La mia tesi di laurea è nata dalla curiosità di testare se alla scuola primaria fosse possibile trattare alcuni argomenti generali di genetica in modo chiaro e accattivante coinvolgendo attivamente gli alunni. Solitamente, la struttura del DNA e le leggi dell’ereditarietà di Mendel vengono studiati a partire dagli ultimi anni della scuola secondaria di primo grado. Tuttavia, i bambini molto prima iniziano a chiedersi il perché del loro aspetto fisico e la causa di somiglianze e differenze tra le persone. Io credo che si possa offrire loro una risposta scientificamente accurata già a partire dalle ultime classi della scuola primaria tramite adeguati accorgimenti. Parallelamente, ho indagato le modalità con cui i docenti di scienze selezionano i contenuti da trattare e realizzano l’insegnamento di questa disciplina alla scuola primaria. Infine, ho esplorato le opinioni dei genitori degli alunni coinvolti nella ricerca in merito allo studio di elementi basilari di genetica e alle metodologie didattiche che ritengono più efficaci per realizzare un apprendimento significativo. Ho coinvolto nella sperimentazione due classi quinte dell’istituto comprensivo T. Vecellio di Sarcedo. Tramite un pre-test ho stabilito che la 5B sarebbe stata il gruppo sperimentale e la 5C quello di controllo. In 5B ho costruito una progettazione basata sul modello IBSE (Inquiry Based Science Education) che mette al centro l’investigazione dei contenuti tramite domande significative di partenza e una ricerca attiva da parte studenti di spiegazioni basate sulle evidenze raccolte. Il processo di apprendimento progettato si compone di cinque fasi: engage, explore, explain, elaborate ed evaluate; che consentono di attivare la curiosità dei bambini, di realizzare attività sperimentali per sviluppare nuove idee e mettere in pratica conoscenze, di sistematizzare e spiegare i dati raccolti, di espandere e rafforzare la comprensione del concetto ed infine di verificare il raggiungimento degli obiettivi previsti. Quest’ultimi riguardavano la comprensione della struttura e funzione del DNA e il calcolo della probabilità di ereditare determinati caratteri sulla base delle prime due leggi di Mendel. L’utilizzo di questa metodologia che alterna attività laboratoriali con lezioni più tradizionali, ha permesso di colmare il divario tra i due gruppi classe. I risultati dei post-test hanno mostrato due situazioni molto simili con ottimi risultati nella parte relativa al DNA e prestazioni eterogenee nel calcolo della probabilità. Nei questionari, i genitori hanno espresso approvazione per all’esplorazione del tema alla primaria e sottolineano come attività laboratoriali e osservative sul campo siano utili ed efficaci per l’apprendimento. La maggior parte dei docenti intervistati concordano con queste dichiarazioni, ma pochi tra loro hanno trattato argomenti di genetica con i loro alunni.

Primi semi di genetica a scuola. Una sperimentazione didattica sull'introduzione della disciplina svolta in una classe quinta della scuola primaria.

MALACARNE, ANGELICA
2023/2024

Abstract

La mia tesi di laurea è nata dalla curiosità di testare se alla scuola primaria fosse possibile trattare alcuni argomenti generali di genetica in modo chiaro e accattivante coinvolgendo attivamente gli alunni. Solitamente, la struttura del DNA e le leggi dell’ereditarietà di Mendel vengono studiati a partire dagli ultimi anni della scuola secondaria di primo grado. Tuttavia, i bambini molto prima iniziano a chiedersi il perché del loro aspetto fisico e la causa di somiglianze e differenze tra le persone. Io credo che si possa offrire loro una risposta scientificamente accurata già a partire dalle ultime classi della scuola primaria tramite adeguati accorgimenti. Parallelamente, ho indagato le modalità con cui i docenti di scienze selezionano i contenuti da trattare e realizzano l’insegnamento di questa disciplina alla scuola primaria. Infine, ho esplorato le opinioni dei genitori degli alunni coinvolti nella ricerca in merito allo studio di elementi basilari di genetica e alle metodologie didattiche che ritengono più efficaci per realizzare un apprendimento significativo. Ho coinvolto nella sperimentazione due classi quinte dell’istituto comprensivo T. Vecellio di Sarcedo. Tramite un pre-test ho stabilito che la 5B sarebbe stata il gruppo sperimentale e la 5C quello di controllo. In 5B ho costruito una progettazione basata sul modello IBSE (Inquiry Based Science Education) che mette al centro l’investigazione dei contenuti tramite domande significative di partenza e una ricerca attiva da parte studenti di spiegazioni basate sulle evidenze raccolte. Il processo di apprendimento progettato si compone di cinque fasi: engage, explore, explain, elaborate ed evaluate; che consentono di attivare la curiosità dei bambini, di realizzare attività sperimentali per sviluppare nuove idee e mettere in pratica conoscenze, di sistematizzare e spiegare i dati raccolti, di espandere e rafforzare la comprensione del concetto ed infine di verificare il raggiungimento degli obiettivi previsti. Quest’ultimi riguardavano la comprensione della struttura e funzione del DNA e il calcolo della probabilità di ereditare determinati caratteri sulla base delle prime due leggi di Mendel. L’utilizzo di questa metodologia che alterna attività laboratoriali con lezioni più tradizionali, ha permesso di colmare il divario tra i due gruppi classe. I risultati dei post-test hanno mostrato due situazioni molto simili con ottimi risultati nella parte relativa al DNA e prestazioni eterogenee nel calcolo della probabilità. Nei questionari, i genitori hanno espresso approvazione per all’esplorazione del tema alla primaria e sottolineano come attività laboratoriali e osservative sul campo siano utili ed efficaci per l’apprendimento. La maggior parte dei docenti intervistati concordano con queste dichiarazioni, ma pochi tra loro hanno trattato argomenti di genetica con i loro alunni.
2023
First seeds of genetic at school. An experimental didactive path about introducing genetic in the fifth grade of primary school
Genetica
DNA
Mendel
IBSE
Laboratorio
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/75461