Il d.lgs. n. 15 del 2019, emanato in attuazione della dir. 2015/2436/UE, ha espressamente introdotto in Italia l’istituto del marchio di certificazione, distinguendolo nettamente dal già vigente marchio collettivo. Si è finalmente superato, dopo quasi 25 anni, l’equivoco riguardante la qualifica del marchio collettivo nazionale, allineando la disciplina italiana all’assetto normativo dei marchi UE. Il sistema delineato da queste novità normative sembra possedere una certa coerenza, purché le diverse funzioni assegnate rispettivamente al marchio di certificazione ed al marchio collettivo siano correttamente intese. Questo elaborato mira, innanzitutto, a distinguere le due fattispecie, identificando possibili punti di contatto e di differenziazione tra i due istituti. L’analisi si concentrerà successivamente sul solo marchio di certificazione, affrontando alcuni dei punti critici riguardanti tale tipologia di marchio, tra cui il problema della veridicità delle informazioni trasmesse, l’interferenza con altri istituti che attestano genericamente la qualità dei prodotti e l'estensione della tutela garantita dall'ordinamento al marchio di certificazione.
La nuova disciplina del marchio di certificazione dopo la riforma del 2019
RAGAGNIN, RICCARDO
2023/2024
Abstract
Il d.lgs. n. 15 del 2019, emanato in attuazione della dir. 2015/2436/UE, ha espressamente introdotto in Italia l’istituto del marchio di certificazione, distinguendolo nettamente dal già vigente marchio collettivo. Si è finalmente superato, dopo quasi 25 anni, l’equivoco riguardante la qualifica del marchio collettivo nazionale, allineando la disciplina italiana all’assetto normativo dei marchi UE. Il sistema delineato da queste novità normative sembra possedere una certa coerenza, purché le diverse funzioni assegnate rispettivamente al marchio di certificazione ed al marchio collettivo siano correttamente intese. Questo elaborato mira, innanzitutto, a distinguere le due fattispecie, identificando possibili punti di contatto e di differenziazione tra i due istituti. L’analisi si concentrerà successivamente sul solo marchio di certificazione, affrontando alcuni dei punti critici riguardanti tale tipologia di marchio, tra cui il problema della veridicità delle informazioni trasmesse, l’interferenza con altri istituti che attestano genericamente la qualità dei prodotti e l'estensione della tutela garantita dall'ordinamento al marchio di certificazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/74821