The study carried out in this paper focused both on analyzing the reasons why it is profitable to rely on crossbreeding and on the effects that this choice brings within the cattle population and from a company point of view. The selection developed in previous years with the aim of improving the productivity of the herd in mostly quantitative terms, led to an increase in the rate of inbreeding within the Holstein breed. The introduction of programs based on crossbreeding in dairy cow farms is the most valid solution to solve the problems arising from the realization of the past objective because the quantity of milk produced per cow has increased but subsequent generations have lost some essential characteristics, i.e. fertility, fitness and vitality. The decline in fertility character has been one of the major wake-up calls; the solution to this problem lies in adopting genetic improvement plans based on crossbreeding and aiming to increase genetic diversity within the population. Introducing different breeds such as Viking Red and Montbèliarde into a company mating plans allows you to bring a combination of characters to subsequent generations that improves performance. Even though the crossbreeds are not comparable to the Holstein breed in terms of udder characteristics, body angularity and productivity, they are still the best in terms of productive lifespan (Hazel, 2020). Longevity is a very important aspect to take into consideration because if the mortality rate for the Holstein breed is equal to 20.6%, while for combined crosses of three breeds it is equal to 8%; the difference is to be associated with company profitability: revenue from cull cows decreases and costs for carcass disposal increase (Van Raden, 2016). In terms of milk quality, Holsteins and crossbreeds are comparable for all macroelements and most microminerals but differ in the volume of milk produced and in the concentrations of fat and protein. However, from the point of view of the technological characteristics linked to cheesemaking, crossbreeds are better than pure Holsteins because crossbreeding allows us to compensate for the unfavorable effects of a breed and to obtain advantageous genetic combinations (Malchiodi, 2014; Shonka-Martin et al 2019; Saha et al., 2020).

Lo studio svolto in questo elaborato si è concentrato sia sull’analisi delle motivazioni per cui è proficuo affidarsi all’incrocio sia sugli effetti che questa scelta apporta all’interno della popolazione bovina e dal punto di vista aziendale. La selezione messa a punto negli anni precedenti con il fine di migliorare il carattere della produttività della mandria in termini per lo più quantitativi, ha comportato un aumento del tasso di consanguineità all’interno della razza Holstein. L’introduzione di programmi basati sul crossbreeding negli allevamenti delle vacche da latte sono la soluzione più valida per risolvere i problemi derivanti dalla concretizzazione dell’obiettivo passato perché la quantità del latte prodotto per vacca è aumentata ma le generazioni successive hanno perso alcuni caratteri essenziali ovvero la fertilità, il fitness e la vitalità. Il declino del carattere della fertilità è stato uno dei principali campanelli di allarme ; la soluzione a questo problema risiede nell’adottare dei piani di miglioramento genetico basati sul crossbreeding e avere come obiettivo quello di aumentare la diversità genetica all’interno della popolazione. Introdurre nei piani di accoppiamento aziendali razze diverse come Viking Red e Montbeliarde permette di apportare alle generazioni successive una combinazione di caratteri tale da migliorare le prestazioni. Anche se gli incroci non sono paragonabili alla razza Holstein in termini di caratteristiche della mammella, angolarità del corpo e produttività, sono comunque i migliori in termini di durata della vita produttiva (Hazel, 2020). La longevità è un aspetto molto importante da prendere in considerazione perché il tasso di mortalità per la razza Holstein risulta pari al 20,6%, mentre per quanto riguarda gli incroci combinati di tre razze risulta pari all’8%. Tale differenza è da associare alla redditività aziendale in quanto le entrate derivanti dalle vacche da riforma diminuiscono e aumentano i costi per lo smaltimento delle carcasse (Van Raden, 2016). In termini di qualità del latte le Holstein e gli incroci risultano comparabili per tutti i macroelementi e per la maggior parte dei microminerali ma differiscono nel volume del latte prodotto e nelle concentrazioni di grasso e proteine. Tuttavia, dal punto di vista delle caratteristiche tecnologiche legate alla caseificazione, gli incroci risultano migliori rispetto le Holstein poiché il crossbreeding permette di compensare gli effetti sfavorevoli di una razza e di ottenere delle combinazioni genetiche vantaggiose (Malchiodi, 2014; Shonka-Martin et al. 2019; Saha et al., 2020).

Il crossbreeding nell'allevamento della vacca da latte: motivazioni ed effetti

MARCHIORATO, MERY
2023/2024

Abstract

The study carried out in this paper focused both on analyzing the reasons why it is profitable to rely on crossbreeding and on the effects that this choice brings within the cattle population and from a company point of view. The selection developed in previous years with the aim of improving the productivity of the herd in mostly quantitative terms, led to an increase in the rate of inbreeding within the Holstein breed. The introduction of programs based on crossbreeding in dairy cow farms is the most valid solution to solve the problems arising from the realization of the past objective because the quantity of milk produced per cow has increased but subsequent generations have lost some essential characteristics, i.e. fertility, fitness and vitality. The decline in fertility character has been one of the major wake-up calls; the solution to this problem lies in adopting genetic improvement plans based on crossbreeding and aiming to increase genetic diversity within the population. Introducing different breeds such as Viking Red and Montbèliarde into a company mating plans allows you to bring a combination of characters to subsequent generations that improves performance. Even though the crossbreeds are not comparable to the Holstein breed in terms of udder characteristics, body angularity and productivity, they are still the best in terms of productive lifespan (Hazel, 2020). Longevity is a very important aspect to take into consideration because if the mortality rate for the Holstein breed is equal to 20.6%, while for combined crosses of three breeds it is equal to 8%; the difference is to be associated with company profitability: revenue from cull cows decreases and costs for carcass disposal increase (Van Raden, 2016). In terms of milk quality, Holsteins and crossbreeds are comparable for all macroelements and most microminerals but differ in the volume of milk produced and in the concentrations of fat and protein. However, from the point of view of the technological characteristics linked to cheesemaking, crossbreeds are better than pure Holsteins because crossbreeding allows us to compensate for the unfavorable effects of a breed and to obtain advantageous genetic combinations (Malchiodi, 2014; Shonka-Martin et al 2019; Saha et al., 2020).
2023
Crossbreeding in dairy cow breeeding: reasons and effects
Lo studio svolto in questo elaborato si è concentrato sia sull’analisi delle motivazioni per cui è proficuo affidarsi all’incrocio sia sugli effetti che questa scelta apporta all’interno della popolazione bovina e dal punto di vista aziendale. La selezione messa a punto negli anni precedenti con il fine di migliorare il carattere della produttività della mandria in termini per lo più quantitativi, ha comportato un aumento del tasso di consanguineità all’interno della razza Holstein. L’introduzione di programmi basati sul crossbreeding negli allevamenti delle vacche da latte sono la soluzione più valida per risolvere i problemi derivanti dalla concretizzazione dell’obiettivo passato perché la quantità del latte prodotto per vacca è aumentata ma le generazioni successive hanno perso alcuni caratteri essenziali ovvero la fertilità, il fitness e la vitalità. Il declino del carattere della fertilità è stato uno dei principali campanelli di allarme ; la soluzione a questo problema risiede nell’adottare dei piani di miglioramento genetico basati sul crossbreeding e avere come obiettivo quello di aumentare la diversità genetica all’interno della popolazione. Introdurre nei piani di accoppiamento aziendali razze diverse come Viking Red e Montbeliarde permette di apportare alle generazioni successive una combinazione di caratteri tale da migliorare le prestazioni. Anche se gli incroci non sono paragonabili alla razza Holstein in termini di caratteristiche della mammella, angolarità del corpo e produttività, sono comunque i migliori in termini di durata della vita produttiva (Hazel, 2020). La longevità è un aspetto molto importante da prendere in considerazione perché il tasso di mortalità per la razza Holstein risulta pari al 20,6%, mentre per quanto riguarda gli incroci combinati di tre razze risulta pari all’8%. Tale differenza è da associare alla redditività aziendale in quanto le entrate derivanti dalle vacche da riforma diminuiscono e aumentano i costi per lo smaltimento delle carcasse (Van Raden, 2016). In termini di qualità del latte le Holstein e gli incroci risultano comparabili per tutti i macroelementi e per la maggior parte dei microminerali ma differiscono nel volume del latte prodotto e nelle concentrazioni di grasso e proteine. Tuttavia, dal punto di vista delle caratteristiche tecnologiche legate alla caseificazione, gli incroci risultano migliori rispetto le Holstein poiché il crossbreeding permette di compensare gli effetti sfavorevoli di una razza e di ottenere delle combinazioni genetiche vantaggiose (Malchiodi, 2014; Shonka-Martin et al. 2019; Saha et al., 2020).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/72974