Fin dai primi casi di infezione da SARS-CoV-2, responsabile della malattia respiratoria COVID-19, sono emerse differenze in termini sintomatologici e prognostici dipendenti dal genere, dall’età e dalla presenza di comorbidità. Diversi studi epidemiologici hanno sottolineato come gli ormoni sessuali, oltre a regolare diverse risposte fisiologiche, giochino un ruolo fondamentale anche nell’infezione da SARS-CoV-2 e sul decorso clinico della patologia ad esso associata. Gli estrogeni di fatto regolano molti processi fisiologici nel corpo umano, tra cui la risposta immunitaria adattativa, lo sviluppo sessuale, il metabolismo osseo e lipidico, oltre ad avere funzioni a livello cognitivo e cardiovascolare. Recentemente è stato ipotizzato un effetto off-target da parte degli ormoni sessuali, sia maschili che femminili, capaci di influenzare l’infezione da SARS-CoV-2 e di interferire in misura più o meno ampia sul decorso clinico del COVID-19. La proteina spike (Sp) da SARS-CoV-2 svolge il ruolo fondamentale di legame con ACE-2 (Angiotensin-converting enzyme 2), attraverso il quale il virione penetra attraverso il doppio strato lipidico della cellula ospite e dà inizio al processo di replicazione. Di recente è stato scoperto come tale proteina Sp sia in grado di interagire con ER-α (Estrogen Receptor α), alla luce della condivisione di alcuni domini strutturali paragonabili a quelli del 17-β Estradiolo. Inoltre, è stato osservato come pazienti in terapia con Raloxifene, appartenente alla famiglia dei SERM (modulatori selettivi del recettore estrogenico), fossero caratterizzati da una minore durata di infezione da SARS-CoV-2 e un quadro fisiopatologico annesso meno grave. Questo progetto di tesi nasce da questi recenti scoperte e mira a valutare gli effetti biologici simil-estrogenici mediati da Sp su diverse linee cellulari in vitro. La comprensione dei meccanismi molecolari ER-mediati rappresenta il punto di partenza per avvalorare il potenziale ruolo protettivo di SERMs e SERDs (downregolatori/degradatori selettivi del recettore estrogenico) al fine del loro impiego nel contesto del COVID-19 e di altre patologie.
Valutazione dell’attività biologica di Spike Protein da SARS-CoV-2 e studio di nuovi target farmacologici in modelli in vitro
PINZERATO, MARCO
2023/2024
Abstract
Fin dai primi casi di infezione da SARS-CoV-2, responsabile della malattia respiratoria COVID-19, sono emerse differenze in termini sintomatologici e prognostici dipendenti dal genere, dall’età e dalla presenza di comorbidità. Diversi studi epidemiologici hanno sottolineato come gli ormoni sessuali, oltre a regolare diverse risposte fisiologiche, giochino un ruolo fondamentale anche nell’infezione da SARS-CoV-2 e sul decorso clinico della patologia ad esso associata. Gli estrogeni di fatto regolano molti processi fisiologici nel corpo umano, tra cui la risposta immunitaria adattativa, lo sviluppo sessuale, il metabolismo osseo e lipidico, oltre ad avere funzioni a livello cognitivo e cardiovascolare. Recentemente è stato ipotizzato un effetto off-target da parte degli ormoni sessuali, sia maschili che femminili, capaci di influenzare l’infezione da SARS-CoV-2 e di interferire in misura più o meno ampia sul decorso clinico del COVID-19. La proteina spike (Sp) da SARS-CoV-2 svolge il ruolo fondamentale di legame con ACE-2 (Angiotensin-converting enzyme 2), attraverso il quale il virione penetra attraverso il doppio strato lipidico della cellula ospite e dà inizio al processo di replicazione. Di recente è stato scoperto come tale proteina Sp sia in grado di interagire con ER-α (Estrogen Receptor α), alla luce della condivisione di alcuni domini strutturali paragonabili a quelli del 17-β Estradiolo. Inoltre, è stato osservato come pazienti in terapia con Raloxifene, appartenente alla famiglia dei SERM (modulatori selettivi del recettore estrogenico), fossero caratterizzati da una minore durata di infezione da SARS-CoV-2 e un quadro fisiopatologico annesso meno grave. Questo progetto di tesi nasce da questi recenti scoperte e mira a valutare gli effetti biologici simil-estrogenici mediati da Sp su diverse linee cellulari in vitro. La comprensione dei meccanismi molecolari ER-mediati rappresenta il punto di partenza per avvalorare il potenziale ruolo protettivo di SERMs e SERDs (downregolatori/degradatori selettivi del recettore estrogenico) al fine del loro impiego nel contesto del COVID-19 e di altre patologie.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/72461