La diffida, introdotta nel 2021 con il Decreto "Campolibero” (D.L. Decreto Legge n. 91/2014 e s.m.i.) applicabile dall’Autorità Competente alle violazioni accertate, per la prima volta, durante l’effettuazione dei controlli ufficiali, è un innovativo istituto amministrativo speciale che consente alle imprese alimentari e agricole di correggere irregolarità senza incorrere in conseguenze di carattere penale, riducendo così i costi derivanti dalle sanzioni. Sebbene ancora poco utilizzata a causa di difficoltà interpretative, rappresenta anche un'importante opportunità di crescita professionale per i Tecnici della Prevenzione dei Servizi SIAN e dei Servizi Veterinari, i quali devono migliorare le loro competenze scientifiche finalizzate all’emissione di prescrizioni efficaci per garantire la reale eliminazione delle non conformità e fugare il timore che questa procedura indebolisca il controllo statale sulla sicurezza alimentare. In tale contesto la Procura della Repubblica esercita un ruolo di supervisione, potendo richiedere ulteriori interventi o modifiche quando ritiene le misure adottate insufficienti. Questo crea una nuova dinamica di confronto tra le Autorità di Controllo, gli Operatori del Settore Alimentare e l’Autorità Giudiziaria.
L’istituto della diffida amministrativa nell’ambito del processo sanzionatorio in materia agroalimentare e di sicurezza alimentare
ZAMBON, GIACOMO
2023/2024
Abstract
La diffida, introdotta nel 2021 con il Decreto "Campolibero” (D.L. Decreto Legge n. 91/2014 e s.m.i.) applicabile dall’Autorità Competente alle violazioni accertate, per la prima volta, durante l’effettuazione dei controlli ufficiali, è un innovativo istituto amministrativo speciale che consente alle imprese alimentari e agricole di correggere irregolarità senza incorrere in conseguenze di carattere penale, riducendo così i costi derivanti dalle sanzioni. Sebbene ancora poco utilizzata a causa di difficoltà interpretative, rappresenta anche un'importante opportunità di crescita professionale per i Tecnici della Prevenzione dei Servizi SIAN e dei Servizi Veterinari, i quali devono migliorare le loro competenze scientifiche finalizzate all’emissione di prescrizioni efficaci per garantire la reale eliminazione delle non conformità e fugare il timore che questa procedura indebolisca il controllo statale sulla sicurezza alimentare. In tale contesto la Procura della Repubblica esercita un ruolo di supervisione, potendo richiedere ulteriori interventi o modifiche quando ritiene le misure adottate insufficienti. Questo crea una nuova dinamica di confronto tra le Autorità di Controllo, gli Operatori del Settore Alimentare e l’Autorità Giudiziaria.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/75724