Questa tesi presenta un’analisi riguardante la mostra temporanea Bruno Munari. tutto, che si è tenuta dal 16 marzo al 30 giugno 2024 alla Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo, nel parmense. Il progetto espositivo ha visto, accanto al direttore scientifico dell’ente culturale Stefano Roffi, la curatela del critico d’arte Marco Meneguzzo, uno dei massimi esperti dell’opera munariana (di cui si segnalano le recenti rassegne sullo stesso tema a La Fundación Juan March di Madrid, nel 2022, e al MACA - Museo de Arte Contemporáneo Atchugarry, in Uruguay, nel 2023). Le circa 250 opere di cui si compone la mostra di Villa Mamiano sono state suddivise, per la difficoltà di dirimere chiaramente i territori linguistici affrontati da Munari, per attitudini e concetti: “Essere nel tempo”, “Dalle due alle tre, alle quattro dimensioni”, “Sperimentare il limite”, “Annullare il tempo” e “Scoprire il mondo”. Cinque sezioni di dipinti, oggetti di design, schizzi progettuali, lavori di grafica, sculture, video, giocattoli e manufatti difficili da collocare entro categorie predefinite, che possono definirsi “tutto”, come esplicitato nelle premesse dell’omonimo catalogo, edito da Dario Cimorelli, solo come provocazione alla possibilità di ricomprendere davvero in toto una figura poliedrica e prolifica come quella dell’artista e designer.
Bruno Munari in mostra: un'analisi di 'tutto' alla Fondazione Magnani-Rocca
FAVARETTO, KATIA
2023/2024
Abstract
Questa tesi presenta un’analisi riguardante la mostra temporanea Bruno Munari. tutto, che si è tenuta dal 16 marzo al 30 giugno 2024 alla Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo, nel parmense. Il progetto espositivo ha visto, accanto al direttore scientifico dell’ente culturale Stefano Roffi, la curatela del critico d’arte Marco Meneguzzo, uno dei massimi esperti dell’opera munariana (di cui si segnalano le recenti rassegne sullo stesso tema a La Fundación Juan March di Madrid, nel 2022, e al MACA - Museo de Arte Contemporáneo Atchugarry, in Uruguay, nel 2023). Le circa 250 opere di cui si compone la mostra di Villa Mamiano sono state suddivise, per la difficoltà di dirimere chiaramente i territori linguistici affrontati da Munari, per attitudini e concetti: “Essere nel tempo”, “Dalle due alle tre, alle quattro dimensioni”, “Sperimentare il limite”, “Annullare il tempo” e “Scoprire il mondo”. Cinque sezioni di dipinti, oggetti di design, schizzi progettuali, lavori di grafica, sculture, video, giocattoli e manufatti difficili da collocare entro categorie predefinite, che possono definirsi “tutto”, come esplicitato nelle premesse dell’omonimo catalogo, edito da Dario Cimorelli, solo come provocazione alla possibilità di ricomprendere davvero in toto una figura poliedrica e prolifica come quella dell’artista e designer.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/73965