L’aumento dell’aspettativa di vita e dei trattamenti efficaci per le malattie croniche ha portato ad un incremento del numero di pazienti anziani con multimorbilità ed un conseguente aumento di utilizzo di farmaci in politerapia. Ne consegue un aumentato rischio di discrepanze farmacologiche (DRPs), che possono essere suddivise in interazioni farmacologiche, duplicazioni terapeutiche, prescrizioni potenzialmente inappropriate e omissioni di prescrizione, le quali possono aumentare il rischio di reazioni avverse ai farmaci (ADR). La riconciliazione farmacologica è risultata un metodo efficace per ridurre le DRPs durante le transizioni di cura, in cui le condizioni cliniche dei pazienti e di conseguenza le terapie farmacologiche possono subire variazioni. L’obiettivo del presente studio, svolto nel reparto di Geriatria del P.O. di Camposampiero, è stato valutare l’effetto della Riconciliazione Farmacologica (MR) svolta in collaborazione con il farmacista sulle DRPs riscontrate in pazienti anziani fragili in politerapia. I pazienti eleggibili sono stati arruolati in due gruppi, costituiti da 44 pazienti ciascuno: gruppo A (di controllo) e gruppo B (di intervento). Per il gruppo B, il farmacista ha effettuato la revisione farmacologica e le DRPs rilevate sono state riassunte in un report condiviso e discusso con il clinico. Per rilevare le DRPs sono stati considerati gli RCP dei farmaci, il database MICROMEDEX e i criteri di Beers e STOPP/START. Nel gruppo A è stato osservato un incremento di DRPs tra ricovero e dimissione del 19,8%, nel gruppo B invece una riduzione del 10,2%. La differenza percentuale tra le variazioni registrate nei due gruppi, pari al 30,0%, è risultata statisticamente significativa, evidenziando come la stretta collaborazione tra farmacisti e clinici contribuisca a migliorare l'appropriatezza delle prescrizioni. Tra le DRPs, l’impatto maggiormente riscontrato è stato relativo alle prescrizioni potenzialmente inappropriate (gruppo A +11,8%; gruppo B -21,7%). È stato il primo studio di questo genere svolto all’interno di un reparto geriatrico dell’AULSS 6 e ha confermato le evidenze presenti in letteratura inerenti alla MR eseguita dai farmacisti nei pazienti anziani in politerapia. I pazienti arruolati nello studio saranno monitorati nel tempo per rilevare se l’intervento del farmacista nella riduzione delle DRPs abbia un impatto anche a lungo termine sulla salute e sulla qualità di vita dei pazienti, considerando il numero di accessi al Pronto Soccorso, di visite ambulatoriali, di ri-ospedalizzazioni e di decessi.

La riconciliazione farmacologica nel paziente anziano in polifarmacoterapia: analisi delle discrepanze farmacologiche nel reparto di Geriatria del presidio ospedaliero di Camposampiero

CECCHIN, SOFIA
2023/2024

Abstract

L’aumento dell’aspettativa di vita e dei trattamenti efficaci per le malattie croniche ha portato ad un incremento del numero di pazienti anziani con multimorbilità ed un conseguente aumento di utilizzo di farmaci in politerapia. Ne consegue un aumentato rischio di discrepanze farmacologiche (DRPs), che possono essere suddivise in interazioni farmacologiche, duplicazioni terapeutiche, prescrizioni potenzialmente inappropriate e omissioni di prescrizione, le quali possono aumentare il rischio di reazioni avverse ai farmaci (ADR). La riconciliazione farmacologica è risultata un metodo efficace per ridurre le DRPs durante le transizioni di cura, in cui le condizioni cliniche dei pazienti e di conseguenza le terapie farmacologiche possono subire variazioni. L’obiettivo del presente studio, svolto nel reparto di Geriatria del P.O. di Camposampiero, è stato valutare l’effetto della Riconciliazione Farmacologica (MR) svolta in collaborazione con il farmacista sulle DRPs riscontrate in pazienti anziani fragili in politerapia. I pazienti eleggibili sono stati arruolati in due gruppi, costituiti da 44 pazienti ciascuno: gruppo A (di controllo) e gruppo B (di intervento). Per il gruppo B, il farmacista ha effettuato la revisione farmacologica e le DRPs rilevate sono state riassunte in un report condiviso e discusso con il clinico. Per rilevare le DRPs sono stati considerati gli RCP dei farmaci, il database MICROMEDEX e i criteri di Beers e STOPP/START. Nel gruppo A è stato osservato un incremento di DRPs tra ricovero e dimissione del 19,8%, nel gruppo B invece una riduzione del 10,2%. La differenza percentuale tra le variazioni registrate nei due gruppi, pari al 30,0%, è risultata statisticamente significativa, evidenziando come la stretta collaborazione tra farmacisti e clinici contribuisca a migliorare l'appropriatezza delle prescrizioni. Tra le DRPs, l’impatto maggiormente riscontrato è stato relativo alle prescrizioni potenzialmente inappropriate (gruppo A +11,8%; gruppo B -21,7%). È stato il primo studio di questo genere svolto all’interno di un reparto geriatrico dell’AULSS 6 e ha confermato le evidenze presenti in letteratura inerenti alla MR eseguita dai farmacisti nei pazienti anziani in politerapia. I pazienti arruolati nello studio saranno monitorati nel tempo per rilevare se l’intervento del farmacista nella riduzione delle DRPs abbia un impatto anche a lungo termine sulla salute e sulla qualità di vita dei pazienti, considerando il numero di accessi al Pronto Soccorso, di visite ambulatoriali, di ri-ospedalizzazioni e di decessi.
2023
Medication review in elderly patients with polypharmacy: analysis of drug-related problems in the geriatric ward of Camposampiero hospital
Medication review
Paziente anziano
Polifarmacoterapia
DRPs
Paziente anziano
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