ABSTRACT INTRODUZIONE: L’elaborato analizza il fenomeno del suicidio e i comportamenti suicidari, con particolare attenzione alla prevenzione e al ruolo dell’infermiere. La salute mentale è una componente essenziale del benessere, secondo la definizione dell'OMS, ed è influenzata da vari fattori socio-economici. Negli ultimi 45 anni, il tasso di suicidi è aumentato del 65%, con un significativo incremento tra i giovani. Più del 90% dei suicidi è associato a disturbi mentali, ma anche a crisi socioeconomiche e familiari. Il ruolo dell’infermiere è cruciale nella prevenzione, grazie alla capacità di riconoscere precocemente i segni di rischio e creare una relazione di fiducia con i pazienti. OBBIETTIVO: Questo elaborato si pone come obbiettivo quello di comprendere l’importanza della salute mentale e della prevenzione di quest’ultima. Inoltre analizza l’importanza di creare una relazione con coloro che hanno tentato il suicidio. Analizza poi l’importanza della figura dell’infermiere nella ricerca di strategie e interventi che riguardino l’educazione e la comunicazione efficace con la popolazione. Si vuole inoltre porre l’attenzione sull’importanza della figura dell’infermiere e delle responsabilità che quest’ultimo possiede. METODI: È stata redatta una revisione della letteratura. È stata svolta una ricerca di documenti, siti accreditati e articoli scientifici in relazione al suicidio e al ruolo dell’infermiere nella prevenzione di quest’ultimo. Per questa ricerca sono state consultate le seguenti banche dati: PubMed, Cinahl e Scopus utilizzando parole chiavi. RISULTATI: La prevenzione del suicidio richiede il coinvolgimento della comunità, sensibilizzando le persone attraverso materiali visivi e promuovendo la fiducia nelle figure di aiuto. È fondamentale migliorare l’accesso ai servizi sanitari e contrastare l’isolamento sociale. Il bullismo, soprattutto in ambito scolastico, è un fattore di rischio per l’ideazione suicidaria tra gli adolescenti. Interventi tempestivi nelle scuole, come programmi educativi e supporto psicologico, sono cruciali per prevenire il suicidio giovanile. Anche l’abuso di alcol e droghe è collegato a comportamenti suicidari, rendendo necessarie campagne di sensibilizzazione. È importante un approccio olistico, che coinvolga scuole, famiglie e comunità, per ridurre questi rischi. Nell’ambito sanitario, strumenti come il "CASA" aiutano a identificare i pazienti a rischio suicidio e a gestire il trattamento in modo integrato. Anche l’infermiere necessita di supporto per affrontare lo stress e il carico di lavoro, poiché è spesso esposto a situazioni di elevato rischio psicologico. CONCLUSIONE: La revisione della letteratura mostra come la salute mentale e il suicidio siano ancora tabù sociali, con tassi elevati legati a scarsa consapevolezza e allo stigma. L’OMS evidenzia l'urgenza di considerare la salute mentale una priorità di salute pubblica, soprattutto in adolescenza, fase particolarmente vulnerabile. Gli infermieri, spesso primo punto di contatto, hanno un ruolo chiave nella prevenzione del suicidio, ma affrontano stress e mancanza di supporto adeguato. Rafforzare la collaborazione tra operatori sanitari e potenziare le risorse è fondamentale per migliorare la qualità delle cure e combattere lo stigma legato ai disturbi mentali. La Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio è un'opportunità per sensibilizzare sul tema, promuovere il benessere psicologico e combattere lo stigma associato ai disturbi mentali. PAROLE CHIAVI: suicidio, infermiere, prevenzione, segni e sintomi, ruolo dell’infermiere, rischio suicidio. KEY WORDS: suicide, nurse, prevention, signs and symptomos, role of the nurse, suicide risck.
La prevenzione del suicidio attraverso l'assistenza infermieristica: strategie efficaci e sfide. Revisione della letteratura
PIGNATELLI, MARIAPIA
2023/2024
Abstract
ABSTRACT INTRODUZIONE: L’elaborato analizza il fenomeno del suicidio e i comportamenti suicidari, con particolare attenzione alla prevenzione e al ruolo dell’infermiere. La salute mentale è una componente essenziale del benessere, secondo la definizione dell'OMS, ed è influenzata da vari fattori socio-economici. Negli ultimi 45 anni, il tasso di suicidi è aumentato del 65%, con un significativo incremento tra i giovani. Più del 90% dei suicidi è associato a disturbi mentali, ma anche a crisi socioeconomiche e familiari. Il ruolo dell’infermiere è cruciale nella prevenzione, grazie alla capacità di riconoscere precocemente i segni di rischio e creare una relazione di fiducia con i pazienti. OBBIETTIVO: Questo elaborato si pone come obbiettivo quello di comprendere l’importanza della salute mentale e della prevenzione di quest’ultima. Inoltre analizza l’importanza di creare una relazione con coloro che hanno tentato il suicidio. Analizza poi l’importanza della figura dell’infermiere nella ricerca di strategie e interventi che riguardino l’educazione e la comunicazione efficace con la popolazione. Si vuole inoltre porre l’attenzione sull’importanza della figura dell’infermiere e delle responsabilità che quest’ultimo possiede. METODI: È stata redatta una revisione della letteratura. È stata svolta una ricerca di documenti, siti accreditati e articoli scientifici in relazione al suicidio e al ruolo dell’infermiere nella prevenzione di quest’ultimo. Per questa ricerca sono state consultate le seguenti banche dati: PubMed, Cinahl e Scopus utilizzando parole chiavi. RISULTATI: La prevenzione del suicidio richiede il coinvolgimento della comunità, sensibilizzando le persone attraverso materiali visivi e promuovendo la fiducia nelle figure di aiuto. È fondamentale migliorare l’accesso ai servizi sanitari e contrastare l’isolamento sociale. Il bullismo, soprattutto in ambito scolastico, è un fattore di rischio per l’ideazione suicidaria tra gli adolescenti. Interventi tempestivi nelle scuole, come programmi educativi e supporto psicologico, sono cruciali per prevenire il suicidio giovanile. Anche l’abuso di alcol e droghe è collegato a comportamenti suicidari, rendendo necessarie campagne di sensibilizzazione. È importante un approccio olistico, che coinvolga scuole, famiglie e comunità, per ridurre questi rischi. Nell’ambito sanitario, strumenti come il "CASA" aiutano a identificare i pazienti a rischio suicidio e a gestire il trattamento in modo integrato. Anche l’infermiere necessita di supporto per affrontare lo stress e il carico di lavoro, poiché è spesso esposto a situazioni di elevato rischio psicologico. CONCLUSIONE: La revisione della letteratura mostra come la salute mentale e il suicidio siano ancora tabù sociali, con tassi elevati legati a scarsa consapevolezza e allo stigma. L’OMS evidenzia l'urgenza di considerare la salute mentale una priorità di salute pubblica, soprattutto in adolescenza, fase particolarmente vulnerabile. Gli infermieri, spesso primo punto di contatto, hanno un ruolo chiave nella prevenzione del suicidio, ma affrontano stress e mancanza di supporto adeguato. Rafforzare la collaborazione tra operatori sanitari e potenziare le risorse è fondamentale per migliorare la qualità delle cure e combattere lo stigma legato ai disturbi mentali. La Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio è un'opportunità per sensibilizzare sul tema, promuovere il benessere psicologico e combattere lo stigma associato ai disturbi mentali. PAROLE CHIAVI: suicidio, infermiere, prevenzione, segni e sintomi, ruolo dell’infermiere, rischio suicidio. KEY WORDS: suicide, nurse, prevention, signs and symptomos, role of the nurse, suicide risck.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/75840