportivi a competere a livelli più bassi di quelli di partenza, date le peggiori qualità meccaniche che il componente ricostruito presenta rispetto al legamento originale. L’obiettivo di questa tesi è effettuare una previsione del rischio di infortunio al legamento crociato anteriore durante un movimento specifico: lo squat bipodalico. Tale studio viene svolto stimando dei parametri interni che non sono misurabili in vivo, come le forze muscolari prodotte e le deformazioni subite dai legamenti. Gli strumenti utilizzati per compiere questo lavoro sono quelli di base dell’analisi del movimento: stereofotogrammetria e modellazione muscoloscheletrica. La prima si serve di strumenti quali videocamere, marcatori, pedane di forza e di pressione ed eventualmente sensori per EMG di superficie per raccogliere dati riguardanti le traiettorie dei segmenti corporei nello spazio di acquisizione, le forze di reazione vincolare al suolo e le attività muscolari. La modellazione muscoloscheletrica, invece, si serve principalmente di software come OpenSim e Matlab per stimare, appunto, momenti articolari e forze interne che hanno prodotto il movimento analizzato. Nello specifico in questo lavoro di tesi, per la parte di modellazione muscoloscheletrica, si è utilizzato un modello biomeccanico del ginocchio a 6 gradi di libertà sviluppato presso il BiomovLab (Pavan 2020). Sono stati valutati in tutto sei soggetti: un patologico con precedente infortunio all’ACL destro e cinque sani, con l’obiettivo di fungere da parametri di controllo. L’analisi è stata svolta a partire dai file ‘.c3d’ già precedentemente ottenuti dalle acquisizioni stereofotogrammetriche, i quali sono stati prima tagliati nei frame di interesse con una tecnica di padding e poi convertiti nella tipologia di file compatibile con OpenSim (‘.mot’ e ‘.trc’) tramite il software toolbox MOtoNMS. Tali file non sono stati poi processati direttamente tramite OpenSim ma con altri software MatLab, quali: l’ Automated Scale Tool (AST) per effettuare la procedura di scaling del modello in maniera più veloce ed automatica ed il Batch OpenSim Processing Scripts (BOPS), che ha permesso di calcolare i risultati di inverse kynematics, inverse dynamics, muscle analysis e static optimization di diversi trial contemporaneamente. Infine, i dati relativi ai parametri meccanici dei diversi legamenti, come la deformazione complessiva indicata con “differential intra-bundle strain” (DIBS), sono stati estratti tramite un innovativo codice sviluppato dal BioMovLab del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università degli studi di Padova.
Applicazione della Modellazione muscoloscheletrica nella simulazione del gesto dello squat per la predizione del rischio di lesione al legamento crociato anteriore
FABBIAN, GABRIELE
2023/2024
Abstract
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/71118