Studio della variazione del colore del legno d'ulivo (Olea europaea L.) durante l'invecchiamento naturale

All materials turn out to be subject to “degradation”: a development with negative and pejorative connotations. Wood turns out to be a completely degradable material, with corresponding ecological advantages and practical disadvantages. In woody materials, degradation involves alterations in aesthetic appearance, texture (brittleness, friability) and strength characteristics. Especially from an economic perspective, the color of wood and other qualities related to it turn out to be rally important. In the following thesis work, an attempt was made to quantitatively define the color variation of two olive wood (Olea europaea L.) cultivars during a natural aging process. Sixteen different samples were selected, respectively, for each of the two olive cultivars of major importance in the Gioia Tauro (RC) plain: Sinopolese and Ottobratica. The 32 samples were exposed in an outdoor environment in Legnaro (PD), without the application of any treatment. Twenty four different measurements distributed over 13 months were taken. Based on the expectation of finding greater intensity of color change in the first period, a high density of measurements was planned relative to the first 3 months. All measurements were expressed in the CIE L*a*b* 1976 colorimetric system. For colorimetric data processing, the CIE L*C*h system was used. The values of luminance L* and color saturation (C) decreased throughout the exposure, while the hue angle (h) slightly increased. In particular, saturation values above 10, which are measured from August onward, reflect the typical gray color of wood after a long period of exposure in the natural environment. The color differences, ΔE*>27 for both cultivars, demonstrate a color change significant and, of course, perceptible to the human eye.

Tutti i materiali sono soggetti al “degrado”: un’evoluzione dai connotati negativi e peggiorativi. Il legno è un materiale completamente degradabile, con corrispondenti vantaggi a livello ecologico e svantaggi di natura pratica. Nei materiali legnosi il degrado comporta alterazioni nell’aspetto estetico, nella consistenza (fragilità, friabilità) e nelle caratteristiche di resistenza. Soprattutto in un’ottica economica, il colore del legno ed altre qualità ad esso legate risultano essere di fondamentale importanza. Nel seguente lavoro di tesi si è cercato di definire quantitativamente la variazione del colore di due cultivar di legno d’ulivo (Olea europaea L.) durante un processo di invecchiamento naturale. Si sono selezionati 16 differenti campioni rispettivamente per ciascuna delle due cultivar d’ulivo di maggiore rilevanza nella piana di Gioia Tauro (RC): Sinopolese e Ottobratica. I 32 campioni sono stati espositi in ambiente esterno a Legnaro (PD), senza l’applicazione di nessun trattamento. Sono state rilevate 24 differenti misurazioni distribuite nell’arco di 13 mesi. Basandosi sulla previsione di riscontrare una maggior intensità di variazione del colore nel primo periodo, si è pianificata una un’elevata densità di misurazioni relativamente ai primi 3 mesi. Tutte le misure sono state espresse nel sistema colorimetrico CIE L*a*b* 1976. Per le elaborazioni dei dati colorimetrici, si è usato il sistema CIE L*C*h. I valori di luminanza L* e di saturazione di colore (C*) decrescono durante tutta l’esposizione, mentre l’angolo di tinta (h) aumenta leggermente. In particolare i valori di saturazione superiori a 10, che si misurano a partire dal mese di agosto, riflettono il tipico colore grigio del legno dopo un lungo periodo di esposizione in ambiente naturale. Le differenze di colore, ΔE*>27 per entrambe le cultivar, dimostrano un cambiamento di colore significativo e, naturalmente, percettibile all’occhio umano.