“Non temiamo la morte, ma il pensiero della morte” (L.A. Seneca, Lettere Morali a Lucilio, XXX v. 17), in questo modo Seneca conclude la trentesima Lettera a Lucilio, sua ennesima riflessione sul tema della morte. Per l’essere umano il solo pensiero della morte è solitamente fonte di angoscia e turbamento, che investe anche chi non è solito rifugiarsi nella fede religiosa. Il fine vita appare lontano e spesso irreale, spinge a porsi innumerevoli domande destinate a rimanere insolute, genera mistero ed illusione. La questione della morte è tanto affascinante da meritare un approfondimento, iniziando da questo elaborato, che vuole essere l’inizio di un percorso personale di ricerca e riflessione. Leggerete una meditazione su quanto la morte appartenga intrinsecamente alla vita e quanto essa permei l’intera esistenza umana, arricchendola di significato. Attraverso l’acuta analisi freudiana sulle pulsioni di morte custodite dall’Es, e sul loro rapporto con le pulsioni di vita (definite poeticamente Thanatos e Eros) per poi allacciarsi a Nietzsche e alla riflessione sulla necessaria presenza del tragico dionisiaco nella vita umana, l’obiettivo è quello di sfidare l’angoscia esistenziale nei confronti della morte e di camminare accanto ad essa, senza fuggirle. Il cammino qui tracciato prevede l’incontro con numerosi autori che hanno affrontato il tema della morte offrendo prospettive interdisciplinari, con una particolare attenzione rivolta alla teoria delle pulsioni freudiana e al lavoro di Nietzsche sul tragico che culmina nel coraggioso “sì” dell’Amor fati.
Al di là della fine: una riflessione sul tema della morte attraverso Freud e Nietzsche.
MAGGIOLO, JENNY
2023/2024
Abstract
“Non temiamo la morte, ma il pensiero della morte” (L.A. Seneca, Lettere Morali a Lucilio, XXX v. 17), in questo modo Seneca conclude la trentesima Lettera a Lucilio, sua ennesima riflessione sul tema della morte. Per l’essere umano il solo pensiero della morte è solitamente fonte di angoscia e turbamento, che investe anche chi non è solito rifugiarsi nella fede religiosa. Il fine vita appare lontano e spesso irreale, spinge a porsi innumerevoli domande destinate a rimanere insolute, genera mistero ed illusione. La questione della morte è tanto affascinante da meritare un approfondimento, iniziando da questo elaborato, che vuole essere l’inizio di un percorso personale di ricerca e riflessione. Leggerete una meditazione su quanto la morte appartenga intrinsecamente alla vita e quanto essa permei l’intera esistenza umana, arricchendola di significato. Attraverso l’acuta analisi freudiana sulle pulsioni di morte custodite dall’Es, e sul loro rapporto con le pulsioni di vita (definite poeticamente Thanatos e Eros) per poi allacciarsi a Nietzsche e alla riflessione sulla necessaria presenza del tragico dionisiaco nella vita umana, l’obiettivo è quello di sfidare l’angoscia esistenziale nei confronti della morte e di camminare accanto ad essa, senza fuggirle. Il cammino qui tracciato prevede l’incontro con numerosi autori che hanno affrontato il tema della morte offrendo prospettive interdisciplinari, con una particolare attenzione rivolta alla teoria delle pulsioni freudiana e al lavoro di Nietzsche sul tragico che culmina nel coraggioso “sì” dell’Amor fati.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/74084