Si definisce asma severo il sottotipo di asma caratterizzato da scarso controllo clinico-funzionale nonostante una terapia con alte dosi di corticosteroide inalatorio e un secondo farmaco di controllo e l’adeguato trattamento/rimozione di fattori che possono contribuire al difficile controllo della malattia. La presenza o meno di marker di infiammazione Th2 (come gli eosinofili ematici) divide inoltre l’asma grave in forme Th2-high e Th2-low. Per i pazienti affetti dal sottotipo Th2-high, sono attualmente disponibili per il trattamento dell’asma diversi farmaci biologici, aventi come bersaglio componenti della risposta Th2 quali IgE (omalizumab), la via IL-5 (mepolizumab, benralizumab), IL-4/13 (dupilumab) o TSLP (tezepelumab). Sono stati valutati 75 pazienti con diagnosi di asma grave seguiti presso l’UOC Pneumologia di Cittadella che siano in trattamento con uno dei due farmaci oggetto di studio (mepolizumab o benralizumab) ed ai quali sia stato erogato almeno uno dei due farmaci dal distretto quattro Alta Padovana. Tutti i pazienti sono stati valutati al baseline per sesso, abitudine al fumo, età alla diagnosi, familiarità, comorbidità ed utilizzo di farmaci inalatori. Di questi, ne sono stati selezionati 37, affetti sia da asma severo sia da poliposi nasale e sono quindi stati suddivisi in due gruppi a seconda del farmaco biologico in uso (benralizumab o mepolizumab). La nostra analisi “real life” si basa sul confronto tra i due farmaci e si è posta come obiettivo primario quello di verificare l’efficacia clinica dei due anticorpi monoclonali. Tra gli obiettivi secondari sono stati considerati diversi aspetti, tra cui le variazioni nella terapia asmatica standard prima e dopo l’inizio del trattamento con i farmaci biologici, l'aderenza dei pazienti alla terapia biologica, gli switch terapeutici ed il raggiungimento della remissione clinica della patologia.
Trattamenti anti-interleuchina-5 nei pazienti affetti da asma eosinofilico severo: confronto tra Benralizumab e Mepolizumab
BERGAMIN, ELISABETTA
2023/2024
Abstract
Si definisce asma severo il sottotipo di asma caratterizzato da scarso controllo clinico-funzionale nonostante una terapia con alte dosi di corticosteroide inalatorio e un secondo farmaco di controllo e l’adeguato trattamento/rimozione di fattori che possono contribuire al difficile controllo della malattia. La presenza o meno di marker di infiammazione Th2 (come gli eosinofili ematici) divide inoltre l’asma grave in forme Th2-high e Th2-low. Per i pazienti affetti dal sottotipo Th2-high, sono attualmente disponibili per il trattamento dell’asma diversi farmaci biologici, aventi come bersaglio componenti della risposta Th2 quali IgE (omalizumab), la via IL-5 (mepolizumab, benralizumab), IL-4/13 (dupilumab) o TSLP (tezepelumab). Sono stati valutati 75 pazienti con diagnosi di asma grave seguiti presso l’UOC Pneumologia di Cittadella che siano in trattamento con uno dei due farmaci oggetto di studio (mepolizumab o benralizumab) ed ai quali sia stato erogato almeno uno dei due farmaci dal distretto quattro Alta Padovana. Tutti i pazienti sono stati valutati al baseline per sesso, abitudine al fumo, età alla diagnosi, familiarità, comorbidità ed utilizzo di farmaci inalatori. Di questi, ne sono stati selezionati 37, affetti sia da asma severo sia da poliposi nasale e sono quindi stati suddivisi in due gruppi a seconda del farmaco biologico in uso (benralizumab o mepolizumab). La nostra analisi “real life” si basa sul confronto tra i due farmaci e si è posta come obiettivo primario quello di verificare l’efficacia clinica dei due anticorpi monoclonali. Tra gli obiettivi secondari sono stati considerati diversi aspetti, tra cui le variazioni nella terapia asmatica standard prima e dopo l’inizio del trattamento con i farmaci biologici, l'aderenza dei pazienti alla terapia biologica, gli switch terapeutici ed il raggiungimento della remissione clinica della patologia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/73569