This thesis, in Chapter 1 (Introduction), explores Parkinson's Disease (PD) across its various dimensions, describing it as a complex neurodegenerative disorder involving both motor and non-motor symptoms. After an anatomo-clinical overview, the neuropsychological aspects of the disease are examined, with a focus on the clinical use of cognitive tests. The study emphasizes the critical role of cognitive monitoring and neuropsychological testing for tailored patient management. The aim of the research is to compare two cognitive screening tests, MoCA (8.1) and GEMS, in evaluating cognitive deficits in PD. In Chapter 2 (Methods), the study procedures are described. The sample consisted of 20 idiopathic PD patients (11 men and 9 women) recruited at Casa di Cura Villa Margherita in Vicenza, and they were evaluated during their "on" phase to gather more accurate data on their cognitive abilities. The cognitive battery included MoCA, GEMS, and S-CRIq, and informed consent was obtained from all participants. Chapter 3 (Results) presents descriptive statistics and normalized scores for each test. Inferential analyses, such as Student’s t-test and Wilcoxon signed-rank test, were used to compare MoCA and GEMS scores. No significant differences emerged. Correlations were analyzed using Pearson’s r and Spearman’s rho, showing significant results. Regression equations were developed to predict GEMS scores from MoCA and vice versa. Cut-off analyses showed that 25% of patients were below the MoCA cut-off, while 75% were above it. For GEMS, 60% were below and 40% above the cut-off. All five patients below the MoCA cut-off were also below the GEMS cut-off. Chapter 4 (Discussion and Conclusions) reveals a strong correlation between total scores on MoCA and GEMS, suggesting high construct validity for both tests. However, MoCA proved more accurate due to percentile-based cut-offs, while GEMS, despite appearing more sensitive, relies on demographic and biological factors that may cause discrepancies. Both tests are valid, but MoCA currently offers more precision in assessing cognitive decline in PD, pending further studies on larger GEMS samples.

Il presente lavoro, all'interno del Capitolo 1 (Introduzione), esamina la Malattia di Parkinson (PD) nelle sue diverse dimensioni, descrivendola come una patologia neurodegenerativa complessa che coinvolge sia sintomi motori che non motori. Dopo un'introduzione di carattere anatomo-clinico, vengono poi approfonditi gli aspetti neuropsicologici della patologia, con focus sui test utilizzati nella pratica clinica. Qui viene sottolineato che nella complessa cornice della PD, il monitoraggio cognitivo e l'impiego di test neuropsicologici, giocano un ruolo cruciale nell'offrire una gestione completa e mirata della condizione del paziente (Biundo et al., 2013). Questi strumenti forniscono un'illuminante finestra sulle funzioni cognitive, permettendo così una diagnosi più tempestiva e la personalizzazione del trattamento. Viene poi presentato lo scopo del presente studio, ovvero il confronto dei test di screening MoCA (8.1; Montreal Cognitive Assessment; Nasreddine et al., 2005) e il GEMS (Global Examination of Mental State; Mondini et al., 2022), nella valutazione dei deficit cognitivi associati alla PD. Nel Capitolo 2 (Metodo) vengono descritte le modalità utilizzate per condurre lo studio. Il campione era composto da 20 pazienti affetti da Malattia di Parkinson idiopatica (11 uomini e 9 donne), reclutati presso la Casa di Cura Villa Margherita a Vicenza. Tutti i partecipanti son stati valutati in fase “on” per avere dati più veritieri delle loro capacità cognitive. Lo studio prevedeva che fossero sottoposti a una batteria di test cognitivi che includeva il MoCA, il GEMS e l'S-CRIq, previa raccolta del consenso informato. Nel Capitolo 3 (Risultati), le analisi descrittive hanno fornito una panoramica della distribuzione dei punteggi normalizzati per ciascun test. Le analisi inferenziali, come il t-test di Student e il test di Wilcoxon per campioni dipendenti, sono state utilizzate per confrontare i punteggi del MoCA e del GEMS. Il confronto tra i valori ottenuti non ha evidenziato differenze significative. Successivamente, le correlazioni sono state esaminate attraverso il coefficiente Pearson’s r e Spearman’s rho, rilevando correlazioni significative. Sono state inoltre sviluppate equazioni di regressione per predire il punteggio del GEMS a partire da quello del MoCA e viceversa. Infine, sono state condotte le analisi dei cut-off. I risultati delle analisi sul MoCA hanno mostrato che 5 pazienti (25%) erano al di sotto del cut-off, mentre 15 pazienti (75%) erano al di sopra del cut-off. Per il GEMS, 12 pazienti (60%) erano al di sotto del cut-off, mentre 8 pazienti (40%) erano al di sopra del cut-off. Analizzando come queste categorie si combinano, tra i 5 pazienti al di sotto del cut-off del test MoCA, tutti erano anche al di sotto del cut-off del GEMS. Tra i 15 pazienti sopra il cut-off del MoCA, 7 pazienti erano sotto il cut-off del GEMS, mentre 8 pazienti erano sopra il cut-off (Tabella 3.6). Nel Capitolo 4 (Discussione e conclusioni), i risultati hanno mostrato una forte correlazione tra i punteggi totali del GEMS e del MoCA, suggerendo un’elevata validità di costrutto per entrambi i test. Tuttavia, il MoCA ha dimostrato una maggiore precisione grazie ai cut-off basati su percentili. Il GEMS, pur essendo apparentemente più sensibile, utilizza valori di riferimento basati su fattori demografici e biologici, che possono creare discrepanze nei risultati (Tabella 3.6). Complessivamente, entrambi i test si sono rivelati validi, ma il MoCA appare attualmente più preciso per una valutazione del deterioramento cognitivo nella PD, in attesa di ulteriori studi su campioni più estesi per il GEMS.

Malattia di Parkinson: confronto dei test di screening MoCA (8.1) e GEMS

VIGNALI, LUCA
2023/2024

Abstract

This thesis, in Chapter 1 (Introduction), explores Parkinson's Disease (PD) across its various dimensions, describing it as a complex neurodegenerative disorder involving both motor and non-motor symptoms. After an anatomo-clinical overview, the neuropsychological aspects of the disease are examined, with a focus on the clinical use of cognitive tests. The study emphasizes the critical role of cognitive monitoring and neuropsychological testing for tailored patient management. The aim of the research is to compare two cognitive screening tests, MoCA (8.1) and GEMS, in evaluating cognitive deficits in PD. In Chapter 2 (Methods), the study procedures are described. The sample consisted of 20 idiopathic PD patients (11 men and 9 women) recruited at Casa di Cura Villa Margherita in Vicenza, and they were evaluated during their "on" phase to gather more accurate data on their cognitive abilities. The cognitive battery included MoCA, GEMS, and S-CRIq, and informed consent was obtained from all participants. Chapter 3 (Results) presents descriptive statistics and normalized scores for each test. Inferential analyses, such as Student’s t-test and Wilcoxon signed-rank test, were used to compare MoCA and GEMS scores. No significant differences emerged. Correlations were analyzed using Pearson’s r and Spearman’s rho, showing significant results. Regression equations were developed to predict GEMS scores from MoCA and vice versa. Cut-off analyses showed that 25% of patients were below the MoCA cut-off, while 75% were above it. For GEMS, 60% were below and 40% above the cut-off. All five patients below the MoCA cut-off were also below the GEMS cut-off. Chapter 4 (Discussion and Conclusions) reveals a strong correlation between total scores on MoCA and GEMS, suggesting high construct validity for both tests. However, MoCA proved more accurate due to percentile-based cut-offs, while GEMS, despite appearing more sensitive, relies on demographic and biological factors that may cause discrepancies. Both tests are valid, but MoCA currently offers more precision in assessing cognitive decline in PD, pending further studies on larger GEMS samples.
2023
Parkinson's Disease: Comparison of Screening Tests MoCA (8.1) and GEMS
Il presente lavoro, all'interno del Capitolo 1 (Introduzione), esamina la Malattia di Parkinson (PD) nelle sue diverse dimensioni, descrivendola come una patologia neurodegenerativa complessa che coinvolge sia sintomi motori che non motori. Dopo un'introduzione di carattere anatomo-clinico, vengono poi approfonditi gli aspetti neuropsicologici della patologia, con focus sui test utilizzati nella pratica clinica. Qui viene sottolineato che nella complessa cornice della PD, il monitoraggio cognitivo e l'impiego di test neuropsicologici, giocano un ruolo cruciale nell'offrire una gestione completa e mirata della condizione del paziente (Biundo et al., 2013). Questi strumenti forniscono un'illuminante finestra sulle funzioni cognitive, permettendo così una diagnosi più tempestiva e la personalizzazione del trattamento. Viene poi presentato lo scopo del presente studio, ovvero il confronto dei test di screening MoCA (8.1; Montreal Cognitive Assessment; Nasreddine et al., 2005) e il GEMS (Global Examination of Mental State; Mondini et al., 2022), nella valutazione dei deficit cognitivi associati alla PD. Nel Capitolo 2 (Metodo) vengono descritte le modalità utilizzate per condurre lo studio. Il campione era composto da 20 pazienti affetti da Malattia di Parkinson idiopatica (11 uomini e 9 donne), reclutati presso la Casa di Cura Villa Margherita a Vicenza. Tutti i partecipanti son stati valutati in fase “on” per avere dati più veritieri delle loro capacità cognitive. Lo studio prevedeva che fossero sottoposti a una batteria di test cognitivi che includeva il MoCA, il GEMS e l'S-CRIq, previa raccolta del consenso informato. Nel Capitolo 3 (Risultati), le analisi descrittive hanno fornito una panoramica della distribuzione dei punteggi normalizzati per ciascun test. Le analisi inferenziali, come il t-test di Student e il test di Wilcoxon per campioni dipendenti, sono state utilizzate per confrontare i punteggi del MoCA e del GEMS. Il confronto tra i valori ottenuti non ha evidenziato differenze significative. Successivamente, le correlazioni sono state esaminate attraverso il coefficiente Pearson’s r e Spearman’s rho, rilevando correlazioni significative. Sono state inoltre sviluppate equazioni di regressione per predire il punteggio del GEMS a partire da quello del MoCA e viceversa. Infine, sono state condotte le analisi dei cut-off. I risultati delle analisi sul MoCA hanno mostrato che 5 pazienti (25%) erano al di sotto del cut-off, mentre 15 pazienti (75%) erano al di sopra del cut-off. Per il GEMS, 12 pazienti (60%) erano al di sotto del cut-off, mentre 8 pazienti (40%) erano al di sopra del cut-off. Analizzando come queste categorie si combinano, tra i 5 pazienti al di sotto del cut-off del test MoCA, tutti erano anche al di sotto del cut-off del GEMS. Tra i 15 pazienti sopra il cut-off del MoCA, 7 pazienti erano sotto il cut-off del GEMS, mentre 8 pazienti erano sopra il cut-off (Tabella 3.6). Nel Capitolo 4 (Discussione e conclusioni), i risultati hanno mostrato una forte correlazione tra i punteggi totali del GEMS e del MoCA, suggerendo un’elevata validità di costrutto per entrambi i test. Tuttavia, il MoCA ha dimostrato una maggiore precisione grazie ai cut-off basati su percentili. Il GEMS, pur essendo apparentemente più sensibile, utilizza valori di riferimento basati su fattori demografici e biologici, che possono creare discrepanze nei risultati (Tabella 3.6). Complessivamente, entrambi i test si sono rivelati validi, ma il MoCA appare attualmente più preciso per una valutazione del deterioramento cognitivo nella PD, in attesa di ulteriori studi su campioni più estesi per il GEMS.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/75331