Introduzione: la Negligenza Spaziale Unilaterale anche detta Eminegligenza, è una patologia di natura neuropsicologica che origina da un evento vascolare nel distretto cerebrale. Le manifestazioni sono la mancata consapevolezza ed attenzione verso il lato del corpo controlateralmente la lesione cerebrale, senza però essere giustificate da deficit sensoriali. Globalmente l'ictus colpisce 15 milioni di soggetti all'anno e ad oggi rappresenta la seconda causa di morte, per un terzo della popolazione colpita, e la terza causa di disabilità, che si approssima a 5 milioni di persone ogni anno. La frequenza dell'eminegligenza può raggiungere il 45% nella fase acuta post ictus con lesione cerebrale unilaterale. I segni e sintomi che caratterizzano la patologia sono particolarmente debilitanti, poiché minano l'autonomia del soggetto nelle abilità nelle attività della vita quotidiana dette anche ADL (activities of daily living), nella cura di sé e nella deambulazione. Materiali e metodi: sono state elaborate 25 stringhe combinando alcune parole chiave ed utilizzando operatori booleani e l’indicizzazione MeSH, sono state poi somministrate ad alcune banche dati quali Medline (Pubmed), CINHAL Database, Cochrane Library e GalileoDiscovery. La selezione degli studi ha sfruttato 2 filtri in particolare per trattenere solo quelli in lingua inglese o italiana e quelli pubblicati dal 2004 ad oggi. I criteri di inclusione sono stati che gli studi trattassero interventi riferiti all'eminegligenza e che essi potessero essere applicati dal personale infermieristico. Risultati: la revisione ha permesso di individuare 6 articoli scelti tra gli iniziali 226 e proponendo alcuni interventi. In merito alla diagnosi un articolo in particolare suggerisce l'utilizzo di: la Scala di Catherine Bergego, i Test carta e penna e l'osservazione clinica. Ai fini riabilitativi gli interventi proposti sono stati: la stimolazione articolare; la musico terapia; il movimento di inseguimento lento; il bendaggio oculare; la partecipazione della famiglia; stimoli e ricompense emotivamente salienti. In risposta al primo quesito invece, la letteratura non propone specifici interventi. Discussione: sulla base di quanto emerso dalla revisione gli interventi proposti non possono essere ritenuti di competenza infermieristica, poiché non vi sono sufficienti evidenze che lo attestino. Un'ulteriore indagine su quali siano le manifestazioni della patologia, ha permesso di elaborare alcune considerazioni in merito a ciò che potrebbe essere atteso dalla figura nella cura al paziente con eminegligenza: prevenzione delle cadute; prevenzione delle infezioni; adattamento alla condizione di disabilità; coinvolgimento della famiglia; gestione dell'impatto emotivo della patologia. Conclusione: appare rilevante oltre che essenziale, che la figura infermieristica perseveri nella ricerca per ritagliare in modo più specifico il proprio ruolo nella cura del paziente con eminegligenza. Solo l'implementazione della letteratura permetterebbe l'elaborazione e l'applicazione di interventi utili a riconoscere precocemente i segni della patologia, potendola quindi trattare sulla base della singolarità delle sue manifestazioni. Keywords: Neglect, Hemineglect, Stroke, Nurse nelle sue varianti Parole Chiave: Negligenza, Eminegligenza, Ictus, Infermiere
Prendersi cura della persona con negligenza spaziale unilaterale: revisione della letteratura
CHINELLATO, SABRINA
2023/2024
Abstract
Introduzione: la Negligenza Spaziale Unilaterale anche detta Eminegligenza, è una patologia di natura neuropsicologica che origina da un evento vascolare nel distretto cerebrale. Le manifestazioni sono la mancata consapevolezza ed attenzione verso il lato del corpo controlateralmente la lesione cerebrale, senza però essere giustificate da deficit sensoriali. Globalmente l'ictus colpisce 15 milioni di soggetti all'anno e ad oggi rappresenta la seconda causa di morte, per un terzo della popolazione colpita, e la terza causa di disabilità, che si approssima a 5 milioni di persone ogni anno. La frequenza dell'eminegligenza può raggiungere il 45% nella fase acuta post ictus con lesione cerebrale unilaterale. I segni e sintomi che caratterizzano la patologia sono particolarmente debilitanti, poiché minano l'autonomia del soggetto nelle abilità nelle attività della vita quotidiana dette anche ADL (activities of daily living), nella cura di sé e nella deambulazione. Materiali e metodi: sono state elaborate 25 stringhe combinando alcune parole chiave ed utilizzando operatori booleani e l’indicizzazione MeSH, sono state poi somministrate ad alcune banche dati quali Medline (Pubmed), CINHAL Database, Cochrane Library e GalileoDiscovery. La selezione degli studi ha sfruttato 2 filtri in particolare per trattenere solo quelli in lingua inglese o italiana e quelli pubblicati dal 2004 ad oggi. I criteri di inclusione sono stati che gli studi trattassero interventi riferiti all'eminegligenza e che essi potessero essere applicati dal personale infermieristico. Risultati: la revisione ha permesso di individuare 6 articoli scelti tra gli iniziali 226 e proponendo alcuni interventi. In merito alla diagnosi un articolo in particolare suggerisce l'utilizzo di: la Scala di Catherine Bergego, i Test carta e penna e l'osservazione clinica. Ai fini riabilitativi gli interventi proposti sono stati: la stimolazione articolare; la musico terapia; il movimento di inseguimento lento; il bendaggio oculare; la partecipazione della famiglia; stimoli e ricompense emotivamente salienti. In risposta al primo quesito invece, la letteratura non propone specifici interventi. Discussione: sulla base di quanto emerso dalla revisione gli interventi proposti non possono essere ritenuti di competenza infermieristica, poiché non vi sono sufficienti evidenze che lo attestino. Un'ulteriore indagine su quali siano le manifestazioni della patologia, ha permesso di elaborare alcune considerazioni in merito a ciò che potrebbe essere atteso dalla figura nella cura al paziente con eminegligenza: prevenzione delle cadute; prevenzione delle infezioni; adattamento alla condizione di disabilità; coinvolgimento della famiglia; gestione dell'impatto emotivo della patologia. Conclusione: appare rilevante oltre che essenziale, che la figura infermieristica perseveri nella ricerca per ritagliare in modo più specifico il proprio ruolo nella cura del paziente con eminegligenza. Solo l'implementazione della letteratura permetterebbe l'elaborazione e l'applicazione di interventi utili a riconoscere precocemente i segni della patologia, potendola quindi trattare sulla base della singolarità delle sue manifestazioni. Keywords: Neglect, Hemineglect, Stroke, Nurse nelle sue varianti Parole Chiave: Negligenza, Eminegligenza, Ictus, InfermiereFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/75835