Negli ultimi anni, la tomografia computerizzata (TC) ha acquisito un'importanza crescente in medicina veterinaria, soprattutto nello studio delle vie aeree e del parenchima polmonare, affermandosi come tecnica diagnostica di secondo livello di riferimento in questo ambito. Il suo impiego maggiore si ha in oncologia, dove la segmentazione dei tumori è fondamentale per monitorare, diagnosticare e pianificare il trattamento. Attualmente, la segmentazione è eseguita manualmente, ma presenta limiti come variabilità tra osservatori, errore umano e alto consumo di tempo. L'intelligenza artificiale, in particolare il deep learning, rappresenta una soluzione per automatizzare questo processo, con il modello U-Net come approccio più promettente. L'obiettivo di questa tesi è lo sviluppo di un algoritmo di deep learning capace di segmentare autonomamente le lesioni nodulari polmonari. Sono stati analizzati tre database provenienti dalle università di Padova e Pisa e dalla compagnia Antech, selezionando 120 TC. Ogni immagine è stata segmentata manualmente con il software "3D Slicer", fornendo così la verità di base per l'addestramento dell'algoritmo. Dopo le fasi di training e validation, il modello è stato testato, ottenendo un Dice score di 0,4. Questo punteggio indica che l'algoritmo è in grado di identificare le lesioni, ma con una precisione insufficiente per l'applicazione clinica. Per migliorare le prestazioni dell'algoritmo, è necessario ampliare e rendere più omogeneo il dataset di riferimento, se possibile standardizzando i parametri di acquisizione delle immagini e coinvolgendo più esperti per ottenere una segmentazione più accurata dei margini delle lesioni. Inoltre, l’implementazione di tecniche avanzate come il data augmentation, la normalizzazione del batch e l'uso di algoritmi come l'α-hull potrebbe contribuire significativamente a migliorare la precisione del modello. Questi interventi permetterebbero di ottenere risultati più accurati e avvicinare l'algoritmo a un’applicazione clinica concreta.
Applicazione dell'intelligenza artificiale nella tomografia computerizzata per la segmentazione delle lesioni nodulari polmonari nel cane
BRUSCO, RACHELE
2023/2024
Abstract
Negli ultimi anni, la tomografia computerizzata (TC) ha acquisito un'importanza crescente in medicina veterinaria, soprattutto nello studio delle vie aeree e del parenchima polmonare, affermandosi come tecnica diagnostica di secondo livello di riferimento in questo ambito. Il suo impiego maggiore si ha in oncologia, dove la segmentazione dei tumori è fondamentale per monitorare, diagnosticare e pianificare il trattamento. Attualmente, la segmentazione è eseguita manualmente, ma presenta limiti come variabilità tra osservatori, errore umano e alto consumo di tempo. L'intelligenza artificiale, in particolare il deep learning, rappresenta una soluzione per automatizzare questo processo, con il modello U-Net come approccio più promettente. L'obiettivo di questa tesi è lo sviluppo di un algoritmo di deep learning capace di segmentare autonomamente le lesioni nodulari polmonari. Sono stati analizzati tre database provenienti dalle università di Padova e Pisa e dalla compagnia Antech, selezionando 120 TC. Ogni immagine è stata segmentata manualmente con il software "3D Slicer", fornendo così la verità di base per l'addestramento dell'algoritmo. Dopo le fasi di training e validation, il modello è stato testato, ottenendo un Dice score di 0,4. Questo punteggio indica che l'algoritmo è in grado di identificare le lesioni, ma con una precisione insufficiente per l'applicazione clinica. Per migliorare le prestazioni dell'algoritmo, è necessario ampliare e rendere più omogeneo il dataset di riferimento, se possibile standardizzando i parametri di acquisizione delle immagini e coinvolgendo più esperti per ottenere una segmentazione più accurata dei margini delle lesioni. Inoltre, l’implementazione di tecniche avanzate come il data augmentation, la normalizzazione del batch e l'uso di algoritmi come l'α-hull potrebbe contribuire significativamente a migliorare la precisione del modello. Questi interventi permetterebbero di ottenere risultati più accurati e avvicinare l'algoritmo a un’applicazione clinica concreta.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/74342