Laetentur coeli: una nuova prospettiva sul miafisismo di Cirillo di Alessandria

This thesis proposes a comprehensive reassessment of the letter "Laetentur coeli" addressed by Cyril of Alexandria to John of Antioch in 433 and containing the so-called Formula of Reunion, which marked the end of the Nestorian controversy. The present work aims to provide an alternative reading of the most delicate phases of the theological confrontation between Alexandria and Antioch and, in particular, an analysis of the profound doctrinal implications of the letter that takes into account the most recent Oriental academic interpretations. The purpose of the research is to demonstrate that, contrary to the vulgate of Western studies, the christology presented by the "Laetentur coeli" is entirely consistent with Cyril's reflections prior to the debate with Nestorius and John, and therefore does not represent a compromise theology in a perspective of a mere political and ecclesiastical appeasement. It will also be illustrated that, as an ideal recapitulation of the Council of Ephesus, the text under consideration is still crucial for the development of dialogue between Chalcedonian and pre-Chalcedonian Churches.

La tesi propone una rivalutazione globale della lettera "Laetentur coeli" indirizzata da Cirillo di Alessandria a Giovanni di Antiochia nel 433 e contenente la cosiddetta Formula di Unione, che segnò la fine della controversia nestoriana. Il presente lavoro mira a fornire una lettura alternativa delle fasi più delicate del confronto teologico fra Alessandria e Antiochia e, in particolar modo, un’analisi delle profonde implicazioni dottrinali della lettera che tenga conto delle più recenti interpretazioni accademiche orientali. Obiettivo dell’indagine è dimostrare che, contrariamente alla vulgata degli studi occidentali, la cristologia della "Laetentur coeli" è del tutto coerente con le riflessioni di Cirillo antecedenti al dibattito con Nestorio e Giovanni, non rappresentando dunque una teologia di compromesso in un’ottica di mero appeasement politico-ecclesiastico. Si illustrerà inoltre che, in quanto ricapitolazione ideale del concilio di Efeso, il testo preso in esame risulta ancora imprescindibile per lo sviluppo del dialogo fra le Chiese di tradizione calcedonese e precalcedonese.