CAMBIAMENTI CLIMATICI DEL XVII SECOLO: IL MERCURIO COME INDICATORE DI ATTIVITÀ VULCANICA

In order to understand the climate change thet is affecting us, we need to study and comprehend the nature of the climatic changes that have occured in the past. During the last 2000 years there has been many fluctuations in the average temperature of the globe, the thermal minimum for this period of time was recorded durig the epoch named little ice age. The LIA is a period of gloobal cooling that began after the medieval climatic anomaly, around 1200 and ended around the last part of 1800. The seventeenth century is placed precisely in that historical period and was also the coldest century of the last millennium. In this study will be analized the presence of mercury in samples of Larix decidua wood from the alps of the seventeenth century trough the “cross dating” method according to the principles of dendroclimatology. Mercury is adopted in this work as an indicator of volcanic eruptions, which according to several hypotheses are the main cause of climate change at that time. However, the mercury concentration graphs obtained from the analysis showed low level of Hg throughout the century, showing a peak regarding the first part of the century even if the peak is delayed by 4/5 years relative to the eruption year. While for the second part one of the two long samples shows two peaks, but these are not closely related to any of the known eruption with a VEI equal or greater than 5.

Per comprendere meglio l’argomento dei cambiamenti climatici odierni nasce l’esigenza studiare e comprendere meglio anche le alterazioni climatiche che sono avvenute in passato. Tramite la paleoclimatologia si è riuscito a ricostruire la temperatura media del globo a ritroso nel tempo evidenziando oscillazioni di temperatura degli ultimi 2000 anni. Da queste ricostruzioni si evince che il minimo termico per questo lasso di tempo si può collocare in quell’epoca che è stata nominata Little Ice Age. La LIA indica un periodo di raffreddamento globale iniziato dopo l’anomalia climatica medievale, ovvero circa attorno al 1200 e finita attorno alla fine del 1800. Proprio all’interno di questo periodo storico si colloca il XVII secolo che risulta essere il secolo più freddo dell’ultimo millennio. In questo studio verrà analizzata la presenza di mercurio all’interno di campioni di legno di Larix decidua proveniente dall’arco alpino risalenti al XVII secolo datati tramite cross dating secondo i principi della dendroclimatologia. Il mercurio, infatti, viene adottato in questo lavoro come indicatore di eruzioni vulcaniche, che secondo diverse ipotesi sono la principale causa dei cambiamenti climatici di quell’epoca. Oltre al mercurio gli eventi eruttivi rilasciano infatti diversi elementi chimici, tra cui lo zolfo, che una volta immesso in atmosfera reagisce con il vapore acqueo presente formando composti clima alteranti, i quali attraverso il processo di retrodiffusione dei raggi solari causando un raffreddamento netto della superficie terrestre. Tuttavia, i grafici di concentrazione del mercurio ottenuti dall’analisi dei campioni rinvenuti hanno mostrato bassi livelli per tutto il secolo, mostrando un picco discreto per quanto riguarda la prima parte del secolo ma in ritardo di 4/5 anni rispetto all’effettiva data dell’eruzione. Mentre per la seconda parte solo uno dei due campioni ha rinvenuto dei picchi che però non sono correlati a nessuna delle eruzioni conosciute con un indice di esplosività vulcanica pari o superiore a 5