Introduzione La qualità dei test di laboratorio può essere influenzata da variabili che interessano tutte le fasi di lavorazione (preanalitica, analitica e post-analitica). La fase preanalitica è quella che presenta un maggior rischio di errori soprattutto perché interessa processi che avvengono al di fuori di un controllo diretto da parte del laboratorio analisi. Questi aspetti, più che per altre, rivestono particolare importanza per le strutture sanitarie in cui i laboratori hanno una organizzazione articolata sul territorio presentando molteplici punti prelievo che afferiscono ad un unico centro di analisi dei campioni, con un inevitabile allungamento dei tempi di trasporto e relative problematiche di gestione del materiale biologico trasportato. L’importanza di una standardizzazione della fase preanalitica in coagulazione riveste carattere di assoluta importanza per ottenere risultati affidabili ed escludere o ridurre al minimo gli effetti collaterali dovuti a una gestione inadeguata. Scopo dello studio In questa tesi abbiamo preso in considerazione le variabili tempo e temperatura di conservazione per valutare la stabilità dei parametri coagulativi relativi a Tempo di Protrombina (PT), Rapporto Internazionale Normalizzato (INR), Tempo di Tromboplastina Parziale attivata (aPTT) e Fibrinogeno. Materiali e metodi Abbiamo analizzato 59 campioni inizialmente a temperatura ambiente e successivamente, previa conservazione a temperatura controllata (4-8°C), dopo 6 e 24 ore dal prelievo. Tutti i prelievi sono stati eseguiti con sistema Vacutainer® con ago 21Gx1-1/4” (0.8x32mm) e il sangue raccolto in provette Vacutest® di dimensioni 13mmx75mm con volume di aspirazione di 3,5 ml, contenenti come additivo soluzione tamponata di Sodio citrato 0,109M (concentrazione 3,2%) con rapporto additivo/sangue 1:9. I dati ottenuti sono stati analizzati per valutare la stabilità analitica dei parametri coagulativi ed evidenziare eventuali scostamenti significativi, in funzione del tempo e della temperatura di conservazione, tra le tre analisi dei campioni di sangue intero centrifugato. Risultati Abbiamo verificato che, dei quattro parametri della coagulazione presi in esame, solo il fibrinogeno ha dimostrato stabilità nel tempo anche fino a 24 ore. Per quanto riguarda PT, INR e aPTT sono state evidenziate delle differenze statisticamente significative sia a 6 che a 24 ore. Da un punto di vista di significatività clinica è stato preso come limite il cambiamento minimo del 10% tra le diverse misurazioni in almeno il 25% dei campioni analizzati. Nei controlli a 6 ore nessun parametro ha risposto a questo requisito dimostrando stabilità clinica mentre a 24 ore il Tempo di Tromboplastina Parziale attivata ha presentato una variazione pari o superiore al 10% in più del 25% dei campioni. Conclusioni In questo studio abbiamo osservato che, diversamente da quanto stabilito dalle attuali Linee Guida, la stabilità per i test di coagulazione dai noi eseguiti è conservata fino a 6 ore a 4-8°C e solo il Tempo di Protrombina Parziale attivata manifesta una variazione clinicamente significativa a 24 ore. Questa valutazione ci permette di prendere in considerazione la possibilità di ritenere accettabili quei campioni che, per eventuali imprevisti, possono essere consegnati oltre le 4 ore stabilite dalle LG, garantendo comunque l’affidabilità dei risultati.
La stabilità analitica dei parametri coagulativi in campioni ematici a temperatura controllata
BORTUNE, MARCO
2023/2024
Abstract
Introduzione La qualità dei test di laboratorio può essere influenzata da variabili che interessano tutte le fasi di lavorazione (preanalitica, analitica e post-analitica). La fase preanalitica è quella che presenta un maggior rischio di errori soprattutto perché interessa processi che avvengono al di fuori di un controllo diretto da parte del laboratorio analisi. Questi aspetti, più che per altre, rivestono particolare importanza per le strutture sanitarie in cui i laboratori hanno una organizzazione articolata sul territorio presentando molteplici punti prelievo che afferiscono ad un unico centro di analisi dei campioni, con un inevitabile allungamento dei tempi di trasporto e relative problematiche di gestione del materiale biologico trasportato. L’importanza di una standardizzazione della fase preanalitica in coagulazione riveste carattere di assoluta importanza per ottenere risultati affidabili ed escludere o ridurre al minimo gli effetti collaterali dovuti a una gestione inadeguata. Scopo dello studio In questa tesi abbiamo preso in considerazione le variabili tempo e temperatura di conservazione per valutare la stabilità dei parametri coagulativi relativi a Tempo di Protrombina (PT), Rapporto Internazionale Normalizzato (INR), Tempo di Tromboplastina Parziale attivata (aPTT) e Fibrinogeno. Materiali e metodi Abbiamo analizzato 59 campioni inizialmente a temperatura ambiente e successivamente, previa conservazione a temperatura controllata (4-8°C), dopo 6 e 24 ore dal prelievo. Tutti i prelievi sono stati eseguiti con sistema Vacutainer® con ago 21Gx1-1/4” (0.8x32mm) e il sangue raccolto in provette Vacutest® di dimensioni 13mmx75mm con volume di aspirazione di 3,5 ml, contenenti come additivo soluzione tamponata di Sodio citrato 0,109M (concentrazione 3,2%) con rapporto additivo/sangue 1:9. I dati ottenuti sono stati analizzati per valutare la stabilità analitica dei parametri coagulativi ed evidenziare eventuali scostamenti significativi, in funzione del tempo e della temperatura di conservazione, tra le tre analisi dei campioni di sangue intero centrifugato. Risultati Abbiamo verificato che, dei quattro parametri della coagulazione presi in esame, solo il fibrinogeno ha dimostrato stabilità nel tempo anche fino a 24 ore. Per quanto riguarda PT, INR e aPTT sono state evidenziate delle differenze statisticamente significative sia a 6 che a 24 ore. Da un punto di vista di significatività clinica è stato preso come limite il cambiamento minimo del 10% tra le diverse misurazioni in almeno il 25% dei campioni analizzati. Nei controlli a 6 ore nessun parametro ha risposto a questo requisito dimostrando stabilità clinica mentre a 24 ore il Tempo di Tromboplastina Parziale attivata ha presentato una variazione pari o superiore al 10% in più del 25% dei campioni. Conclusioni In questo studio abbiamo osservato che, diversamente da quanto stabilito dalle attuali Linee Guida, la stabilità per i test di coagulazione dai noi eseguiti è conservata fino a 6 ore a 4-8°C e solo il Tempo di Protrombina Parziale attivata manifesta una variazione clinicamente significativa a 24 ore. Questa valutazione ci permette di prendere in considerazione la possibilità di ritenere accettabili quei campioni che, per eventuali imprevisti, possono essere consegnati oltre le 4 ore stabilite dalle LG, garantendo comunque l’affidabilità dei risultati.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/75394