Pattern di elaborazione sensoriale in bambini a sviluppo tipico e atipico in età prescolare: relazioni con lo sviluppo del linguaggio e con l’adattamento.

L'elaborazione sensoriale è definita come la capacità del cervello di registrare, organizzare ed interpretare le informazioni ricevute dai sensi (Miller et al., 2007). Quando questa è compromessa, l’individuo può avere difficoltà a comportarsi in linea con le richieste dell’ambiente, e ciò potrebbe contribuire a difficoltà funzionali più ampie (Tomchek & Dunn, 2007; Ben-Sasson et al., 2009). Evidenze in letteratura, infatti dimostrano come pattern di elaborazione sensoriale atipici in età evolutiva possano influenzare la partecipazione alle routine e alle attività quotidiane, compromettendo a cascata diversi ambiti di funzionamento come l'attenzione, la memoria di lavoro, il linguaggio, l'apprendimento, la coordinazione motoria, le abilità sociali ed emotive (Galiana-Simal et al., 2020; Camarata et al., 2020; Schulz et al., 2023). In particolare, per quanto riguarda il linguaggio, gli autori sottolineano come lo sviluppo della parola e della comunicazione richieda processi fondamentali come l'integrazione di stimoli uditivi e visivi, la pianificazione motoria e la consapevolezza della posizione del corpo nello spazio. Di conseguenza, difficoltà in queste e altre aree dell'elaborazione sensoriale possono avere un impatto negativo sullo sviluppo del linguaggio (Ayres and Mailloux, 1981; Mauer, 1999) A partire da tali premesse, il presente studio si pone dunque l’obiettivo di esplorare le relazioni che intercorrono tra pattern di elaborazione sensoriale, il dominio linguistico-comunicativo e il comportamento adattivo di bambini a sviluppo tipico e atipico in età prescolare (tra i 2,5 e i 5,11 anni). Per la ricerca sono stati utilizzati diversi strumenti di misurazione sia di osservazione diretta che indiretta, come i parent-report. I risultati verranno discussi alla luce delle implicazioni cliniche ed educative.