A very important challenge for our future will be the containment of CO2 emissions, which is an absolute priority on the global stage. The European Union, highly sensitive to this delicate issue, has stood out for decades for its constant commitment to promoting environmental policies and protecting ecosystems. The EU thus positions itself as a beacon in reducing greenhouse gases through the elimination of fossil fuels, recycling of raw materials, and optimization of available resources. However, not only means of transportation such as cars and buses are emitters of CO2, but also industries are highly polluting entities, as are homes, which contribute significantly to emissions and consumption. Considering the high number of buildings of all kinds present in the territory, the pollutant load of properties is produced by elements such as non-recyclable materials, inefficient windows, poor or ineffective insulation, and above all, diesel boilers or generally outdated heating systems, which can be inefficient, polluting, and sometimes dangerous. The regulation that is the subject of this study is one of the most debated directives since its first draft, and its goal is to transform the European real estate heritage, making it safe, functional, and eco-sustainable, that is, capable of providing high-level performance without harming the environment. The aim of this thesis is to explain and examine the content of the directive, highlighting any positive aspects and related critical issues, in relation to the Italian real estate heritage, which presents specific characteristics and peculiarities that require careful evaluation of the EU’s environmental policies. Finally, the work aims to analyze how the directive can be applied to a particular case study, examining the possible interventions to be implemented on the external envelope, increasing its performance and the related implementation times.

Una sfida molto importante per il nostro futuro sarà il contenimento delle emissioni di CO2, che costituisce una priorità assoluta nel panorama globale. L’Unione Europea, molto sensibile a questa delicata tematica, si distingue da decenni per il suo impegno costante nella promozione di politiche ambientali e di difesa degli ecosistemi. L’ U.E. si pone dunque come un faro nella riduzione di gas serra, attraverso l'eliminazione dei combustibili fossili, il riciclo delle materie prime e l'ottimizzazione delle risorse disponibili. Tuttavia, non solo i mezzi di trasporto come auto e bus sono emettitori di CO2, ma anche le industrie risultano essere soggetti altamente inquinanti, come le stesse abitazioni, che danno un contributo non trascurabile di emissioni e consumi. Tenendo conto dell'elevato numero di edifici di qualsiasi natura presenti sul territorio, il carico inquinante dell'immobile è prodotto da elementi come materiali non riciclabili, infissi poco preformanti, scarso o inefficace isolamento e soprattutto da caldaie a gasolio o comunque in generale da un sistema di riscaldamento obsoleto, il quale può risultare poco efficiente, inquinante e talvolta pericoloso. La normativa oggetto del presente studio è una delle direttive più discusse, sin dalla sua prima stesura, e si pone come obiettivo quello di trasformare il patrimonio immobiliare europeo, rendendolo sicuro, funzionale ed eco-sostenibile, ovvero in grado di fornire prestazioni di ottimo livello senza danneggiare l’ambiente. Questa tesi ha come obiettivo quello di esplicitare ed esaminare il contenuto della direttiva, mettendo in luce eventuali lati positivi e criticità annesse, in relazione al patrimonio immobiliare italiano, il quale presenta specificità e peculiarità che richiedono un’attenta valutazione delle politiche ambientali dell’U.E. Il lavoro da ultimo si propone di analizzare come la stessa direttiva si possa applicare ad un particolare caso studio, esaminando i possibili interventi da attuare sull'involucro esterno, aumentandone le prestazioni e le relative tempistiche di realizzazione.

Migliorare l'efficienza energetica degli immobili: un'analisi della direttiva EPBD

MIOTTO, GIACOMO GUALTIERO
2023/2024

Abstract

A very important challenge for our future will be the containment of CO2 emissions, which is an absolute priority on the global stage. The European Union, highly sensitive to this delicate issue, has stood out for decades for its constant commitment to promoting environmental policies and protecting ecosystems. The EU thus positions itself as a beacon in reducing greenhouse gases through the elimination of fossil fuels, recycling of raw materials, and optimization of available resources. However, not only means of transportation such as cars and buses are emitters of CO2, but also industries are highly polluting entities, as are homes, which contribute significantly to emissions and consumption. Considering the high number of buildings of all kinds present in the territory, the pollutant load of properties is produced by elements such as non-recyclable materials, inefficient windows, poor or ineffective insulation, and above all, diesel boilers or generally outdated heating systems, which can be inefficient, polluting, and sometimes dangerous. The regulation that is the subject of this study is one of the most debated directives since its first draft, and its goal is to transform the European real estate heritage, making it safe, functional, and eco-sustainable, that is, capable of providing high-level performance without harming the environment. The aim of this thesis is to explain and examine the content of the directive, highlighting any positive aspects and related critical issues, in relation to the Italian real estate heritage, which presents specific characteristics and peculiarities that require careful evaluation of the EU’s environmental policies. Finally, the work aims to analyze how the directive can be applied to a particular case study, examining the possible interventions to be implemented on the external envelope, increasing its performance and the related implementation times.
2023
Improve the energy efficiency of buildings: an analysis of the EPBD directive
Una sfida molto importante per il nostro futuro sarà il contenimento delle emissioni di CO2, che costituisce una priorità assoluta nel panorama globale. L’Unione Europea, molto sensibile a questa delicata tematica, si distingue da decenni per il suo impegno costante nella promozione di politiche ambientali e di difesa degli ecosistemi. L’ U.E. si pone dunque come un faro nella riduzione di gas serra, attraverso l'eliminazione dei combustibili fossili, il riciclo delle materie prime e l'ottimizzazione delle risorse disponibili. Tuttavia, non solo i mezzi di trasporto come auto e bus sono emettitori di CO2, ma anche le industrie risultano essere soggetti altamente inquinanti, come le stesse abitazioni, che danno un contributo non trascurabile di emissioni e consumi. Tenendo conto dell'elevato numero di edifici di qualsiasi natura presenti sul territorio, il carico inquinante dell'immobile è prodotto da elementi come materiali non riciclabili, infissi poco preformanti, scarso o inefficace isolamento e soprattutto da caldaie a gasolio o comunque in generale da un sistema di riscaldamento obsoleto, il quale può risultare poco efficiente, inquinante e talvolta pericoloso. La normativa oggetto del presente studio è una delle direttive più discusse, sin dalla sua prima stesura, e si pone come obiettivo quello di trasformare il patrimonio immobiliare europeo, rendendolo sicuro, funzionale ed eco-sostenibile, ovvero in grado di fornire prestazioni di ottimo livello senza danneggiare l’ambiente. Questa tesi ha come obiettivo quello di esplicitare ed esaminare il contenuto della direttiva, mettendo in luce eventuali lati positivi e criticità annesse, in relazione al patrimonio immobiliare italiano, il quale presenta specificità e peculiarità che richiedono un’attenta valutazione delle politiche ambientali dell’U.E. Il lavoro da ultimo si propone di analizzare come la stessa direttiva si possa applicare ad un particolare caso studio, esaminando i possibili interventi da attuare sull'involucro esterno, aumentandone le prestazioni e le relative tempistiche di realizzazione.
sostenibilità
efficienza
emissioni zero
direttiva EPBD
recupero
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/72055