Studio della variazione dei parametri fisici del legno di ulivo (Olea europaea L.) durante l'invecchiamento naturale

The objective of this study is to analyse the variation in physical parameters of two different varieties of olive wood (Olea europaea L.) subjected to natural weathering from two cultivars (Sinopolese and Ottobratica) in the province of Reggio Calabria. Natural weathering lasted 13 months and was performed at the Agripolis campus in Legnaro (PD). For each cultivar, 16 samples were exposed to ageing and their mass and size variations were measured according to a specific protocol. Four of the 16 samples were used for the determination of absolute moisture variation. Initially, the measurements were more frequent, weekly, but as the study progressed, the frequency was reduced to one measurement per month over the last six months. In addition, during the ageing period, climatic parameters were collected from the Arpav site (maximum, minimum, average temperature, precipitation, global radiation) to assess the influence of climate on the olive tree samples. The physical parameters whose variation was analysed were density, absolute humidity, dimensional variations and degradation. An important aspect of the study was to evaluate the difference in the behaviour of the samples of the two different cultivars, such as mean radial, tangential and axial shrinkage. What was observed was that the wood of both varieties followed a similar trend, with almost no axial shrinkage and radial shrinkage more pronounced than tangential shrinkage, which is unusual and the opposite of normal behaviour. The same trend occurred when performing imbibition tests, in which radial swellings were greater than tangential swellings. The average density values measured are high, ranging between 0.88 and 0.98 g/cm3, with very little variation during the ageing process, demonstrating the high strength of this wood. As far as absolute humidity is concerned, on the other hand, a homogeneous trend can be observed for the two cultivars, with an initial decrease (in the first two months of exposure) and then a slight increase, probably associated with the slight degradation of the samples and the intense rainfall in the last two months of exposure. The relatively low average absolute humidity value indicates the wood's difficulty in exchanging water with the outside and a certain stability of the olive wood, probably due to the presence of extractants of an oily nature. In order to assess the degradation suffered by olive wood during exposure, basal density and residual basal density were calculated. The results show that the samples of the Ottobratica cultivar did not suffer degradation. In fact, the residual basal density, given by the ratio between the mean basal density of the aged samples and the mean basal density of the unaged samples, is equal to 1. The samples of the Sinopolese cultivar, on the other hand, have undergone a slight degradation, in fact the residual basal density has a value of 0.97.

L’obiettivo di questo studio è l’analisi della variazione dei parametri fisici di due diverse varietà di legno di ulivo (Olea europaea L.) sottoposte ad invecchiamento naturale e provenienti da due cultivar (Sinopolese ed Ottobratica) della provincia di Reggio Calabria. L’invecchiamento naturale è durato 13 mesi ed è stato eseguito presso il campus di Agripolis a Legnaro (PD). Per ogni cultivar sono stati esposti ad invecchiamento 16 campioni di cui sono state misurate le variazioni di massa e dimensioni secondo uno specifico protocollo. Quattro dei 16 campioni sono stati utilizzati per la determinazione della variazione dell’umidità assoluta. Inizialmente le misurazioni hanno avuto frequenza maggiore, con cadenza settimanale, ma procedendo con lo studio si è ridotta la cadenza, fino ad arrivare a una misura al mese negli ultimi 6 mesi. Inoltre, nel corso della durata del periodo di invecchiamento, sono stati raccolti i parametri climatici dal sito dell’Arpav (temperatura massima, minima, media, precipitazioni, radiazione globale) per valutare l’influenza del clima sui campioni di ulivo. I parametri fisici dei quali è stata analizzata la variazione sono la massa volumica, l’umidità assoluta, le variazioni dimensionali e il degrado. Aspetto importante dello studio è stato proprio valutare la differenza di comportamento dei campioni delle due diverse cultivar, come ad esempio, i ritiri medi radiali, tangenziali e assiali. Ciò che si è osservato è che il legno di entrambe le varietà ha seguito un andamento simile, con ritiro assiale pressoché nullo e ritiro radiale più marcato di quello tangenziale, comportamento insolito e opposto rispetto alla normalità. Lo stesso andamento si è verificato eseguendo prove di imbibizione, nelle quali i rigonfiamenti radiali sono stati superiori a quelli tangenziali. I valori medi di massa volumica misurati sono alti, compresi tra 0,88 e 0,98 g/cm3, con variazioni davvero esigue nel corso del processo di invecchiamento, a dimostrazione dell’elevata resistenza di questo legno. Per quanto riguarda l’umidità assoluta invece si può osservare una tendenza omogenea per le due cultivar, con un’iniziale diminuzione (nei primi due mesi di esposizione) e poi un leggero aumento, probabilmente associato al lieve degrado dei campioni e alle intense precipitazioni degli ultimi due mesi di esposizione. Il valore medio dell’umidità assoluta relativamente basso indica la difficoltà del legno a scambiare acqua con l’esterno e una certa stabilità del legno di ulivo, probabilmente dovuti alla presenza di estrattivi di natura oleosa. Al fine di valutare il degrado subito dal legno di ulivo durante l’esposizione, sono state calcolate la densità basale e la densità basale residua. I risultati mostrano che i campioni della cultivar Ottobratica non hanno subito degrado. Infatti, la densità basale residua, data dal rapporto tra la densità basale media dei campioni invecchiati e la densità basale media dei campioni non invecchiati, è uguale a 1. I campioni della cultivar Sinopolese, invece, hanno subito un leggero degrado; infatti, la densità basale residua ha un valore pari a 0,97.