L’intolleranza al lattosio è un disturbo molto comune che interessa quasi il 68% della popolazione mondiale e che ha la sua massima espressione nell’età adulta. Esistono moltissimi metodi per diagnosticare la presenza di questo disturbo, ma tra di essi quello che risulta più affidabile e meno invasivo è il Breath Test. Nella presente tesi verranno discusse in maniera approfondita le motivazioni che hanno portato al decretare come metodo gold standard il Breath Test, analizzando nello specifico due dei metodi più diffusi ed utilizzati: gli H2 – Breath Test e i 13C – Breath Test. Essi presentano due modalità di rilevazione dell’intolleranza al lattosio diverse tra loro, ma comunque entrambe molto valide. Con l’intento di presentare in modo esauriente le caratteristiche e il funzionamento di ciascuno dei due test, verranno analizzati due strumenti attualmente molto diffusi in Italia, uno per tipologia. L’analisi dei due dispositivi consentirà di mettere a confronto i due tipi di Breath Test, evidenziandone i punti di forza e le criticità ed avanzando delle ipotesi sul loro miglioramento e sugli sviluppi futuri della ricerca in questo ambito. Ciò riguarderà sia i singoli test, sia la loro possibile integrazione per creare dei dispositivi in grado di beneficiare dei vantaggi di entrambi i Breath Test, ma superando i relativi svantaggi. In particolare, per fornire un esempio di come ciò sia possibile, verrà presentato il progetto dell’azienda AB ANALITICA di realizzare un dispositivo H2 - Breath Test con correzione CH4 e CO2/O2 e dotato di auto - campionatore, caratteristica che invece è peculiare dei dispositivi 13C – Breath Test.
Breath Test nella diagnostica medica: analisi critica di dispositivi per la diagnosi dell'intolleranza al lattosio
PENDIN, MATILDE
2023/2024
Abstract
L’intolleranza al lattosio è un disturbo molto comune che interessa quasi il 68% della popolazione mondiale e che ha la sua massima espressione nell’età adulta. Esistono moltissimi metodi per diagnosticare la presenza di questo disturbo, ma tra di essi quello che risulta più affidabile e meno invasivo è il Breath Test. Nella presente tesi verranno discusse in maniera approfondita le motivazioni che hanno portato al decretare come metodo gold standard il Breath Test, analizzando nello specifico due dei metodi più diffusi ed utilizzati: gli H2 – Breath Test e i 13C – Breath Test. Essi presentano due modalità di rilevazione dell’intolleranza al lattosio diverse tra loro, ma comunque entrambe molto valide. Con l’intento di presentare in modo esauriente le caratteristiche e il funzionamento di ciascuno dei due test, verranno analizzati due strumenti attualmente molto diffusi in Italia, uno per tipologia. L’analisi dei due dispositivi consentirà di mettere a confronto i due tipi di Breath Test, evidenziandone i punti di forza e le criticità ed avanzando delle ipotesi sul loro miglioramento e sugli sviluppi futuri della ricerca in questo ambito. Ciò riguarderà sia i singoli test, sia la loro possibile integrazione per creare dei dispositivi in grado di beneficiare dei vantaggi di entrambi i Breath Test, ma superando i relativi svantaggi. In particolare, per fornire un esempio di come ciò sia possibile, verrà presentato il progetto dell’azienda AB ANALITICA di realizzare un dispositivo H2 - Breath Test con correzione CH4 e CO2/O2 e dotato di auto - campionatore, caratteristica che invece è peculiare dei dispositivi 13C – Breath Test.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Pendin_Matilde.pdf
accesso riservato
Dimensione
3.02 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.02 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/71305