PROBLEMA La comunicazione delle "bad news", ovvero la trasmissione di cattive notizie, è una componente fondamentale nelle cure palliative, soprattutto nei momenti che precedono la fine della vita. Gli infermieri svolgono un ruolo chiave in questo processo, poiché sono frequentemente coinvolti nel fornire supporto emotivo e informativo a pazienti e caregiver. Tuttavia, la comunicazione di queste notizie è una sfida significativa a causa delle complesse dinamiche emotive e delle difficoltà legate alla gestione del tempo, alla formazione, e alle barriere culturali e linguistiche. OBIETTIVI Questo studio si propone di esplorare le competenze comunicative degli infermieri, identificando le principali barriere che ostacolano la comunicazione efficace delle cattive notizie e le strategie che possono essere adottate per migliorare questo aspetto dell'assistenza. Attraverso una revisione della letteratura condotta secondo il modello PRISMA, si è cercato di raccogliere evidenze sugli interventi educativi più efficaci e sulle esperienze di comunicazione da parte di infermieri, pazienti e caregiver. RISULTATI I risultati della revisione evidenziano che gli infermieri affrontano numerose difficoltà nella comunicazione delle cattive notizie, principalmente legate a fattori emotivi, mancanza di formazione specifica, tempo insufficiente, e differenze culturali. Questi ostacoli possono compromettere la qualità del dialogo con i pazienti e i loro familiari, generando incomprensioni e aumentando il disagio emotivo. Tuttavia, gli interventi educativi e formativi, soprattutto quelli che includono simulazioni pratiche e un approccio multidisciplinare, risultano essere particolarmente efficaci nel migliorare le competenze comunicative degli infermieri. Programmi di supporto e tecniche di comunicazione centrata sul paziente contribuiscono a migliorare l'esperienza di tutti gli attori coinvolti. CONCLUSIONI Lo studio sottolinea l'importanza di fornire una formazione specifica agli infermieri in ambito palliativo per potenziare le loro capacità comunicative e per superare le barriere che rendono difficile il dialogo su tematiche così delicate. Un approccio centrato sul paziente, accompagnato da una stretta collaborazione tra infermieri, medici e altri professionisti sanitari, è essenziale per migliorare la qualità delle cure e il benessere dei pazienti terminali.
Infermiere e comunicazione delle bad news nei pazienti in fase avanzata di malattia: revisione di letteratura
VITUCCI, ELENA
2023/2024
Abstract
PROBLEMA La comunicazione delle "bad news", ovvero la trasmissione di cattive notizie, è una componente fondamentale nelle cure palliative, soprattutto nei momenti che precedono la fine della vita. Gli infermieri svolgono un ruolo chiave in questo processo, poiché sono frequentemente coinvolti nel fornire supporto emotivo e informativo a pazienti e caregiver. Tuttavia, la comunicazione di queste notizie è una sfida significativa a causa delle complesse dinamiche emotive e delle difficoltà legate alla gestione del tempo, alla formazione, e alle barriere culturali e linguistiche. OBIETTIVI Questo studio si propone di esplorare le competenze comunicative degli infermieri, identificando le principali barriere che ostacolano la comunicazione efficace delle cattive notizie e le strategie che possono essere adottate per migliorare questo aspetto dell'assistenza. Attraverso una revisione della letteratura condotta secondo il modello PRISMA, si è cercato di raccogliere evidenze sugli interventi educativi più efficaci e sulle esperienze di comunicazione da parte di infermieri, pazienti e caregiver. RISULTATI I risultati della revisione evidenziano che gli infermieri affrontano numerose difficoltà nella comunicazione delle cattive notizie, principalmente legate a fattori emotivi, mancanza di formazione specifica, tempo insufficiente, e differenze culturali. Questi ostacoli possono compromettere la qualità del dialogo con i pazienti e i loro familiari, generando incomprensioni e aumentando il disagio emotivo. Tuttavia, gli interventi educativi e formativi, soprattutto quelli che includono simulazioni pratiche e un approccio multidisciplinare, risultano essere particolarmente efficaci nel migliorare le competenze comunicative degli infermieri. Programmi di supporto e tecniche di comunicazione centrata sul paziente contribuiscono a migliorare l'esperienza di tutti gli attori coinvolti. CONCLUSIONI Lo studio sottolinea l'importanza di fornire una formazione specifica agli infermieri in ambito palliativo per potenziare le loro capacità comunicative e per superare le barriere che rendono difficile il dialogo su tematiche così delicate. Un approccio centrato sul paziente, accompagnato da una stretta collaborazione tra infermieri, medici e altri professionisti sanitari, è essenziale per migliorare la qualità delle cure e il benessere dei pazienti terminali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/75846