Abelacimab (MAA868) è un anticorpo monoclonale completamente umano che si lega al dominio catalitico del fXI bloccandolo nella conformazione di zimogeno, impedendone così l'attivazione da parte del fXIIa o trombina. I risultati di uno studio di fase 1, ha dimostrato come la somministrazione di abelacimab per via sottocutanea fino alla dose di 240 mg sia sicuro e ben tollerato. Inoltre, abelacimab ha portato ad una riduzioni dose dipendente dei livelli di fXI libero e, come atteso, ad un prolungamento del aPTT con effetti sulla coagulazione che si mantengono per almeno 4 settimane. Più recentemente sono stati condotti studi di fase 1 e 2 al fine di esplorare le proprietà farmacocinetiche e farmacodinamiche di abelacimab dopo mono somministrazione per via endovenosa o a seguito di somministrazioni multiple per via sottocutanea in pazienti con fibrillazione atriale. Il nuovo anticorpo monoclonale anti fXI, abelacimab, ha dimostrato di ridurre in maniera efficace il rischio di tromboembolismo postoperatorio ed in misura maggiore rispetto agli anticoagulanti convenzionali come enoxaparina, senza aumentare il rischio di sanguinamento. Ulteriori studi saranno necessari per determinare se le strategie anticoagulanti che agiscono sul fXI siano realmente in grado di dissociare la trombosi dall'emostasi.

Abelacimab: anticorpo monoclonale anti-fattore XIa

BREGANZE, IRENE
2023/2024

Abstract

Abelacimab (MAA868) è un anticorpo monoclonale completamente umano che si lega al dominio catalitico del fXI bloccandolo nella conformazione di zimogeno, impedendone così l'attivazione da parte del fXIIa o trombina. I risultati di uno studio di fase 1, ha dimostrato come la somministrazione di abelacimab per via sottocutanea fino alla dose di 240 mg sia sicuro e ben tollerato. Inoltre, abelacimab ha portato ad una riduzioni dose dipendente dei livelli di fXI libero e, come atteso, ad un prolungamento del aPTT con effetti sulla coagulazione che si mantengono per almeno 4 settimane. Più recentemente sono stati condotti studi di fase 1 e 2 al fine di esplorare le proprietà farmacocinetiche e farmacodinamiche di abelacimab dopo mono somministrazione per via endovenosa o a seguito di somministrazioni multiple per via sottocutanea in pazienti con fibrillazione atriale. Il nuovo anticorpo monoclonale anti fXI, abelacimab, ha dimostrato di ridurre in maniera efficace il rischio di tromboembolismo postoperatorio ed in misura maggiore rispetto agli anticoagulanti convenzionali come enoxaparina, senza aumentare il rischio di sanguinamento. Ulteriori studi saranno necessari per determinare se le strategie anticoagulanti che agiscono sul fXI siano realmente in grado di dissociare la trombosi dall'emostasi.
2023
Abelacimab: monoclonal antibody anti-factor XIa
Abelacimab
coagulazione
trombosi venosa
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/73562