INTRODUZIONE. Lo scompenso cardiaco al giorno d’oggi rappresenta una delle principali patologie con alti tassi di ospedalizzazione e mortalità, ed è caratterizzato da ripetute ricadute e conseguente diminuzione della qualità di vita. L’Infermiere di Famiglia e di Comunità svolge un ruolo cruciale in questa patologia, poiché fornisce agli assistiti un supporto fondamentale nel monitoraggio e nella prevenzione delle riacutizzazioni, favorendo l’autogestione del paziente. OBIETTIVO. Il presente lavoro di tesi si ha indagato i vissuti degli Infermieri di Famiglia e di Comunità del Distretto 1 di Cure Primarie dell’Azienda ULSS 3 Serenissima raccogliendo quale sia la loro percezione in merito agli interventi volti a migliorare la qualità di vita dei pazienti con scompenso cardiaco. METODI. Sono state condotte delle interviste semi-strutturate della durata di circa di quindici minuti tramite la piattaforma Google Meet. I testi trascritti delle interviste sono stati analizzati secondo il metodo fenomenologico che prevede la suddivisione del materiale in unità di testo significative e l’identificazione di etichette, poi raggruppate in categorie. L’analisi è stata restituita ai partecipanti per verificare la coerenza e correttezza di quanto emerso. RISULTATI. Dalle 7 interviste raccolte sono emerse varie difficoltà e sfide nella gestione dei pazienti con scompenso cardiaco, prevalentemente nei temi della gestione della terapia e della comprensione della natura della patologia stessa. Gli interventi attuati per il miglioramento della qualità di vita sono volti al miglioramento della salute fisica ed emotiva degli assistiti. Dalle risposte degli intervistati emerge inoltre che è necessario implementare la comunicazione tra i servizi ospedalieri e territoriali. Nella fase di restituzione dell'analisi i professionisti interpellati non hanno proposto correzioni, modifiche o integrazioni di quanto trascritto in precedenza. CONCLUSIONI. Gli Infermieri di Famiglia, attraverso le interviste, hanno condiviso sia il loro punto di vista che la realtà quotidiana vissuta dai pazienti, confermando l’importanza di questa figura nell’assistenza delle persone affette da scompenso cardiaco e il suo impatto nella qualità di vita dell’utenza. I professionisti interpellati hanno inoltre fornito preziosi contributi riguardo le carenze del servizio e proposto strumenti per migliorarne l’efficienza, come l'implementazione di una piattaforma unica e accessibile a tutti i sanitari coinvolti nella gestione della patologia.
La qualità di vita dei pazienti con scompenso cardiaco: l’esperienza degli Infermieri di Famiglia dell’ULSS 3 Serenissima.
BALTAZZI, ATHENA
2023/2024
Abstract
INTRODUZIONE. Lo scompenso cardiaco al giorno d’oggi rappresenta una delle principali patologie con alti tassi di ospedalizzazione e mortalità, ed è caratterizzato da ripetute ricadute e conseguente diminuzione della qualità di vita. L’Infermiere di Famiglia e di Comunità svolge un ruolo cruciale in questa patologia, poiché fornisce agli assistiti un supporto fondamentale nel monitoraggio e nella prevenzione delle riacutizzazioni, favorendo l’autogestione del paziente. OBIETTIVO. Il presente lavoro di tesi si ha indagato i vissuti degli Infermieri di Famiglia e di Comunità del Distretto 1 di Cure Primarie dell’Azienda ULSS 3 Serenissima raccogliendo quale sia la loro percezione in merito agli interventi volti a migliorare la qualità di vita dei pazienti con scompenso cardiaco. METODI. Sono state condotte delle interviste semi-strutturate della durata di circa di quindici minuti tramite la piattaforma Google Meet. I testi trascritti delle interviste sono stati analizzati secondo il metodo fenomenologico che prevede la suddivisione del materiale in unità di testo significative e l’identificazione di etichette, poi raggruppate in categorie. L’analisi è stata restituita ai partecipanti per verificare la coerenza e correttezza di quanto emerso. RISULTATI. Dalle 7 interviste raccolte sono emerse varie difficoltà e sfide nella gestione dei pazienti con scompenso cardiaco, prevalentemente nei temi della gestione della terapia e della comprensione della natura della patologia stessa. Gli interventi attuati per il miglioramento della qualità di vita sono volti al miglioramento della salute fisica ed emotiva degli assistiti. Dalle risposte degli intervistati emerge inoltre che è necessario implementare la comunicazione tra i servizi ospedalieri e territoriali. Nella fase di restituzione dell'analisi i professionisti interpellati non hanno proposto correzioni, modifiche o integrazioni di quanto trascritto in precedenza. CONCLUSIONI. Gli Infermieri di Famiglia, attraverso le interviste, hanno condiviso sia il loro punto di vista che la realtà quotidiana vissuta dai pazienti, confermando l’importanza di questa figura nell’assistenza delle persone affette da scompenso cardiaco e il suo impatto nella qualità di vita dell’utenza. I professionisti interpellati hanno inoltre fornito preziosi contributi riguardo le carenze del servizio e proposto strumenti per migliorarne l’efficienza, come l'implementazione di una piattaforma unica e accessibile a tutti i sanitari coinvolti nella gestione della patologia.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Baltazzi.Athena.2043596.pdf
accesso aperto
Dimensione
922.91 kB
Formato
Adobe PDF
|
922.91 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/75815