Il presente elaborato si pone l’obiettivo di analizzare la disciplina della data retention, in particolar modo il suo sviluppo normativo e le problematiche ad essa legate. Nello specifico tale tesi si occuperà di esaminare le varie modifiche a cui è stata sottoposta la materia della data retention dal 2003 ad oggi, ponendo l’attenzione soprattutto sulla sua applicazione in ambito di indagini penali per la repressione dei reati. È opportuno sottolineare come la data retention, ossia l’istituto mediante il quale vengono conservati dati relativi ai tabulati telefonici o telematici, rappresenta uno strumento essenziale nella gestione delle informazioni e ad oggi, soprattutto grazie allo sviluppo delle tecnologie, è una materia sempre più attuale. Urge precisare come i dati che vengono trattenuti a fini investigati vengono definiti come “dati esteriori” alle comunicazioni, in quanto essi non riguardano i contenuti delle stesse, ma solamente le informazioni attinenti ad esempio alla durata, all’ora, alla data della comunicazione: il presente lavoro cercherà di far comprendere come tali dati, seppur non svelando il contenuto della conversazione, devono ugualmente essere considerati dati privati proprio perché da questi è possibile ricavare alcune caratteristiche relative ad un soggetto e questo in quanto, ad esempio tramite l’analisi delle pagine Internet visitate, si è in grado di determinare abitudini o interessi dello stesso. Attualmente la data retention viene disciplinata dall’art. 132 Codice Privacy così come modificato dal d.l. 30 settembre 2021 n. 132: tale tesi si occuperà per l’appunto di scandagliare le varie modifiche che sono state apportate a tale disciplina nel corso degli anni, concentrandosi su quelle che sono le novità di maggior rilievo apportate dal legislatore e su quella che è la disciplina euro-comunitaria in materia di data retention. L’elaborato si occuperà, successivamente, di studiare le zone d’ombra relative alla disciplina in tema di conservazione dei dati, nello specifico si farà riferimento al difficile bilanciamento tra tale strumento, indispensabile per la sicurezza nazionale, e alcuni dei diritti fondamentali dell’individuo che inconfutabilmente vengono lesi dal trattenimento dei dati in questione. Si porrà l’attenzione, nello specifico, alla violazione del diritto di privacy che frequentemente subisce una contrazione a causa dell’invasione della data retention nella sfera privata dell’individuo: la tesi si porrà quindi l’obiettivo di tentare di comprendere se si possa creare un giusto equilibrio tra due esigenze così contrapposte quali sono la necessità di contrastare alcuni dei reati più gravi che minano la sicurezza nazionale e il bisogno di tutelare la riservatezza e la privacy dei soggetti. Infine, la tesi si dedicherà alla disamina e allo studio di un caso di cronaca in cui, tale strumento investigativo è risultato del tutto decisivo ai fini delle indagini e lo scopo sarà proprio quello di far comprendere in modo concreto l’utilità della data retention nel corso di un procedimento penale, osservando l’applicazione pratica delle nozioni teoriche analizzate in precedenza.
DATA RETENTION: L'ENIGMATICO RAPPORTO TRA ESIGENZE SECURITARIE E TUTELA DEI DIRITTI FONDAMENTALI
BORTOLAMI, ELENA
2023/2024
Abstract
Il presente elaborato si pone l’obiettivo di analizzare la disciplina della data retention, in particolar modo il suo sviluppo normativo e le problematiche ad essa legate. Nello specifico tale tesi si occuperà di esaminare le varie modifiche a cui è stata sottoposta la materia della data retention dal 2003 ad oggi, ponendo l’attenzione soprattutto sulla sua applicazione in ambito di indagini penali per la repressione dei reati. È opportuno sottolineare come la data retention, ossia l’istituto mediante il quale vengono conservati dati relativi ai tabulati telefonici o telematici, rappresenta uno strumento essenziale nella gestione delle informazioni e ad oggi, soprattutto grazie allo sviluppo delle tecnologie, è una materia sempre più attuale. Urge precisare come i dati che vengono trattenuti a fini investigati vengono definiti come “dati esteriori” alle comunicazioni, in quanto essi non riguardano i contenuti delle stesse, ma solamente le informazioni attinenti ad esempio alla durata, all’ora, alla data della comunicazione: il presente lavoro cercherà di far comprendere come tali dati, seppur non svelando il contenuto della conversazione, devono ugualmente essere considerati dati privati proprio perché da questi è possibile ricavare alcune caratteristiche relative ad un soggetto e questo in quanto, ad esempio tramite l’analisi delle pagine Internet visitate, si è in grado di determinare abitudini o interessi dello stesso. Attualmente la data retention viene disciplinata dall’art. 132 Codice Privacy così come modificato dal d.l. 30 settembre 2021 n. 132: tale tesi si occuperà per l’appunto di scandagliare le varie modifiche che sono state apportate a tale disciplina nel corso degli anni, concentrandosi su quelle che sono le novità di maggior rilievo apportate dal legislatore e su quella che è la disciplina euro-comunitaria in materia di data retention. L’elaborato si occuperà, successivamente, di studiare le zone d’ombra relative alla disciplina in tema di conservazione dei dati, nello specifico si farà riferimento al difficile bilanciamento tra tale strumento, indispensabile per la sicurezza nazionale, e alcuni dei diritti fondamentali dell’individuo che inconfutabilmente vengono lesi dal trattenimento dei dati in questione. Si porrà l’attenzione, nello specifico, alla violazione del diritto di privacy che frequentemente subisce una contrazione a causa dell’invasione della data retention nella sfera privata dell’individuo: la tesi si porrà quindi l’obiettivo di tentare di comprendere se si possa creare un giusto equilibrio tra due esigenze così contrapposte quali sono la necessità di contrastare alcuni dei reati più gravi che minano la sicurezza nazionale e il bisogno di tutelare la riservatezza e la privacy dei soggetti. Infine, la tesi si dedicherà alla disamina e allo studio di un caso di cronaca in cui, tale strumento investigativo è risultato del tutto decisivo ai fini delle indagini e lo scopo sarà proprio quello di far comprendere in modo concreto l’utilità della data retention nel corso di un procedimento penale, osservando l’applicazione pratica delle nozioni teoriche analizzate in precedenza.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/74822