Il presente elaborato si prospetta di esaminare i concetti di rieducazione e di risocializzazione dei condannati in una prospettiva attuale ed in riferimento agli strumenti ad oggi presenti per il raggiungimento di tali scopi, già determinati all’interno della nostra Carta Costituzionale nel 1948 all’articolo 27. In primo luogo verrà fatto riferimento ad alcuni concetti basilari, ma necessari per la migliore comprensione, come il concetto di pena e le relative teoriche sviluppatesi nel corso del tempo la cui volontà è quella di definire la funzionalità della pena stessa, riportando in ultimo anche i limiti che tali teorie hanno dimostrato. Sarà poi sviluppata un’analisi sul ruolo dell’istituzione carceraria nel corso dei secoli, tramite quindi un breve riferimento storico, al fine di identificare la funzionalità che tale struttura ha avuto nel passato e può avere ora. Si passerà poi ad un approfondimento relativo a tematiche più attuali, che comprende quindi le rivoluzioni apportate dalla c.d. Riforma Cartabia (D. Lgs. 10 ottobre 2022, n.150) in materia di pene sostitutive alle pene detentive brevi o ancora da un punto di vista processuale in riferimento alle relative modifiche. Verranno poi richiamate anche le misure alternative, che assieme alle pene sostitutive hanno una funzione ben precisa per la rieducazione del condannato, agendo sin da subito nel momento dell’esecuzione penale. In riferimento sempre alla prospettiva attuale sarà poi evidenziato brevemente il ruolo del Garante dei diritti delle persone private di libertà personale. Un ultimo accenno poi, per quanto concerne la dimensiona abitativa, lavorativa e psicologica di fondamentale importanza per i condannati non solo nel momento di esecuzione della pena, ma in particolar modo in una prospettiva futura relativa al momento nel quale dovranno reinserirsi nella società. Infine, sarà svolta una breve indagine relativa al mondo del terzo settore e al contributo che esso può dare sia dall’interno del mondo carcerario (analizzando quindi la relazione che intercorre tra terzo settore, volontariato ed amministrazione penitenziaria), che anche nel momento successivo all’esecuzione per un’efficace reintegrazione. Si vuole poi, attraverso un esempio concreto, calare al meglio in una realtà più pratica il ruolo che il terzo settore può ricoprire in questo ambito, ruolo che finora si è definito solo dal punto di vista teorico.

RIEDUCAZIONE E RISOCIALIZZAZIONE DEL CONDANNATO: IL RUOLO DEL TERZO SETTORE NEL SUO REINSERIMENTO

DAL CORTIVO, LUCIA
2023/2024

Abstract

Il presente elaborato si prospetta di esaminare i concetti di rieducazione e di risocializzazione dei condannati in una prospettiva attuale ed in riferimento agli strumenti ad oggi presenti per il raggiungimento di tali scopi, già determinati all’interno della nostra Carta Costituzionale nel 1948 all’articolo 27. In primo luogo verrà fatto riferimento ad alcuni concetti basilari, ma necessari per la migliore comprensione, come il concetto di pena e le relative teoriche sviluppatesi nel corso del tempo la cui volontà è quella di definire la funzionalità della pena stessa, riportando in ultimo anche i limiti che tali teorie hanno dimostrato. Sarà poi sviluppata un’analisi sul ruolo dell’istituzione carceraria nel corso dei secoli, tramite quindi un breve riferimento storico, al fine di identificare la funzionalità che tale struttura ha avuto nel passato e può avere ora. Si passerà poi ad un approfondimento relativo a tematiche più attuali, che comprende quindi le rivoluzioni apportate dalla c.d. Riforma Cartabia (D. Lgs. 10 ottobre 2022, n.150) in materia di pene sostitutive alle pene detentive brevi o ancora da un punto di vista processuale in riferimento alle relative modifiche. Verranno poi richiamate anche le misure alternative, che assieme alle pene sostitutive hanno una funzione ben precisa per la rieducazione del condannato, agendo sin da subito nel momento dell’esecuzione penale. In riferimento sempre alla prospettiva attuale sarà poi evidenziato brevemente il ruolo del Garante dei diritti delle persone private di libertà personale. Un ultimo accenno poi, per quanto concerne la dimensiona abitativa, lavorativa e psicologica di fondamentale importanza per i condannati non solo nel momento di esecuzione della pena, ma in particolar modo in una prospettiva futura relativa al momento nel quale dovranno reinserirsi nella società. Infine, sarà svolta una breve indagine relativa al mondo del terzo settore e al contributo che esso può dare sia dall’interno del mondo carcerario (analizzando quindi la relazione che intercorre tra terzo settore, volontariato ed amministrazione penitenziaria), che anche nel momento successivo all’esecuzione per un’efficace reintegrazione. Si vuole poi, attraverso un esempio concreto, calare al meglio in una realtà più pratica il ruolo che il terzo settore può ricoprire in questo ambito, ruolo che finora si è definito solo dal punto di vista teorico.
2023
RE-EDUCATION AND RE-SOCIALIZATION OF THE CONVICTED: THE ROLE OF THIRD SECTOR IN HIS RE- INTEGRATION
La pena
Rieducazione
Risocializzazione
Terzo settore
Reinserimento
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Dal Cortivo_Lucia.pdf

accesso riservato

Dimensione 868.91 kB
Formato Adobe PDF
868.91 kB Adobe PDF

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/74850