Sulla base degli annali e delle cronache dell’epoca, la ricerca ripercorre innanzitutto la storia politica della città di Padova dalla nascita del libero comune fino all’alba della dominazione veneziana, passando per la tirannia di Ezzelino III da Romano e la signoria carrarese. Sono invece i codici statutari a restituire il quadro del sistema giuridico del comune padovano nel tardo Medioevo, riportando le previsioni normative di diritto sostanziale e procedurale e la disciplina riguardante magistrature, commissioni amministrative e uffici burocratici. Al centro della città e del suo ordinamento giuridico, il Palazzo della Ragione, sede dei tribunali ed emblema di una singolare idea di giustizia. L’assetto del ciclo pittorico del Salone, dipinto in origine dallo stesso Giotto, si fonda infatti sulle teorie di Pietro d’Abano, filosofo, medico e astronomo-astrologo. Ecco che allora, al di sopra dei tondi raffiguranti gli animali che contrassegnavano i tribunali, si ritrovano le rappresentazioni dei segni zodiacali associate ai mesi e alle stagioni, ma soprattutto ai caratteri e ai temperamenti dell’uomo. Sotto la volta degli affreschi, dunque, i magistrati esercitavano il potere giurisdizionale, dando il torto o la ragione, non solo sulla base della legge, ma anche sotto l’influenza delle immagini, e degli astri.
Imago iustitiae. Amministrazione e rappresentazione della giustizia al Palazzo della Ragione di Padova
SIMIONATO, ELENA
2023/2024
Abstract
Sulla base degli annali e delle cronache dell’epoca, la ricerca ripercorre innanzitutto la storia politica della città di Padova dalla nascita del libero comune fino all’alba della dominazione veneziana, passando per la tirannia di Ezzelino III da Romano e la signoria carrarese. Sono invece i codici statutari a restituire il quadro del sistema giuridico del comune padovano nel tardo Medioevo, riportando le previsioni normative di diritto sostanziale e procedurale e la disciplina riguardante magistrature, commissioni amministrative e uffici burocratici. Al centro della città e del suo ordinamento giuridico, il Palazzo della Ragione, sede dei tribunali ed emblema di una singolare idea di giustizia. L’assetto del ciclo pittorico del Salone, dipinto in origine dallo stesso Giotto, si fonda infatti sulle teorie di Pietro d’Abano, filosofo, medico e astronomo-astrologo. Ecco che allora, al di sopra dei tondi raffiguranti gli animali che contrassegnavano i tribunali, si ritrovano le rappresentazioni dei segni zodiacali associate ai mesi e alle stagioni, ma soprattutto ai caratteri e ai temperamenti dell’uomo. Sotto la volta degli affreschi, dunque, i magistrati esercitavano il potere giurisdizionale, dando il torto o la ragione, non solo sulla base della legge, ma anche sotto l’influenza delle immagini, e degli astri.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/72752