Conclusi gli studi in Scienze della Formazione Primaria, sovente accade a giovani insegnanti di imbattersi in una realtà scolastica diversa, a volte molto lontana, da quella studiata e desiderata nelle aule universitarie. Una resistente didattica frontale, accartocciata nel libro di testo, assorbita e ripetuta in una lezione monotona, chiusa dentro le inferriate della scuola, continua a sopravvivere, nonostante i bambini e le bambine di oggi abbiano bisogni molto diversi. La ricerca nasce proprio da questo desiderio di cambiamento del sistema scolastico, un sentire condiviso e accolto tra insegnanti, famiglie, bambini e bambine della cittadina vicentina di Thiene. Nell’anno scolastico 2023-24 ha preso, così, avvio una sperimentazione presso la Scuola Primaria “A. Talin” dell’Istituto Comprensivo di Thiene, coinvolgendo tre classi prime, composte da 54 bambini e bambine e 11 insegnanti, con l’intento di esplorare approcci didattici più flessibili e sensibili ai bisogni delle classi e delle famiglie. Non sono state prestabilite delle linee guida metodologiche, ma queste si sono progressivamente co-costruite sulla base dell’efficacie e della sostenibilità di quanto sperimentato e documentato. Spazi (aula, corridoio, aula magna, cortile, “officina delle esperienze”), materiali, anche di recupero e naturali, modalità di lavoro, dalla lezione frontale ad alcune significative esperienze nel territorio, sono stati modellati con l’intento di supportare il bambino nel proprio apprendere nel rispetto delle sue potenzialità e dei suoi bisogni in dialogo con le risorse delle classi e della comunità. In questa sperimentazione la sfida è stata quella di documentare un cambiamento in atto, di tracciare progressivamente un processo educativo-didattico complesso, che ha visto diversi attori, fuori e dentro scuola. La documentazione si è svelata essere uno strumento significativo di ricerca per dare voce e valore alle scelte effettuate nel tempo e convalidare alcuni principi didattici sulla base di evidenze. L’intento della sperimentazione è stato quello di dare vita ad una scuola aperta al cambiamento, disponibile all’ascolto e al dialogo tra diversi attori, in connessione con le opportunità del territorio, facendo tesoro della documentazione come specchio condiviso di riflessione sui processi per offrire a tutti e a tutte una scuola di qualità.
Una scuola che cambia. Documentare un anno di sperimentazione didattica presso la Scuola Primaria “A. Talin” dell’Istituto Comprensivo di Thiene (VI)
FABRIS, ANTEA
2023/2024
Abstract
Conclusi gli studi in Scienze della Formazione Primaria, sovente accade a giovani insegnanti di imbattersi in una realtà scolastica diversa, a volte molto lontana, da quella studiata e desiderata nelle aule universitarie. Una resistente didattica frontale, accartocciata nel libro di testo, assorbita e ripetuta in una lezione monotona, chiusa dentro le inferriate della scuola, continua a sopravvivere, nonostante i bambini e le bambine di oggi abbiano bisogni molto diversi. La ricerca nasce proprio da questo desiderio di cambiamento del sistema scolastico, un sentire condiviso e accolto tra insegnanti, famiglie, bambini e bambine della cittadina vicentina di Thiene. Nell’anno scolastico 2023-24 ha preso, così, avvio una sperimentazione presso la Scuola Primaria “A. Talin” dell’Istituto Comprensivo di Thiene, coinvolgendo tre classi prime, composte da 54 bambini e bambine e 11 insegnanti, con l’intento di esplorare approcci didattici più flessibili e sensibili ai bisogni delle classi e delle famiglie. Non sono state prestabilite delle linee guida metodologiche, ma queste si sono progressivamente co-costruite sulla base dell’efficacie e della sostenibilità di quanto sperimentato e documentato. Spazi (aula, corridoio, aula magna, cortile, “officina delle esperienze”), materiali, anche di recupero e naturali, modalità di lavoro, dalla lezione frontale ad alcune significative esperienze nel territorio, sono stati modellati con l’intento di supportare il bambino nel proprio apprendere nel rispetto delle sue potenzialità e dei suoi bisogni in dialogo con le risorse delle classi e della comunità. In questa sperimentazione la sfida è stata quella di documentare un cambiamento in atto, di tracciare progressivamente un processo educativo-didattico complesso, che ha visto diversi attori, fuori e dentro scuola. La documentazione si è svelata essere uno strumento significativo di ricerca per dare voce e valore alle scelte effettuate nel tempo e convalidare alcuni principi didattici sulla base di evidenze. L’intento della sperimentazione è stato quello di dare vita ad una scuola aperta al cambiamento, disponibile all’ascolto e al dialogo tra diversi attori, in connessione con le opportunità del territorio, facendo tesoro della documentazione come specchio condiviso di riflessione sui processi per offrire a tutti e a tutte una scuola di qualità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/75450