In tutte le piante vascolari terrestri studiate fino ad ora il diametro dei condotti xilematici si allarga all’aumentare della distanza dall’apice della pianta. Questa particolare proprietà strutturale dei condotti, detta catadiastole, è stata favorita dalla selezione naturale poiché rende la resistenza idraulica indipendente dall’altezza dell’albero, facendo sì che gli individui più alti abbiano circa la stessa efficienza fogliare dei conspecifici più bassi. La resistenza complessiva di tutto il percorso idraulico viene confinata per oltre il 90% nelle foglie ma ad oggi l’architettura idraulica di questi organi, specialmente nelle conifere, non è mai stata indagata approfonditamente. In questo studio si vuole verificare se le conifere presentino un tasso di catadiastole dei condotti xilematici simile a quello delle foglie delle angiosperme, dove si è osservato un valore circa doppio rispetto a quello tipico dei fusti. Inoltre, si vuole anche verificare se le diverse condizioni di disponibilità idrica influenzino la catadiastole nelle foglie. Per questo sono stati campionati 4 individui di pino silvestre: due bassi (1 m di altezza) e due alti (8 m di altezza), e da ognuno di questi sono stati prelevati 10 aghi dai rami dell’anno. Di ogni ago sono stati sezionati 5 punti a diversa distanza dall’apice, prodotti i vetrini e misurati con un sistema automatizzato di analisi delle cellule, per verificare il grado di catadiastole dello xilema. Complessivamente, la catadiastole dei condotti xilematici nelle foglie è risultata essere molto bassa o quasi assente, anatomia che differisce rispetto a quella delle foglie di angiosperme. Similmente a queste, però, si osserva che il numero di cellule aumenta basipetamente meno che proporzionalmente con l’aumentare della distanza dall’apice. Non sembra che le condizioni di diversa disponibilità idrica influiscano sulla catadiastole delle foglie. Questi risultati, insieme alle conoscenze disponibili in merito all’anatomia dello xilema nel fusto, consentono di comprendere meglio la struttura dell’intero sistema di conduzione della specie e di spiegare la variabilità fenotipica della specie in diversi ambienti, come ad esempio la riduzione della lunghezza delle foglie in ambienti con bassa disponibilità idrica.

Anatomia dello xilema degli aghi di Pinus sylvestris L. in individui cresciuti con diversa disponibilità idrica

CARAMAZZA, GIOVANNI
2023/2024

Abstract

In tutte le piante vascolari terrestri studiate fino ad ora il diametro dei condotti xilematici si allarga all’aumentare della distanza dall’apice della pianta. Questa particolare proprietà strutturale dei condotti, detta catadiastole, è stata favorita dalla selezione naturale poiché rende la resistenza idraulica indipendente dall’altezza dell’albero, facendo sì che gli individui più alti abbiano circa la stessa efficienza fogliare dei conspecifici più bassi. La resistenza complessiva di tutto il percorso idraulico viene confinata per oltre il 90% nelle foglie ma ad oggi l’architettura idraulica di questi organi, specialmente nelle conifere, non è mai stata indagata approfonditamente. In questo studio si vuole verificare se le conifere presentino un tasso di catadiastole dei condotti xilematici simile a quello delle foglie delle angiosperme, dove si è osservato un valore circa doppio rispetto a quello tipico dei fusti. Inoltre, si vuole anche verificare se le diverse condizioni di disponibilità idrica influenzino la catadiastole nelle foglie. Per questo sono stati campionati 4 individui di pino silvestre: due bassi (1 m di altezza) e due alti (8 m di altezza), e da ognuno di questi sono stati prelevati 10 aghi dai rami dell’anno. Di ogni ago sono stati sezionati 5 punti a diversa distanza dall’apice, prodotti i vetrini e misurati con un sistema automatizzato di analisi delle cellule, per verificare il grado di catadiastole dello xilema. Complessivamente, la catadiastole dei condotti xilematici nelle foglie è risultata essere molto bassa o quasi assente, anatomia che differisce rispetto a quella delle foglie di angiosperme. Similmente a queste, però, si osserva che il numero di cellule aumenta basipetamente meno che proporzionalmente con l’aumentare della distanza dall’apice. Non sembra che le condizioni di diversa disponibilità idrica influiscano sulla catadiastole delle foglie. Questi risultati, insieme alle conoscenze disponibili in merito all’anatomia dello xilema nel fusto, consentono di comprendere meglio la struttura dell’intero sistema di conduzione della specie e di spiegare la variabilità fenotipica della specie in diversi ambienti, come ad esempio la riduzione della lunghezza delle foglie in ambienti con bassa disponibilità idrica.
2023
Xylem anatomy in needles of Pinus sylvestris L. growing with different water availability
Foglie
Condotti xilematici
Catadiastole
Numero di condotti
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