Prevenzione del taglio della coda nel suino pesante: problematiche e osservazioni da un caso studio

Animal welfare has become an increasingly significant concern within the livestock industry, driven by growing public awareness, stricter regulations, and a heightened focus from farmers. This thesis delves into the issue of tail biting in pigs and the wide-spread practice of tail docking as a supposed solution. While tail docking can temporarily reduce the incidence of tail biting, it fails to ad-dress the underlying causes, often rooted in management or structural deficiencies within the farming system. This practice hinders the identification and correction of the stress factors that trigger abnormal behaviors in pigs. Consequently, tail docking is merely a band-aid solution, masking underlying issues that should be resolved through the implementation of improved management practices and interventions that enhance welfare conditions and mitigate stressors. Such measures should be introduced from the earliest stages of a piglet’s life and should include environmental enrichments that cater to the species’ ethological needs. A dedicated chapter in this thesis presents a case study analyzing the measures adopted by Soc. Agr. di Renato Bellini to eliminate tail docking and reduce tail biting at their Site 2. Through the use of animal welfare indicators (presented in tabular for-mat), the effects of these interventions are objectively assessed. This analysis is par-ticularly relevant given the ongoing strengthening of regulations aimed at phasing out tail docking from January 1, 2025.

Il benessere animale è divenuto una priorità crescente nel settore zootecnico, stimo-lato da una crescente consapevolezza dell’opinione pubblica, da normative sempre più stringenti e da una maggior attenzione da parte degli allevatori. Questa tesi si focalizza sulla problematica della caudofagia nei suini e sulla pratica del taglio della coda, ampiamente diffusa come soluzione al problema. Tuttavia la caudectomia, pur riducendo l'incidenza della caudofagia, non risolve le cause sottostanti, legate a carenze gestionali o strutturali dell'allevamento. Tale pratica, infatti, impedisce di identificare e correggere i fattori di stress che inducono comportamenti anomali nei suini. Pertanto, il taglio della coda non rappresenta che una soluzione tampone, mascherando problemi latenti, risolvibili piuttosto attraverso l'adozione di pratiche gestionali migliorative e accorgimenti che migliorino le condizioni di benessere e riducano i fattori stressogeni, a partire dalle prime fasi di vita dei suinetti, e attraverso l'implementazione di arricchimenti ambientali che soddisfino le esigenze etologiche della specie. Il presente lavoro presenta, in un capitolo dedicato, un caso studio che analizza le misure adottate dalla Soc. Agr. di Renato Bellini per abbandonare la pratica del mozzamento della coda e limitare la morsicatura all’interno del proprio sito 2. Tramite l'utilizzo di indicatori (tabelle) di benessere animale, vengono oggettivamente valutati gli effetti di tali interventi. Questa analisi assume infine particolare rilevanza alla luce del progressivo rafforzamento delle normative che mirano all'abolizione del taglio della coda, a partire dal 1° gennaio 2025.