Introduzione: Negli ultimi anni l’evolversi della ricerca nel campo delle malattie cardiometaboliche ha concentrato progressivamente l’attenzione sull’adiposità organo specifica anziché sull’obesità generale. Il tessuto adiposo sub-epicardico (TASE) è di particolare interesse non soltanto per il suo trascrittoma peculiare (diverso rispetto al grasso viscerale e sottocutaneo) ma anche per la sua adiacenza al muscolo cardiaco. La deposizione visivamente apprezzabile del TASE è infatti un fattore di rischio, misurabile e modificabile, per le principali malattie cardiovascolari; ne discende che comprenderne il ruolo in funzione della morfologia può aiutare i clinici nella stratificazione del rischio, nella gestione dei pazienti e nello sviluppo di terapie mirate. In tale contesto, l’obiettivo del presente studio è quello di condurre un’analisi comparativa morfo-strutturale del TASE, comparando prelievi da soggetti patologici e sani afferenti al Programma di Donazione alla Scienza della Sezione di Anatomia Umana, Dipartimento di Neuroscienze dell’Università degli Studi di Padova. Materiali e metodi: Una coorte di 10 Donatori è stata considerata per questo studio. I soggetti sono stati suddivisi in due gruppi distinti, ossia gruppo A (n=3): donatori con storia clinica di patologie cardiache; gruppo B (n=7): gruppo di controllo (Donatori senza precedenti di patologie cardiache). Dopo prelievo e adeguata fissazione, i cuori sono stati campionati; in particolare, ai fini di questo studio, sono state considerate macrosezioni sia di ventricolo destro che di ventricolo sinistro, isolate in corrispondenza dei solchi interventricolari. I tessuti, sono stati valutati mediante colorazioni istologiche quali: Ematossilina & Eosina, per una caratterizzazione complessiva del tessuto e della sua organizzazione; colorazione di Azan Mallory, per la valutazione del tessuto connettivale; colorazione di Picrosirius Red, per un’analisi della componente collagenica specifica (collagene di tipo I/tipo III) mediante osservazione con luce polarizzata. Quindi, analisi immunoistochimiche hanno consentito di valutare la presenza/distribuzione di terminazioni nervose (S100) e vasi (CD31). Risultati e conclusioni. Le evidenze raccolte in questo lavoro di tesi confermano la presenza di modificazioni morfo-strutturali specifiche dell’EAT in un contesto di patologia rispetto a controlli sani: oltre ad un significativo aumento della vascolarizzazione e delle terminazioni nervose, si è osservato un rimodellamento delle componenti collageniche di matrice, con particolare riferimento all’incremento del collagene di tipo I e alla riduzione del collagene di tipo III. Studi futuri saranno necessari per approfondire le conoscenze sui componenti della matrice extracellulare, con anche la possibile correlazione con scenari patologici specifici.
Tessuto adiposo sub-epicardico: uno studio morfo-strutturale comparativo
CRACIUN, MIRELA
2023/2024
Abstract
Introduzione: Negli ultimi anni l’evolversi della ricerca nel campo delle malattie cardiometaboliche ha concentrato progressivamente l’attenzione sull’adiposità organo specifica anziché sull’obesità generale. Il tessuto adiposo sub-epicardico (TASE) è di particolare interesse non soltanto per il suo trascrittoma peculiare (diverso rispetto al grasso viscerale e sottocutaneo) ma anche per la sua adiacenza al muscolo cardiaco. La deposizione visivamente apprezzabile del TASE è infatti un fattore di rischio, misurabile e modificabile, per le principali malattie cardiovascolari; ne discende che comprenderne il ruolo in funzione della morfologia può aiutare i clinici nella stratificazione del rischio, nella gestione dei pazienti e nello sviluppo di terapie mirate. In tale contesto, l’obiettivo del presente studio è quello di condurre un’analisi comparativa morfo-strutturale del TASE, comparando prelievi da soggetti patologici e sani afferenti al Programma di Donazione alla Scienza della Sezione di Anatomia Umana, Dipartimento di Neuroscienze dell’Università degli Studi di Padova. Materiali e metodi: Una coorte di 10 Donatori è stata considerata per questo studio. I soggetti sono stati suddivisi in due gruppi distinti, ossia gruppo A (n=3): donatori con storia clinica di patologie cardiache; gruppo B (n=7): gruppo di controllo (Donatori senza precedenti di patologie cardiache). Dopo prelievo e adeguata fissazione, i cuori sono stati campionati; in particolare, ai fini di questo studio, sono state considerate macrosezioni sia di ventricolo destro che di ventricolo sinistro, isolate in corrispondenza dei solchi interventricolari. I tessuti, sono stati valutati mediante colorazioni istologiche quali: Ematossilina & Eosina, per una caratterizzazione complessiva del tessuto e della sua organizzazione; colorazione di Azan Mallory, per la valutazione del tessuto connettivale; colorazione di Picrosirius Red, per un’analisi della componente collagenica specifica (collagene di tipo I/tipo III) mediante osservazione con luce polarizzata. Quindi, analisi immunoistochimiche hanno consentito di valutare la presenza/distribuzione di terminazioni nervose (S100) e vasi (CD31). Risultati e conclusioni. Le evidenze raccolte in questo lavoro di tesi confermano la presenza di modificazioni morfo-strutturali specifiche dell’EAT in un contesto di patologia rispetto a controlli sani: oltre ad un significativo aumento della vascolarizzazione e delle terminazioni nervose, si è osservato un rimodellamento delle componenti collageniche di matrice, con particolare riferimento all’incremento del collagene di tipo I e alla riduzione del collagene di tipo III. Studi futuri saranno necessari per approfondire le conoscenze sui componenti della matrice extracellulare, con anche la possibile correlazione con scenari patologici specifici.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/75397