I media tecnologici hanno trasformato l’arte, dandone immediatezza ed identificandola con l’evento multimediale e le attività performative. L’opera e il corpo stesso sono passati da oggetti passivi a protagonisti, spesso accompagnati da un’azione critica come vero valore di comunicazione. Partendo dal tema dell’estetica e dell’arte del corpo del film Crimes of the Future (David Cronenberg, 2022), lo studio si pone l’obiettivo di esplorare l’uso del medium corporeo come espressione artistica nella performance, nella videoarte e nel cinema, cercando in particolare di tracciare e capirne le potenzialità e le influenze sullo spettatore dallo spazio fisico allo schermo visivo. Si cercheranno di identificare i punti di contatto, le differenze, e le compenetrazioni fra queste tre espressioni artistiche, tramite esempi emblematici e produzioni artistiche e cinematografiche di ieri e di oggi. Nel primo capitolo si inquadra a livello di contesto la corporeità come soggetto ed oggetto di linguaggi artistici che si sono evoluti dalla metà del Novecento, considerando l’ambito performativo, la videoarte e il cinema, attraverso un percorso tra happening, body art, medium teatrale e cinematografico. Nel secondo capitolo si analizzano i fenomeni che trasversalmente hanno riguardato le performance, la videoarte, e cinema, dagli anni ’50 fino agli anni ’80, approfondendo estetiche, autori ed esempi che usano il corpo come espressione. Nel terzo capitolo si considerano correnti e tendenze, principalmente riguardanti cinema e videoarte, dagli anni ’90 fino ai giorni attuali, proponendo una selezione di protagonisti e opere a supporto delle tematiche.
Il corpo e la performance: sperimentazioni contemporanee fra cinema e videoarte.
BOLOGNINI, STEFANO
2023/2024
Abstract
I media tecnologici hanno trasformato l’arte, dandone immediatezza ed identificandola con l’evento multimediale e le attività performative. L’opera e il corpo stesso sono passati da oggetti passivi a protagonisti, spesso accompagnati da un’azione critica come vero valore di comunicazione. Partendo dal tema dell’estetica e dell’arte del corpo del film Crimes of the Future (David Cronenberg, 2022), lo studio si pone l’obiettivo di esplorare l’uso del medium corporeo come espressione artistica nella performance, nella videoarte e nel cinema, cercando in particolare di tracciare e capirne le potenzialità e le influenze sullo spettatore dallo spazio fisico allo schermo visivo. Si cercheranno di identificare i punti di contatto, le differenze, e le compenetrazioni fra queste tre espressioni artistiche, tramite esempi emblematici e produzioni artistiche e cinematografiche di ieri e di oggi. Nel primo capitolo si inquadra a livello di contesto la corporeità come soggetto ed oggetto di linguaggi artistici che si sono evoluti dalla metà del Novecento, considerando l’ambito performativo, la videoarte e il cinema, attraverso un percorso tra happening, body art, medium teatrale e cinematografico. Nel secondo capitolo si analizzano i fenomeni che trasversalmente hanno riguardato le performance, la videoarte, e cinema, dagli anni ’50 fino agli anni ’80, approfondendo estetiche, autori ed esempi che usano il corpo come espressione. Nel terzo capitolo si considerano correnti e tendenze, principalmente riguardanti cinema e videoarte, dagli anni ’90 fino ai giorni attuali, proponendo una selezione di protagonisti e opere a supporto delle tematiche.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Stefano_Bolognini_Tesi2024_Corpo_e_Performance.pdf
accesso aperto
Dimensione
1.04 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.04 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/73855