Attraverso la tesi si intendono esaminare le motivazioni che hanno portato gli Stati Membri dell' Unione Europea a sottoscrivere il Patto di Stabilità e Crescita. La tesi si propone di cercare di dare una risposta ad una domanda fondamentale, ovvero fino a che punto il patto in questione sia riuscito a garantire la disciplina fiscale all’ interno dell’ Eurozona e, di conseguenza, a favorire condizioni ideali per ambire ad un ambiente di crescita sostenibile. L’ oggetto di discussione della tesi è quindi cercare di comprendere se il Patto di Stabilità e Crescita sia stato uno strumento importante per il raggiungimento degli ambiziosi obbiettivi imposti allo stesso. A tal fine la tesi rielabora e sintetizza fonti primarie, pubblicazioni della Banca Centrale Europea su tutte, e un' ampia letteratura, in particolare alcune pubblicazioni di Charles Wyplosz. Riguardo ai risultati fondamentali, l' elaborato intende comunicare al lettore che il Patto presenta dei difetti intrinseci che caratterizzano la sua forma originale e che le tre riforme del Patto hanno contribuito a risolvere alcune criticità ma anche a creare nuove problematiche. Inoltre, un altro tra i risultati significativi della tesi è la dimostrazione empirica che il Patto sia generalmente poco rispettato nelle sue prescrizioni dagli Stati Membri a causa soprattutto di un basso livello di trasparenza nei dati di bilancio e di una mancanza di riforme strutturali. Infine, si analizzano possibili riforme alternative proposte da alcuni economisti al fine di fare in modo che in futuro il patto possa permettere di realizzare gli obiettivi ad esso imposti.

Il Patto di Stabilità e Crescita: origine, riforme e criticità

ZANELLO, ENRICO
2023/2024

Abstract

Attraverso la tesi si intendono esaminare le motivazioni che hanno portato gli Stati Membri dell' Unione Europea a sottoscrivere il Patto di Stabilità e Crescita. La tesi si propone di cercare di dare una risposta ad una domanda fondamentale, ovvero fino a che punto il patto in questione sia riuscito a garantire la disciplina fiscale all’ interno dell’ Eurozona e, di conseguenza, a favorire condizioni ideali per ambire ad un ambiente di crescita sostenibile. L’ oggetto di discussione della tesi è quindi cercare di comprendere se il Patto di Stabilità e Crescita sia stato uno strumento importante per il raggiungimento degli ambiziosi obbiettivi imposti allo stesso. A tal fine la tesi rielabora e sintetizza fonti primarie, pubblicazioni della Banca Centrale Europea su tutte, e un' ampia letteratura, in particolare alcune pubblicazioni di Charles Wyplosz. Riguardo ai risultati fondamentali, l' elaborato intende comunicare al lettore che il Patto presenta dei difetti intrinseci che caratterizzano la sua forma originale e che le tre riforme del Patto hanno contribuito a risolvere alcune criticità ma anche a creare nuove problematiche. Inoltre, un altro tra i risultati significativi della tesi è la dimostrazione empirica che il Patto sia generalmente poco rispettato nelle sue prescrizioni dagli Stati Membri a causa soprattutto di un basso livello di trasparenza nei dati di bilancio e di una mancanza di riforme strutturali. Infine, si analizzano possibili riforme alternative proposte da alcuni economisti al fine di fare in modo che in futuro il patto possa permettere di realizzare gli obiettivi ad esso imposti.
2023
Stability and Growth Pact: origin, reforms and challenges
riforma
trasparenza
consigli fiscali
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/72714