Con il presente testo di tesi ho voluto analizzare il concetto di Giustizia Riparativa, la quale è stata regolamentata, in Italia, in maniera organica, a partire dal 2022 con la riforma Cartabia. La Giustizia Riparativa è orientata a ricomporre i legami relazionali e sociali compressi dal reato mediante una risposta ad esso non solo meno violenta, e, quindi, più umana, ma, anche, meno statale e più sociale. Viene, quindi, ridimensionata la componente violenta e stemperata la permanente tendenza della politica a strumentalizzare il diritto penale. La Giustizia Riparativa è stata definita rivoluzionaria: infatti, a partire dal significato etimologico della parola rivoluzione, ovvero ritorno, nelle società semplici il conflitto di due persone veniva considerato un problema dell’intera comunità. Dunque, il reato non viene più, solo, considerato come la violazione di una norma, ma, anche, come la rottura di un patto di convivenza. Questo nuovo modello di Giustizia si occupa di una relazione che si è rotta, ponendo l’attenzione non solo nei confronti dell’autore del reato, ma, sopratutto, nei confronti della vittima e della comunità lesa. Uno degli strumenti di cui si avvale la Giustizia Riparativa è la Mediazione, disciplinata proprio dal D.lgs. 150/2022, la quale permette l’incontro tra vittima e autore del reato. Questa ha come obiettivo il riconoscimento reciproco tra vittima e reo, un riconoscimento che non deve essere assolutamente letto in termini di perdono, in quanto questo è un concetto spirituale, molto intimo, del quale la Giustizia Riparativa non si occupa.
LA GIUSTIZIA RIPARATIVA: OLTRE LA PENA
PIRAN, VALENTINA
2023/2024
Abstract
Con il presente testo di tesi ho voluto analizzare il concetto di Giustizia Riparativa, la quale è stata regolamentata, in Italia, in maniera organica, a partire dal 2022 con la riforma Cartabia. La Giustizia Riparativa è orientata a ricomporre i legami relazionali e sociali compressi dal reato mediante una risposta ad esso non solo meno violenta, e, quindi, più umana, ma, anche, meno statale e più sociale. Viene, quindi, ridimensionata la componente violenta e stemperata la permanente tendenza della politica a strumentalizzare il diritto penale. La Giustizia Riparativa è stata definita rivoluzionaria: infatti, a partire dal significato etimologico della parola rivoluzione, ovvero ritorno, nelle società semplici il conflitto di due persone veniva considerato un problema dell’intera comunità. Dunque, il reato non viene più, solo, considerato come la violazione di una norma, ma, anche, come la rottura di un patto di convivenza. Questo nuovo modello di Giustizia si occupa di una relazione che si è rotta, ponendo l’attenzione non solo nei confronti dell’autore del reato, ma, sopratutto, nei confronti della vittima e della comunità lesa. Uno degli strumenti di cui si avvale la Giustizia Riparativa è la Mediazione, disciplinata proprio dal D.lgs. 150/2022, la quale permette l’incontro tra vittima e autore del reato. Questa ha come obiettivo il riconoscimento reciproco tra vittima e reo, un riconoscimento che non deve essere assolutamente letto in termini di perdono, in quanto questo è un concetto spirituale, molto intimo, del quale la Giustizia Riparativa non si occupa.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/74852