This study explores the intersections between nationalism and migration in Central Europe, focusing on Hungary, Poland, and Austria. Through a comparative analysis, the research examines how nationalist policies influence migration flows and vice versa. In Hungary, the government of Viktor Orbán has adopted a hardline stance against immigration, using nationalist rhetoric to justify restrictive measures and physical barriers. Poland, while characterized by strong resistance to accepting migrants, has shown an exception in its policy by welcoming Ukrainian refugees following the Russian invasion in 2022, highlighting a complex dynamic in its migration policy. On the other hand, in Austria, the rise of far-right parties has led to further radicalization of migration policies and a strengthening of nationalist discourse, exacerbating social division. Using an interdisciplinary qualitative and quantitative approach, the research analyzes statistical data, historical and legislative documents to understand the impact of these policies on social cohesion and political stability. The work concludes that nationalist responses to migration in these countries have profound implications not only for national policies but also for the future of European integration and regional cooperation.

Questo studio esplora le intersezioni tra nazionalismo e migrazioni nell'Europa Centrale, focalizzandosi su Ungheria, Polonia e Austria. Attraverso un'analisi comparativa, la ricerca esamina come le politiche nazionaliste influenzino i flussi migratori e viceversa. In Ungheria, il governo di Viktor Orbán ha adottato una linea dura contro l'immigrazione, utilizzando la retorica nazionalista per giustificare misure restrittive e barriere fisiche. La Polonia, sebbene caratterizzata da una forte resistenza all'accoglienza dei migranti, ha mostrato un'eccezione nella sua politica accogliendo rifugiati ucraini dopo l'invasione russa del 2022, evidenziando una dinamica complessa nella sua politica migratoria. D'altra parte, in Austria, l'ascesa dei partiti di estrema destra ha portato a un'ulteriore radicalizzazione delle politiche migratorie e a un rafforzamento del discorso nazionalista, accentuando la divisione sociale. Utilizzando un approccio interdisciplinare qualitativo e quantitativo, la ricerca analizza dati statistici, documenti storici e legislativi per comprendere l'impatto di queste politiche sulla coesione sociale e sulla stabilità politica. Il lavoro conclude che le risposte nazionaliste alle migrazioni in questi paesi hanno profonde implicazioni non solo per le politiche nazionali ma anche per il futuro dell'integrazione europea e della cooperazione regionale.

"Nazionalismo e Migrazioni nell'Europa Centrale: Analisi di Ungheria, Polonia e Austria"

ZAMENGO, ANNALISA
2023/2024

Abstract

This study explores the intersections between nationalism and migration in Central Europe, focusing on Hungary, Poland, and Austria. Through a comparative analysis, the research examines how nationalist policies influence migration flows and vice versa. In Hungary, the government of Viktor Orbán has adopted a hardline stance against immigration, using nationalist rhetoric to justify restrictive measures and physical barriers. Poland, while characterized by strong resistance to accepting migrants, has shown an exception in its policy by welcoming Ukrainian refugees following the Russian invasion in 2022, highlighting a complex dynamic in its migration policy. On the other hand, in Austria, the rise of far-right parties has led to further radicalization of migration policies and a strengthening of nationalist discourse, exacerbating social division. Using an interdisciplinary qualitative and quantitative approach, the research analyzes statistical data, historical and legislative documents to understand the impact of these policies on social cohesion and political stability. The work concludes that nationalist responses to migration in these countries have profound implications not only for national policies but also for the future of European integration and regional cooperation.
2023
"Nationalism and Migration in Central Europe: Analysis of Hungary, Poland, and Austria"
Questo studio esplora le intersezioni tra nazionalismo e migrazioni nell'Europa Centrale, focalizzandosi su Ungheria, Polonia e Austria. Attraverso un'analisi comparativa, la ricerca esamina come le politiche nazionaliste influenzino i flussi migratori e viceversa. In Ungheria, il governo di Viktor Orbán ha adottato una linea dura contro l'immigrazione, utilizzando la retorica nazionalista per giustificare misure restrittive e barriere fisiche. La Polonia, sebbene caratterizzata da una forte resistenza all'accoglienza dei migranti, ha mostrato un'eccezione nella sua politica accogliendo rifugiati ucraini dopo l'invasione russa del 2022, evidenziando una dinamica complessa nella sua politica migratoria. D'altra parte, in Austria, l'ascesa dei partiti di estrema destra ha portato a un'ulteriore radicalizzazione delle politiche migratorie e a un rafforzamento del discorso nazionalista, accentuando la divisione sociale. Utilizzando un approccio interdisciplinare qualitativo e quantitativo, la ricerca analizza dati statistici, documenti storici e legislativi per comprendere l'impatto di queste politiche sulla coesione sociale e sulla stabilità politica. Il lavoro conclude che le risposte nazionaliste alle migrazioni in questi paesi hanno profonde implicazioni non solo per le politiche nazionali ma anche per il futuro dell'integrazione europea e della cooperazione regionale.
Nazionalismi
Politiche Migratorie
Ungheria
Polonia
Austria
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/74709