Introduzione al problema: I progressi in ambito diagnostico e terapeutico oncologico degli ultimi decenni hanno permesso di assistere ad una significativa riduzione dei decessi secondari al cancro. Questo scenario ha tuttavia evidenziato lo sviluppo di patologie cardio-vascolari correlate a trattamenti chemioterapici, tumore stesso ed accumulo di fattori di rischio modificabili e non tra la popolazione oncologica ed i sopravvissuti. La Cardio-oncologia è la disciplina che dal 1995 si occupa della prevenzione, diagnosi precoce e trattamento della cardiotossicità che, tra gli strumenti rivolti al raggiungimento di tale scopo, include la riabilitazione cardio-oncologica (CORE) la quale, sulle orme della riabilitazione cardiologica, propone un programma di attività fisica associato ad un piano alimentare mediterraneo ed all’eliminazione e/o modificazione dei fattori di rischio al fine di prevenire l’insorgenza di patologie cardio-vascolari in pazienti affetti da tumore e sopravvissuti. Materiali e metodi: È stata condotta un’indagine osservazionale trasversale descrittiva tra i pazienti oncologici in cura con trattamenti chemioterapici presso i Day Hospital Oncologici dell’Ospedale Alto Vicentino Santorso e San Bassiano dell’ULSS 7 attraverso un questionario ex novo di 27 domande realizzato sulla base degli articoli analizzati e selezionati preliminarmente. Lo scopo del progetto è valutare la presenza di fattori di rischio, modificabili e non, tra la popolazione campione, nonché le conoscenze, gli stili di vita perseguiti ed il benessere percepito rispetto alla propria salute cardio-vascolare. Risultati: Il campione di studio conta 70 pazienti, di cui 48 femmine e 22 maschi e con un’età media di 62 anni. Il cancro più diffuso tra la popolazione femminile è quello alla mammella, mentre tra quella maschile primeggia il tumore al polmone. L’indice di massa corporea medio del campione analizzato rientra nei range del sovrappeso. Tra i fattori di rischio indagati, la presenza in anamnesi di comorbidità o di una patologia risulta essere la più diffusa, con una percentuale del 42,86% tra la popolazione totale, seguita dall’assunzione di fumo di sigaretta (32,86%), problemi pregressi cardio-vascolari (31,43%), esposizione a chemioterapia per un periodo superiore ad un anno (30%), malnutrizione (22,86%), sedentarietà (20%), obesità (18,57%), stress (17,14%) e consumo di alcol (4,29%). Conclusioni: Sulla base dei risultati ottenuti dal progetto, che hanno evidenziato una forte diffusione di comorbidità tra la popolazione campione, possiamo affermare che un approccio multidisciplinare all’interno della Cardio-oncologia è fondamentale, così come programmi di riabilitazione ed educazione utili alla modificazione e/o eliminazione dei fattori di rischio presenti tra i pazienti oncologici, in particolare il consumo di fumo, sedentarietà e stress. La prevalenza di utenti esposti a chemioterapia per periodi prolungati, invece, sottolinea l’importanza di attuare strategie di monitoraggio basate sulle linee guida cardio-oncologiche. Al fine di giungere ad un’efficace attività di prevenzione è evidente quindi che l’educazione sia parte fondamentale al fine di consapevolizzare e rendere protagonisti attivi della propria salute i pazienti oncologici. I principali professionisti sanitari dell’educazione sono gli infermieri, le cui attività devono essere sostenute da corsi di formazione specifici in ambito cardio-oncologico, per padroneggiare le conoscenze necessarie e, quindi, trasmetterle ai pazienti.
Cardio-Oncologia: nuove strategie educative e riabilitative per la salute cardio-vascolare dei pazienti oncologici
TREU, VALENTINA
2023/2024
Abstract
Introduzione al problema: I progressi in ambito diagnostico e terapeutico oncologico degli ultimi decenni hanno permesso di assistere ad una significativa riduzione dei decessi secondari al cancro. Questo scenario ha tuttavia evidenziato lo sviluppo di patologie cardio-vascolari correlate a trattamenti chemioterapici, tumore stesso ed accumulo di fattori di rischio modificabili e non tra la popolazione oncologica ed i sopravvissuti. La Cardio-oncologia è la disciplina che dal 1995 si occupa della prevenzione, diagnosi precoce e trattamento della cardiotossicità che, tra gli strumenti rivolti al raggiungimento di tale scopo, include la riabilitazione cardio-oncologica (CORE) la quale, sulle orme della riabilitazione cardiologica, propone un programma di attività fisica associato ad un piano alimentare mediterraneo ed all’eliminazione e/o modificazione dei fattori di rischio al fine di prevenire l’insorgenza di patologie cardio-vascolari in pazienti affetti da tumore e sopravvissuti. Materiali e metodi: È stata condotta un’indagine osservazionale trasversale descrittiva tra i pazienti oncologici in cura con trattamenti chemioterapici presso i Day Hospital Oncologici dell’Ospedale Alto Vicentino Santorso e San Bassiano dell’ULSS 7 attraverso un questionario ex novo di 27 domande realizzato sulla base degli articoli analizzati e selezionati preliminarmente. Lo scopo del progetto è valutare la presenza di fattori di rischio, modificabili e non, tra la popolazione campione, nonché le conoscenze, gli stili di vita perseguiti ed il benessere percepito rispetto alla propria salute cardio-vascolare. Risultati: Il campione di studio conta 70 pazienti, di cui 48 femmine e 22 maschi e con un’età media di 62 anni. Il cancro più diffuso tra la popolazione femminile è quello alla mammella, mentre tra quella maschile primeggia il tumore al polmone. L’indice di massa corporea medio del campione analizzato rientra nei range del sovrappeso. Tra i fattori di rischio indagati, la presenza in anamnesi di comorbidità o di una patologia risulta essere la più diffusa, con una percentuale del 42,86% tra la popolazione totale, seguita dall’assunzione di fumo di sigaretta (32,86%), problemi pregressi cardio-vascolari (31,43%), esposizione a chemioterapia per un periodo superiore ad un anno (30%), malnutrizione (22,86%), sedentarietà (20%), obesità (18,57%), stress (17,14%) e consumo di alcol (4,29%). Conclusioni: Sulla base dei risultati ottenuti dal progetto, che hanno evidenziato una forte diffusione di comorbidità tra la popolazione campione, possiamo affermare che un approccio multidisciplinare all’interno della Cardio-oncologia è fondamentale, così come programmi di riabilitazione ed educazione utili alla modificazione e/o eliminazione dei fattori di rischio presenti tra i pazienti oncologici, in particolare il consumo di fumo, sedentarietà e stress. La prevalenza di utenti esposti a chemioterapia per periodi prolungati, invece, sottolinea l’importanza di attuare strategie di monitoraggio basate sulle linee guida cardio-oncologiche. Al fine di giungere ad un’efficace attività di prevenzione è evidente quindi che l’educazione sia parte fondamentale al fine di consapevolizzare e rendere protagonisti attivi della propria salute i pazienti oncologici. I principali professionisti sanitari dell’educazione sono gli infermieri, le cui attività devono essere sostenute da corsi di formazione specifici in ambito cardio-oncologico, per padroneggiare le conoscenze necessarie e, quindi, trasmetterle ai pazienti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/75812