I tumori sono una delle principali cause di morte nel mondo, con quasi 10 milioni di decessi ogni anno. Gli scienziati di tutto il mondo stanno intensificando sempre più i loro sforzi per comprenderne lo sviluppo, per sviluppare strumenti diagnostici (e terapeutici), nonché identificare biomarcatori innovativi e personalizzati per ottenere farmaci più efficaci. L’anello di congiunzione di tutti questi aspetti è la disponibilità di modelli affidabili, riproducibili, economicamente vantaggiosi ed eticamente sostenibili. Il repentino avanzamento tecnologico dei biomateriali e l’uso sempre più frequente dei sistemi di coltura tridimensionali hanno influenzato la ricerca di base, fino ad oggi consolidata sull’utilizzo di sistemi bidimensionali. Di recente,sono stati sviluppati modelli in vitro tridimensionali che riproducono l’interazione del tumore con il micro ambiente circostante e,in particolare, permettono di individuare i processi alla base dello sviluppo delle neoplasie. Tra i casi di studio più complessi rientra il neuroblastoma,una neoplasia embrionale del sistema nervoso simpatico.Le conoscenze mediche in merito a questo tumore raro,in Italia si registrano appena 130 casi l’anno,sono ancora piuttosto lacunose. Oggi, il trattamento dei pazienti con neuroblastoma classificati nel gruppo ad alto rischio è molto impegnativo e comprende la resezione della massa tumorale primaria, l’uso di chemioterapia ad alte dosi e il trapianto autologo. Tuttavia, l’efficacia delle opzioni terapeutiche attualmente proposte per i pazienti ad alto rischio affetti da neuroblastoma è piuttosto bassa. Tra le possibili ragioni della scarsa efficacia delle terapie adottate vi è la mancanza di una conoscenza completa sull'insorgenza del neuroblastoma, sui processi biologici che stanno dietro la progressione della malattia e sui meccanismi che portano al fenomeno della farmacoresistenza. Un grande ostacolo per la ricerca oncologica sul neuroblastoma riguarda la mancanza di materiale tumorale disponibile per l’analisi molecolare e biochimica. Pertanto, un modello tumorale in vitro potrebbe portare al superamento queste difficoltà consentendo lo studio di processi biologici complessi e la sperimentazione di nuove terapie per pazienti affetti da neuroblastoma.

Biostampa 3D di hydrogel per l'analisi in vitro del comportamento di cellule tumorali di neuroblastoma

CASTANGIA, ELISA
2023/2024

Abstract

I tumori sono una delle principali cause di morte nel mondo, con quasi 10 milioni di decessi ogni anno. Gli scienziati di tutto il mondo stanno intensificando sempre più i loro sforzi per comprenderne lo sviluppo, per sviluppare strumenti diagnostici (e terapeutici), nonché identificare biomarcatori innovativi e personalizzati per ottenere farmaci più efficaci. L’anello di congiunzione di tutti questi aspetti è la disponibilità di modelli affidabili, riproducibili, economicamente vantaggiosi ed eticamente sostenibili. Il repentino avanzamento tecnologico dei biomateriali e l’uso sempre più frequente dei sistemi di coltura tridimensionali hanno influenzato la ricerca di base, fino ad oggi consolidata sull’utilizzo di sistemi bidimensionali. Di recente,sono stati sviluppati modelli in vitro tridimensionali che riproducono l’interazione del tumore con il micro ambiente circostante e,in particolare, permettono di individuare i processi alla base dello sviluppo delle neoplasie. Tra i casi di studio più complessi rientra il neuroblastoma,una neoplasia embrionale del sistema nervoso simpatico.Le conoscenze mediche in merito a questo tumore raro,in Italia si registrano appena 130 casi l’anno,sono ancora piuttosto lacunose. Oggi, il trattamento dei pazienti con neuroblastoma classificati nel gruppo ad alto rischio è molto impegnativo e comprende la resezione della massa tumorale primaria, l’uso di chemioterapia ad alte dosi e il trapianto autologo. Tuttavia, l’efficacia delle opzioni terapeutiche attualmente proposte per i pazienti ad alto rischio affetti da neuroblastoma è piuttosto bassa. Tra le possibili ragioni della scarsa efficacia delle terapie adottate vi è la mancanza di una conoscenza completa sull'insorgenza del neuroblastoma, sui processi biologici che stanno dietro la progressione della malattia e sui meccanismi che portano al fenomeno della farmacoresistenza. Un grande ostacolo per la ricerca oncologica sul neuroblastoma riguarda la mancanza di materiale tumorale disponibile per l’analisi molecolare e biochimica. Pertanto, un modello tumorale in vitro potrebbe portare al superamento queste difficoltà consentendo lo studio di processi biologici complessi e la sperimentazione di nuove terapie per pazienti affetti da neuroblastoma.
2023
3D bioprinting of hydrogels for in vitro analysis of neuroblastoma tumor cell behavior
biostampa
hydrogel
neuroblastoma
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