Antibiotic resistance is an increasingly pressing issue affecting the world of animal production, necessitating a change in treatment choices and farm practices. In dairy cattle farming, mastitis is one of the main reasons for antibiotic use; therefore, limiting their use has a significant impact on the management of this condition. The dry period is the interval between the end of lactation and the subsequent calving, during which dairy cows are not milked. Drying off is a practice of utmost importance for animal welfare and the productivity of the farm. Traditionally, this timeframe coincides with the treatment of animals using antibiotic therapy to prevent intramammary infections in the subsequent lactation. Currently, with changes in drug regulations that impose restrictions on the use of antimicrobials, it has become necessary to find new methods to prevent mastitis and to select animals for treatment. The investigation conducted in this thesis aimed to explore the management practices during the drying-off phase in 160 dairy farms in Trentino. Data were collected through questionnaires administered to farmers by technicians from the Federazione Allevatori di Trento to provide an overview of drying-off management, focusing particularly on the relationship between farm characteristics, drying-off procedures, and the proportions of treated animals. The collected data reveal a positive reception towards selective drying-off, as more than 70% of farms report that they do not treat all animals. Furthermore, after the introduction of selective drying-off, 61% claim not to have observed an increase in mastitis, and a small percentage reports an improvement in the herd's health situation. These results confirm what has been documented in the literature, namely that it is possible to implement selective drying-off without increasing the incidence of infections. Factors that could further improve the management of selective drying-off include increased use of intramammary sealants and greater awareness among farmers of the actual incidence of mastitis and its causative agents.

L’antibiotico-resistenza è un problema sempre più attuale che interessa il mondo delle produzioni animali ed esige un cambiamento anche nella scelta dei trattamenti e nelle pratiche aziendali. Nell’allevamento delle bovine da latte, la mastite è una delle principali cause di utilizzo di antibiotici, pertanto la limitazione del loro utilizzo ha un impatto rilevante sulla gestione di tale patologia. Il periodo dell’asciutta è l’intervallo di tempo, tra la fine della lattazione e il parto successivo, in cui le bovine da latte non vengono munte. La messa in asciutta rappresenta una pratica di estrema importanza per il benessere animale e la produttività dell’azienda. Tradizionalmente questo arco temporale coincide con il trattamento degli animali con terapia antibiotica, per prevenire le infezioni intramammarie nella lattazione successiva. Attualmente, con il cambiamento della normativa sul farmaco, che prevede delle restrizioni nell’utilizzo degli antimicrobici, si è reso necessario trovare nuovi metodi per evitare le mastiti e per selezionare gli animali da trattare. L’indagine condotta nel presente lavoro di tesi ha avuto l’obiettivo di approfondire le modalità di gestione della fase di messa in asciutta di 160 stalle di bovine da latte presenti sul territorio trentino. I dati sono stati raccolti tramite questionari, somministrati agli allevatori dai tecnici della Federazione Allevatori di Trento, per tracciare una panoramica sulla gestione dell’asciutta, focalizzandosi in particolare sulla relazione tra le caratteristiche aziendali, le procedure di messa in asciutta e le proporzioni di capi trattati. I dati raccolti rivelano un’accoglienza positiva nei confronti dell’asciutta selettiva, poiché più del 70% delle aziende afferma di non trattare la totalità degli animali. Inoltre, dopo l’introduzione dell’asciutta selettiva, il 61% dichiara di non aver assistito ad un aumento delle mastiti e una piccola percentuale riporta un miglioramento della situazione sanitaria dell’allevamento. Questi risultati confermano quanto riportato in letteratura, ossia che è possibile effettuare l’asciutta selettiva senza aumentare l’incidenza di infezioni. Elementi che potrebbero ulteriormente migliorare la gestione dell’asciutta selettiva, sono l’aumento di utilizzo del sigillante intramammario e una maggiore consapevolezza da parte degli allevatori della reale incidenza della mastite e degli agenti che la causano.

Modalità di messa in asciutta delle bovine da latte: risultati di una indagine condotta nelle stalle del Trentino

PIFFER, STEFANIA
2023/2024

Abstract

Antibiotic resistance is an increasingly pressing issue affecting the world of animal production, necessitating a change in treatment choices and farm practices. In dairy cattle farming, mastitis is one of the main reasons for antibiotic use; therefore, limiting their use has a significant impact on the management of this condition. The dry period is the interval between the end of lactation and the subsequent calving, during which dairy cows are not milked. Drying off is a practice of utmost importance for animal welfare and the productivity of the farm. Traditionally, this timeframe coincides with the treatment of animals using antibiotic therapy to prevent intramammary infections in the subsequent lactation. Currently, with changes in drug regulations that impose restrictions on the use of antimicrobials, it has become necessary to find new methods to prevent mastitis and to select animals for treatment. The investigation conducted in this thesis aimed to explore the management practices during the drying-off phase in 160 dairy farms in Trentino. Data were collected through questionnaires administered to farmers by technicians from the Federazione Allevatori di Trento to provide an overview of drying-off management, focusing particularly on the relationship between farm characteristics, drying-off procedures, and the proportions of treated animals. The collected data reveal a positive reception towards selective drying-off, as more than 70% of farms report that they do not treat all animals. Furthermore, after the introduction of selective drying-off, 61% claim not to have observed an increase in mastitis, and a small percentage reports an improvement in the herd's health situation. These results confirm what has been documented in the literature, namely that it is possible to implement selective drying-off without increasing the incidence of infections. Factors that could further improve the management of selective drying-off include increased use of intramammary sealants and greater awareness among farmers of the actual incidence of mastitis and its causative agents.
2023
Drying-off methods of dairy cows: results of a survey carried out in Trentino dairy farms
L’antibiotico-resistenza è un problema sempre più attuale che interessa il mondo delle produzioni animali ed esige un cambiamento anche nella scelta dei trattamenti e nelle pratiche aziendali. Nell’allevamento delle bovine da latte, la mastite è una delle principali cause di utilizzo di antibiotici, pertanto la limitazione del loro utilizzo ha un impatto rilevante sulla gestione di tale patologia. Il periodo dell’asciutta è l’intervallo di tempo, tra la fine della lattazione e il parto successivo, in cui le bovine da latte non vengono munte. La messa in asciutta rappresenta una pratica di estrema importanza per il benessere animale e la produttività dell’azienda. Tradizionalmente questo arco temporale coincide con il trattamento degli animali con terapia antibiotica, per prevenire le infezioni intramammarie nella lattazione successiva. Attualmente, con il cambiamento della normativa sul farmaco, che prevede delle restrizioni nell’utilizzo degli antimicrobici, si è reso necessario trovare nuovi metodi per evitare le mastiti e per selezionare gli animali da trattare. L’indagine condotta nel presente lavoro di tesi ha avuto l’obiettivo di approfondire le modalità di gestione della fase di messa in asciutta di 160 stalle di bovine da latte presenti sul territorio trentino. I dati sono stati raccolti tramite questionari, somministrati agli allevatori dai tecnici della Federazione Allevatori di Trento, per tracciare una panoramica sulla gestione dell’asciutta, focalizzandosi in particolare sulla relazione tra le caratteristiche aziendali, le procedure di messa in asciutta e le proporzioni di capi trattati. I dati raccolti rivelano un’accoglienza positiva nei confronti dell’asciutta selettiva, poiché più del 70% delle aziende afferma di non trattare la totalità degli animali. Inoltre, dopo l’introduzione dell’asciutta selettiva, il 61% dichiara di non aver assistito ad un aumento delle mastiti e una piccola percentuale riporta un miglioramento della situazione sanitaria dell’allevamento. Questi risultati confermano quanto riportato in letteratura, ossia che è possibile effettuare l’asciutta selettiva senza aumentare l’incidenza di infezioni. Elementi che potrebbero ulteriormente migliorare la gestione dell’asciutta selettiva, sono l’aumento di utilizzo del sigillante intramammario e una maggiore consapevolezza da parte degli allevatori della reale incidenza della mastite e degli agenti che la causano.
asciutta
bovina da latte
benessere animale
prevenzione mastite
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/74339