Primo capitolo: Una discussione del ruolo di Gerry Adams e padre Alec Reid nell’apertura di un canale di contatto segreto tra il Provisional IRA, le autorità britanniche (attraverso il Northern Ireland Office) e il governo dello Stato Libero d’Irlanda all’epoca presieduto dal primo ministro Charles Haughey (del partito politico Fianna Fail). Secondo capitolo: Si parlerà del tentativo di avvicinamento dei partiti nazionalisti inclusi nell’arco parlamentare da entrambi i lati del confine da parte della leadership dello Sinn Fein, parallelo a quello di Adams di sgominare i leader dell’IRA più “militaristi” e di persuadere i militanti ai livelli più bassi per imporre la sua strategia di pace durante gli anni 1982-1986. Terzo capitolo: Si vorrà mostrare come, dopo la condizione necessaria di aver riaffermato la sua posizione di leadership all’interno del PIRA, Adams abbia poi potuto concentrarsi sul dialogo con il politico nazionalista John Hume del partito SDLP (scelto da Haughey per rappresentare anche la voce del governo del Sud e dare rispettabilità all’accordo), considerato fino a tempi recenti come il vero inizio del processo di pace. Quarto capitolo: Un’analisi del periodo chiave del processo di pace compreso tra la dichiarazione di Downing Street e gli accordi del venerdì santo dell’aprile del 1998. Si porterà particolare attenzione al cessate il fuoco alla fine dell’estate del 1994 e alle cause del suo risultare meno di due anni dopo in una disastrosa interruzione con l’attentato dinamitardo dei Docklands nel febbraio del 1996, oltre che il proseguire della lotta per il potere all’interno della leadership dell’IRA condotta da Adams per poter continuare a imporre la linea “eretica” della transizione alla politica parlamentare. Quinto capitolo: Un ritratto dello scenario politico in Irlanda del Nord negli anni immediatamente successivi agli accordi del Venerdì Santo. Si discuterà della spinosa questione del disarmo del PIRA, prolungata dalla leadership dello Sinn Fein per assicurare un rapporto di forza più equo nelle negoziazioni per la costituzione di un nuovo ordine democratico nel paese, oltre che per mantenere l’idea di un non totale abbandono della lotta armata tra i “soldati semplici” dell’IRA ed evitare insubordinazioni e fuoriuscite risultanti nella nascita di nuove sigle terroristiche indipendenti come già era successo nel 1986 e nel 1997, risoltasi infine nel 2005 con la dichiarazione di cessazione della campagna paramilitare da parte del PIRA e l’immediatamente successivo disarmo supervisionato dalla IICD.
Pacificatori silenti: la storia degli architetti del processo di pace Nord Irlandese (1982-2007)
BROTTO, FILIPPO
2023/2024
Abstract
Primo capitolo: Una discussione del ruolo di Gerry Adams e padre Alec Reid nell’apertura di un canale di contatto segreto tra il Provisional IRA, le autorità britanniche (attraverso il Northern Ireland Office) e il governo dello Stato Libero d’Irlanda all’epoca presieduto dal primo ministro Charles Haughey (del partito politico Fianna Fail). Secondo capitolo: Si parlerà del tentativo di avvicinamento dei partiti nazionalisti inclusi nell’arco parlamentare da entrambi i lati del confine da parte della leadership dello Sinn Fein, parallelo a quello di Adams di sgominare i leader dell’IRA più “militaristi” e di persuadere i militanti ai livelli più bassi per imporre la sua strategia di pace durante gli anni 1982-1986. Terzo capitolo: Si vorrà mostrare come, dopo la condizione necessaria di aver riaffermato la sua posizione di leadership all’interno del PIRA, Adams abbia poi potuto concentrarsi sul dialogo con il politico nazionalista John Hume del partito SDLP (scelto da Haughey per rappresentare anche la voce del governo del Sud e dare rispettabilità all’accordo), considerato fino a tempi recenti come il vero inizio del processo di pace. Quarto capitolo: Un’analisi del periodo chiave del processo di pace compreso tra la dichiarazione di Downing Street e gli accordi del venerdì santo dell’aprile del 1998. Si porterà particolare attenzione al cessate il fuoco alla fine dell’estate del 1994 e alle cause del suo risultare meno di due anni dopo in una disastrosa interruzione con l’attentato dinamitardo dei Docklands nel febbraio del 1996, oltre che il proseguire della lotta per il potere all’interno della leadership dell’IRA condotta da Adams per poter continuare a imporre la linea “eretica” della transizione alla politica parlamentare. Quinto capitolo: Un ritratto dello scenario politico in Irlanda del Nord negli anni immediatamente successivi agli accordi del Venerdì Santo. Si discuterà della spinosa questione del disarmo del PIRA, prolungata dalla leadership dello Sinn Fein per assicurare un rapporto di forza più equo nelle negoziazioni per la costituzione di un nuovo ordine democratico nel paese, oltre che per mantenere l’idea di un non totale abbandono della lotta armata tra i “soldati semplici” dell’IRA ed evitare insubordinazioni e fuoriuscite risultanti nella nascita di nuove sigle terroristiche indipendenti come già era successo nel 1986 e nel 1997, risoltasi infine nel 2005 con la dichiarazione di cessazione della campagna paramilitare da parte del PIRA e l’immediatamente successivo disarmo supervisionato dalla IICD.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/74003