Il progetto descritto in questo elaborato di fine percorso universitario ha come obiettivo l’approfondimento e l’analisi del progresso delle tecnologie elettrochirurgiche nel corso degli anni, con focus particolare sull’innovativa tecnologia di elettrobisturi a Risonanza Quantica Molecolare (QMR). Telea Electronic Engineering srl è un’azienda con sede a Sandrigo (VI) a cui si attribuisce il brevetto dell’impiego della tecnologia QMR (Quantum Molecular Resonance) in campo medico, ormai diffusa in tutto il mondo. Fondata nel 1988, Telea EE opera nella ricerca, progettazione e realizzazione di dispositivi elettromedicali innovativi e all’avanguardia. Nella prima parte dell’elaborato viene introdotto il mondo dell’elettrochirurgia, il suo sviluppo storico e l’evoluzione dell’uso della corrente elettrica nelle operazioni chirurgiche, sia classiche che moderne. Vengono poi analizzati tutti gli aspetti strumentali e tecnici dei vari dispositivi attualmente in commercio, evidenziando i vantaggi e gli svantaggi che si possono ottenere con determinati strumenti e applicazioni specifiche. La problematica principale esaminata riguarda il danno termico, ovvero come determinate temperature possano provocare effetti collaterali sulle cellule del tessuto del sito d’interesse, influenzando il benessere del paziente e la qualità del decorso operatorio e post-operatorio. Proprio a questa problematica si deve la nascita della QMR: l’idea che si possano ottenere risultati specifici in elettrochirurgia con l’uso di temperature più basse, raggiunte attraverso l’adozione di frequenze del segnale molto alte e lo studio delle corrette armoniche di quest’ultimo. A sostegno dei vantaggi acquisiti con questo tipo di tecnologia, viene poi trattata una delle nuove frontiere dell’ingegneria tessutale, in particolare la rigenerazione di organi. Viene evidenziato come l’impiego della QMR permetta di realizzare microcanali su scaffold d’organo decellularizzati senza danneggiare la matrice extracellulare, favorendo l’attecchimento delle cellule staminali, che successivamente permettono l’intera rigenerazione dell’organo. Il danno termico sarà analizzato confrontando il dispositivo a QMR con altre tipologie di elettrobisturi che operano a frequenze sull’ordine del centinaio di kilohertz.Sono successivamente analizzati gli aspetti normativi a cui devono conformarsi i dispositivi elettrici utilizzati nelle pratiche chirurgiche, esaminando come queste norme possano tutelare e garantire la sicurezza del medico e del paziente, nonché il buon funzionamento delle altre strumentazioni presenti in sala operatoria. Infine, verranno studiati tutti gli aspetti biologici e fisico-chimici che assicurano la sicurezza biologica e l’affidabilità degli accessori per l’elettrochirurgia. Verrà effettuato un’analisi dei test di biocompatibilità necessari, discutendo anche la scelta dei materiali in base alle situazioni di utilizzo, al fine di garantire una corretta ed ottimale progettazione.
L'elettrobisturi: l'avvento della tecnologia a Risonanza Quantica Molecolare (QMR) per la riduzione del danno termico sul tessuto
CAPPELLARI, ALESSIA
2023/2024
Abstract
Il progetto descritto in questo elaborato di fine percorso universitario ha come obiettivo l’approfondimento e l’analisi del progresso delle tecnologie elettrochirurgiche nel corso degli anni, con focus particolare sull’innovativa tecnologia di elettrobisturi a Risonanza Quantica Molecolare (QMR). Telea Electronic Engineering srl è un’azienda con sede a Sandrigo (VI) a cui si attribuisce il brevetto dell’impiego della tecnologia QMR (Quantum Molecular Resonance) in campo medico, ormai diffusa in tutto il mondo. Fondata nel 1988, Telea EE opera nella ricerca, progettazione e realizzazione di dispositivi elettromedicali innovativi e all’avanguardia. Nella prima parte dell’elaborato viene introdotto il mondo dell’elettrochirurgia, il suo sviluppo storico e l’evoluzione dell’uso della corrente elettrica nelle operazioni chirurgiche, sia classiche che moderne. Vengono poi analizzati tutti gli aspetti strumentali e tecnici dei vari dispositivi attualmente in commercio, evidenziando i vantaggi e gli svantaggi che si possono ottenere con determinati strumenti e applicazioni specifiche. La problematica principale esaminata riguarda il danno termico, ovvero come determinate temperature possano provocare effetti collaterali sulle cellule del tessuto del sito d’interesse, influenzando il benessere del paziente e la qualità del decorso operatorio e post-operatorio. Proprio a questa problematica si deve la nascita della QMR: l’idea che si possano ottenere risultati specifici in elettrochirurgia con l’uso di temperature più basse, raggiunte attraverso l’adozione di frequenze del segnale molto alte e lo studio delle corrette armoniche di quest’ultimo. A sostegno dei vantaggi acquisiti con questo tipo di tecnologia, viene poi trattata una delle nuove frontiere dell’ingegneria tessutale, in particolare la rigenerazione di organi. Viene evidenziato come l’impiego della QMR permetta di realizzare microcanali su scaffold d’organo decellularizzati senza danneggiare la matrice extracellulare, favorendo l’attecchimento delle cellule staminali, che successivamente permettono l’intera rigenerazione dell’organo. Il danno termico sarà analizzato confrontando il dispositivo a QMR con altre tipologie di elettrobisturi che operano a frequenze sull’ordine del centinaio di kilohertz.Sono successivamente analizzati gli aspetti normativi a cui devono conformarsi i dispositivi elettrici utilizzati nelle pratiche chirurgiche, esaminando come queste norme possano tutelare e garantire la sicurezza del medico e del paziente, nonché il buon funzionamento delle altre strumentazioni presenti in sala operatoria. Infine, verranno studiati tutti gli aspetti biologici e fisico-chimici che assicurano la sicurezza biologica e l’affidabilità degli accessori per l’elettrochirurgia. Verrà effettuato un’analisi dei test di biocompatibilità necessari, discutendo anche la scelta dei materiali in base alle situazioni di utilizzo, al fine di garantire una corretta ed ottimale progettazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/71611