Violence against women is a widespread social phenomenon that affects approximately 1 in 3 women, not only in our country, but throughout the world. Anti-violence centers and shelters are specialized services, as they are the ones that come into contact with female victims of violence and also the most trained on the subject, but, to combat and efficiently manage the phenomenon, they are not the only services that come into contact with female victims of violence. It is therefore of fundamental importance that there is efficient territorial networking. Territorial networking enables collaboration between multiple entities to lead to cooperation of specialized services and general services, such as hospital, judicial, security, etc. Unfortunately, not all staff who work in contact with female victims of violence have adequate training on the phenomenon and consequently are not always able to recognize a situation of violence. For this reason, this thesis analyzes how a tool for assessing the risk of recidivism can be effective in allowing all personnel to recognize violence in order to manage the situation in the best possible way. These tools assess the possibility of recidivism and make it easier to identify the risk factors to reduce the possibility that violence is perpetrated against that woman again. The thesis initially addresses the phenomenon of violence against women by analyzing the definition of violence against women, the various typologies recognized at national and international levels and some attitudes that allow us to recognize violence. Subsequently, the thesis presents information on the birth, function and management of the assessment of the risk of recidivism in cases of violence against women, giving some examples of methods recognized an international level and then focusing on the SARA method, which is widely used in Italy. Finally, the thesis concludes by analyzing the various difficulties and critical issues related to the assessment of the risk of recidivism in cases of violence against women. The aim of the thesis is to understand how relevant the assessment of the risk of recidivism in cases of violence against women can be to prevent the occurrence of further violence, also analyzing the limitations and obstacles that can make the tool ineffective. This bibliographic study also aims to lead to a reflection on the management of the assessment of the risk of recidivism in cases of violence against women in order to identify the positive and negative elements that make the tool more or less effective.

La violenza contro le donne è un fenomeno sociale molto diffuso che colpisce circa 1 donna su 3, non solo in Italia, ma in tutto il mondo. I centri antiviolenza e le case rifugio sono dei servizi specializzati, in quanto sono quelli maggiormente a contatto con le donne vittime di violenza e anche i più formati sul tema ma, per contrastare e gestire in modo efficiente il fenomeno, essi non sono gli unici servizi a contatto con donne vittime di violenza. Per questo motivo, è di fondamentale importanza che ci sia un lavoro di rete territoriale efficiente. Il lavoro di rete permette la collaborazione tra più enti per portare a una cooperazione dei servizi specializzati e dei servizi generali, quali ad esempio quelli ospedalieri, giudiziari, di sicurezza, etc. Purtroppo, non tutto il personale che lavora a contatto con le donne vittime di violenza presenta una formazione adeguata al fenomeno e di conseguenza non sempre riesce a riconoscere una situazione di violenza. Pertanto, in questa tesi si analizza come alcuni strumenti di valutazione del rischio di recidiva possano essere efficaci per permettere a tutto il personale di riconoscere la violenza, in modo da gestire nel miglior modo possibile la situazione. Questi strumenti valutano la possibilità di recidiva e rendono più facile l’individuazione dei fattori di rischio per ridurre la possibilità che venga agita nuovamente violenza su quella donna. La tesi affronta inizialmente il fenomeno della violenza contro le donne analizzando la definizione di violenza contro le donne, le varie tipologie riconosciute a livello nazionale e internazionale e alcuni atteggiamenti che ci permettono di riconoscere la violenza. Successivamente, la tesi espone le informazioni sulla nascita, funzione e gestione delle valutazioni del rischio di recidiva nei casi di violenza contro le donne, portando alcuni esempi di metodi riconosciuti a livello internazionale per poi andare a focalizzarsi sul metodo SARA, che è molto utilizzato in Italia. Infine, la tesi si conclude analizzando le varie difficoltà e criticità correlate alla valutazione del rischio di recidiva nei casi di violenza contro le donne. L’obiettivo della tesi è comprendere quanto possa essere rilevante la valutazione del rischio di recidiva nei casi di violenza contro le donne per impedire il verificarsi di un’ulteriore violenza, analizzandone anche le limitazioni e gli ostacoli che possono rendere lo strumento inefficace. Questo studio bibliografico si pone anche lo scopo di portare ad una riflessione sulla gestione della valutazione del rischio di recidiva nei casi di violenza contro le donne per poter individuare gli elementi positivi e negativi che rendono più o meno efficace lo strumento.

Valutazione del rischio di recidiva nei casi di violenza contro le donne: focus sul metodo SARA

DE CARLI, IRENE
2023/2024

Abstract

Violence against women is a widespread social phenomenon that affects approximately 1 in 3 women, not only in our country, but throughout the world. Anti-violence centers and shelters are specialized services, as they are the ones that come into contact with female victims of violence and also the most trained on the subject, but, to combat and efficiently manage the phenomenon, they are not the only services that come into contact with female victims of violence. It is therefore of fundamental importance that there is efficient territorial networking. Territorial networking enables collaboration between multiple entities to lead to cooperation of specialized services and general services, such as hospital, judicial, security, etc. Unfortunately, not all staff who work in contact with female victims of violence have adequate training on the phenomenon and consequently are not always able to recognize a situation of violence. For this reason, this thesis analyzes how a tool for assessing the risk of recidivism can be effective in allowing all personnel to recognize violence in order to manage the situation in the best possible way. These tools assess the possibility of recidivism and make it easier to identify the risk factors to reduce the possibility that violence is perpetrated against that woman again. The thesis initially addresses the phenomenon of violence against women by analyzing the definition of violence against women, the various typologies recognized at national and international levels and some attitudes that allow us to recognize violence. Subsequently, the thesis presents information on the birth, function and management of the assessment of the risk of recidivism in cases of violence against women, giving some examples of methods recognized an international level and then focusing on the SARA method, which is widely used in Italy. Finally, the thesis concludes by analyzing the various difficulties and critical issues related to the assessment of the risk of recidivism in cases of violence against women. The aim of the thesis is to understand how relevant the assessment of the risk of recidivism in cases of violence against women can be to prevent the occurrence of further violence, also analyzing the limitations and obstacles that can make the tool ineffective. This bibliographic study also aims to lead to a reflection on the management of the assessment of the risk of recidivism in cases of violence against women in order to identify the positive and negative elements that make the tool more or less effective.
2023
Assessment of the risk of recidivism in cases of violence against women: focus on the SARA method
La violenza contro le donne è un fenomeno sociale molto diffuso che colpisce circa 1 donna su 3, non solo in Italia, ma in tutto il mondo. I centri antiviolenza e le case rifugio sono dei servizi specializzati, in quanto sono quelli maggiormente a contatto con le donne vittime di violenza e anche i più formati sul tema ma, per contrastare e gestire in modo efficiente il fenomeno, essi non sono gli unici servizi a contatto con donne vittime di violenza. Per questo motivo, è di fondamentale importanza che ci sia un lavoro di rete territoriale efficiente. Il lavoro di rete permette la collaborazione tra più enti per portare a una cooperazione dei servizi specializzati e dei servizi generali, quali ad esempio quelli ospedalieri, giudiziari, di sicurezza, etc. Purtroppo, non tutto il personale che lavora a contatto con le donne vittime di violenza presenta una formazione adeguata al fenomeno e di conseguenza non sempre riesce a riconoscere una situazione di violenza. Pertanto, in questa tesi si analizza come alcuni strumenti di valutazione del rischio di recidiva possano essere efficaci per permettere a tutto il personale di riconoscere la violenza, in modo da gestire nel miglior modo possibile la situazione. Questi strumenti valutano la possibilità di recidiva e rendono più facile l’individuazione dei fattori di rischio per ridurre la possibilità che venga agita nuovamente violenza su quella donna. La tesi affronta inizialmente il fenomeno della violenza contro le donne analizzando la definizione di violenza contro le donne, le varie tipologie riconosciute a livello nazionale e internazionale e alcuni atteggiamenti che ci permettono di riconoscere la violenza. Successivamente, la tesi espone le informazioni sulla nascita, funzione e gestione delle valutazioni del rischio di recidiva nei casi di violenza contro le donne, portando alcuni esempi di metodi riconosciuti a livello internazionale per poi andare a focalizzarsi sul metodo SARA, che è molto utilizzato in Italia. Infine, la tesi si conclude analizzando le varie difficoltà e criticità correlate alla valutazione del rischio di recidiva nei casi di violenza contro le donne. L’obiettivo della tesi è comprendere quanto possa essere rilevante la valutazione del rischio di recidiva nei casi di violenza contro le donne per impedire il verificarsi di un’ulteriore violenza, analizzandone anche le limitazioni e gli ostacoli che possono rendere lo strumento inefficace. Questo studio bibliografico si pone anche lo scopo di portare ad una riflessione sulla gestione della valutazione del rischio di recidiva nei casi di violenza contro le donne per poter individuare gli elementi positivi e negativi che rendono più o meno efficace lo strumento.
Valutazione rischio
Violenza di genere
Metodo SARA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/74456