La presente tesi si propone di analizzare in modo approfondito il fenomeno dello stress lavoro-correlato (SL-C) nel settore sanitario, un contesto organizzativo particolarmente esposto a tale rischio a causa delle peculiarità intrinseche all'organizzazione del lavoro e alle condizioni operative. Attraverso una revisione della letteratura scientifica, vengono individuati e discussi i principali fattori di rischio psicosociale specifici per il settore sanitario, quali per esempio un’elevata pressione lavorativa, i turni prolungati e irregolari e il contatto costante con la sofferenza e la malattia, nonché vengono delineate alcune possibili strategie di intervento. Viene inoltre analizzata la normativa vigente in Italia, con particolare riferimento al D.Lgs. 81/2008 e alle indicazioni della Commissione Consultiva Permanente (2010), che stabiliscono l'obbligo per il datore di lavoro di valutare e gestire il rischio SL-C, in linea con l'Accordo quadro europeo (2004). Viene altresì esaminato il modello di valutazione proposto da INAIL, con un focus specifico sul settore sanitario, evidenziando l'importanza di strumenti di valutazione contestualizzati e adattati ai rischi psicosociali propri di questo ambito. Attraverso l'analisi delle indagini nazionali sulla salute e sicurezza sul lavoro e dei risultati delle ricerche più recenti, la tesi intende fornire un quadro completo delle strategie di prevenzione e gestione dello SL-C nel settore sanitario, con particolare attenzione agli interventi primari, secondari e terziari di prevenzione. Lo scopo è quello di proporre possibili misure correttive e preventive volte a migliorare le condizioni di lavoro, tutelare la salute dei lavoratori e, al contempo, contribuire al miglioramento dell'efficienza organizzativa e della qualità dei servizi stessi
Stress lavoro-correlato nel settore sanitario: fattori di rischio e prospettive d'intervento
TURATO, ALBERTO
2023/2024
Abstract
La presente tesi si propone di analizzare in modo approfondito il fenomeno dello stress lavoro-correlato (SL-C) nel settore sanitario, un contesto organizzativo particolarmente esposto a tale rischio a causa delle peculiarità intrinseche all'organizzazione del lavoro e alle condizioni operative. Attraverso una revisione della letteratura scientifica, vengono individuati e discussi i principali fattori di rischio psicosociale specifici per il settore sanitario, quali per esempio un’elevata pressione lavorativa, i turni prolungati e irregolari e il contatto costante con la sofferenza e la malattia, nonché vengono delineate alcune possibili strategie di intervento. Viene inoltre analizzata la normativa vigente in Italia, con particolare riferimento al D.Lgs. 81/2008 e alle indicazioni della Commissione Consultiva Permanente (2010), che stabiliscono l'obbligo per il datore di lavoro di valutare e gestire il rischio SL-C, in linea con l'Accordo quadro europeo (2004). Viene altresì esaminato il modello di valutazione proposto da INAIL, con un focus specifico sul settore sanitario, evidenziando l'importanza di strumenti di valutazione contestualizzati e adattati ai rischi psicosociali propri di questo ambito. Attraverso l'analisi delle indagini nazionali sulla salute e sicurezza sul lavoro e dei risultati delle ricerche più recenti, la tesi intende fornire un quadro completo delle strategie di prevenzione e gestione dello SL-C nel settore sanitario, con particolare attenzione agli interventi primari, secondari e terziari di prevenzione. Lo scopo è quello di proporre possibili misure correttive e preventive volte a migliorare le condizioni di lavoro, tutelare la salute dei lavoratori e, al contempo, contribuire al miglioramento dell'efficienza organizzativa e della qualità dei servizi stessiFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/75723