La vittimizzazione secondaria alla luce della riforma Cartabia

Questa tesi si propone di analizzare la vittimizzazione secondaria di donne e minori nei processi civili e penali, con particolare riferimento alle innovazioni introdotte dalla recente riforma Cartabia. La vittimizzazione secondaria si verifica quando le vittime di reato subiscono ulteriori traumi e sono costrette a rivivere nuovamente la sofferenza subita, non come diretta conseguenza dell'atto criminale, ma attraverso la risposta delle istituzioni e delle autorità a cui si rivolgono. La vittimizzazione secondaria ha come principale effetto quello di limitare la capacità delle vittime di cercare aiuto e di accedere alla giustizia, rinforzando i sensi di colpa, alimentando i pregiudizi e responsabilizzando la donna della violenza subita. La riforma Cartabia si presenta come un tentativo significativo di migliorare la tutela delle vittime nel sistema giuridico italiano. In particolare, questa tesi esamina come la riforma influisca sul trattamento di donne e minori da parte delle istituzioni e che impatto avrà sulla riduzione del fenomeno della vittimizzazione secondaria in Italia. Infine, attraverso l'analisi di tre ricorsi alla Corte EDU, presentati da tre vittime di vittimizzazione secondaria ai danni dello Stato italiano, questo lavoro fornisce un quadro complessivo delle problematiche legate al fenomeno, proponendo delle soluzioni per incrementare ulteriormente la tutela di donne e minori nei procedimenti giudiziari.