Uccidere la madre: la fenomenologia delle madri mostruose in "Teratofilia" di Soledad Véliz

This dissertation analyzes the experiences of maternity emerging from 5 of the stories from “Teratofilia”(2022) by the chilean writer Soledad Véliz (Santiago, Chile, 1982):“El vinculo", “El lugar donde habita la luz”, “Volar”, “Mermelada de ciruela” e “Maniquí”. It is clear how each writing focuses on one or more steps of the path that the woman, whether she wants it or not, has to undertake. Such experiences can be proof of a monstrous motherhood that this work tries to outline through delicate considerations on the texts. Object of analysis is also Huesera (2022) by Michelle Garza Cervera (Mexico City, Mexico, 1987), award winning movie (Nora Ephron award at Tribeca Festival) which is the cinematic emblem of the monstrous mother. The dissertation also aims to weave intricate links between the movie described above and the stories by Soledad Véliz, in the desire to prove that the mother is not so much that loving figure painted in our imagination.

In questa tesi si analizzano le esperienze di maternità che emergono da 5 dei racconti contenuti in “Teratofilia” (2022) dell’autrice cilena Soledad Véliz (Santiago, Cile, 1982): “El vinculo", “El lugar donde habita la luz”, “Volar”, “Mermelada de ciruela” e “Maniquí”. Si evince come ogni scritto metta il focus su uno o più step del percorso materno che la donna, volente o nolente, si ritrova ad affrontare. Tali esperienze possono essere prova di una maternità mostruosa che questo lavoro cerca di delineare attraverso delicate riflessioni sui testi. Oggetto di analisi è anche Huesera (2022) di Michelle Garza Cervera (Città del Messico, 1987), pellicola vincitrice di svariati premi (tra cui il Nora Ephron award al Tribeca Festival) che è emblema cinematografico della madre mostro. La tesi si propone anche di tessere intricati legami tra il film sopra descritto e i racconti di Soledad Véliz, nella volontà di dimostrare che la madre non è poi tanto quella figura amorevole dipinta nel nostro immaginario.