“Lo storytelling come strumento educativo di sostegno nell’Hospice pediatrico di Padova di Padova: un’indagine sull’impatto sul benessere dei bambini” tratta di una metodologia specifica di ricerca utilizzata sul campo, lo studio di caso. La ricerca è basata sull’utilizzo dello strumento dello storytelling all’interno di una realtà complessa dell’Hospice pediatrico, con il fine di analizzare la caratteristica stessa dello strumento, di supporto emotivo a bambini, o più in generale, a persone, con vulnerabilità. Alla ricerca hanno partecipato cinque bambini ricoverati all’Hospice pediatrico di Padova, di età diverse comprese tra i 7 e i 18 anni, portatori di malattie rare differenti. Essi sono stati accompagni in due momenti distinti della ricerca: il primo di ascolto di una breve narrazione con successiva elaborazione personale del significato a sé insito, e il secondo di produzione propria di un racconto reale o fantastico. La ricerca ha dimostrato come lo storytelling abbia influito positivamente sulle fragilità e le paure dei bambini inseriti all’interno della ricerca, con la speranza quindi, che possa essere maggiormente utilizzato per incrementare l’elemento empatico, e come supporto emotivo, in realtà di vulnerabilità.
Lo Storytelling come strumento educativo di sostegno nell'Hospice pediatrico di Padova: un'indagine sull'impatto sul benessere dei bambini
MARCHETTI, GIULIA
2023/2024
Abstract
“Lo storytelling come strumento educativo di sostegno nell’Hospice pediatrico di Padova di Padova: un’indagine sull’impatto sul benessere dei bambini” tratta di una metodologia specifica di ricerca utilizzata sul campo, lo studio di caso. La ricerca è basata sull’utilizzo dello strumento dello storytelling all’interno di una realtà complessa dell’Hospice pediatrico, con il fine di analizzare la caratteristica stessa dello strumento, di supporto emotivo a bambini, o più in generale, a persone, con vulnerabilità. Alla ricerca hanno partecipato cinque bambini ricoverati all’Hospice pediatrico di Padova, di età diverse comprese tra i 7 e i 18 anni, portatori di malattie rare differenti. Essi sono stati accompagni in due momenti distinti della ricerca: il primo di ascolto di una breve narrazione con successiva elaborazione personale del significato a sé insito, e il secondo di produzione propria di un racconto reale o fantastico. La ricerca ha dimostrato come lo storytelling abbia influito positivamente sulle fragilità e le paure dei bambini inseriti all’interno della ricerca, con la speranza quindi, che possa essere maggiormente utilizzato per incrementare l’elemento empatico, e come supporto emotivo, in realtà di vulnerabilità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/73263