Oltre gli stereotipi: evoluzione della comunicazione pubblica della salute mentale e delle sue rappresentazioni nei media e nel cinema

Il presente lavoro di tesi, intitolato "Oltre gli stereotipi: evoluzione della comunicazione pubblica della salute mentale e delle sue rappresentazioni nei media e nel cinema", analizza l'evoluzione della percezione e rappresentazione della malattia mentale attraverso il tempo, focalizzandosi su come questo cambiamento sia riflesso nella comunicazione pubblica e nel cinema. ll primo capitolo delinea l'evoluzione della comunicazione pubblica in Italia, partendo dalla sua definizione e dalle modalità adottate dalle istituzioni pubbliche, fino ad arrivare alla comunicazione della salute evidenziando come, inizialmente, sia stata principalmente unidirezionale e gestita dalle istituzioni, per poi evolversi in un dialogo più interattivo con la società civile, includendo una varietà di attori e piattaforme. Nel secondo capitolo, viene analizzata l'evoluzione del quadro interpretativo della malattia mentale e la sua rappresentazione nei media, mostrando come queste rappresentazioni siano cambiate nel tempo e quali fattori abbiano contribuito a tali trasformazioni. Il terzo capitolo offre uno studio comparato tra due film iconici: "Psycho" di Alfred Hitchcock e "Il lato positivo" di David O. Russell. "Psycho" rappresenta un esempio di come la malattia mentale fosse stigmatizzata nel passato, mentre "Il lato positivo" illustra un approccio più moderno e sensibilizzante. Attraverso questa analisi comparativa, si evidenzia come la percezione della malattia mentale sia cambiata e come il cinema abbia contribuito a sensibilizzare il pubblico su questo tema. L'obiettivo principale della tesi è dimostrare come la trasformazione della percezione della malattia mentale sia evidente nelle rappresentazioni cinematografiche e come queste abbiano influenzato e riflettuto i cambiamenti nella comunicazione pubblica della salute mentale, sottolineando l'importanza di una rappresentazione accurata e sensibile della malattia mentale nei media per combattere gli stereotipi e promuovere una maggiore comprensione e accettazione sociale.