Introduzione: il paziente in procinto di eseguire un intervento chirurgico, indipendentemente dalla sua gravità, può sperimentare una serie di spiacevoli sensazioni. Si stima che l’11-80% delle persone che devono sottoporsi a chirurgia sperimenti questa sensazione. Tra i pazienti day surgery, più dell’85% può presentare alti livelli di ansia pre-operatoria; livelli elevati aumentano di 3 volte il rischio di morte. Inoltre, un paziente cosciente durante l’intervento chirurgico, sperimenta ulteriore ansia e paura del dolore. In un contesto sanitario in cui la terapia farmacologia è ancora il principale riferimento, negli ultimi anni si sono sempre più sviluppate tecniche non farmacologiche a supporto di questa sintomatologia peri-operatoria. Obiettivi: confrontare e verificare l’efficacia di alcuni interventi infermieristici di tipo non farmacologico nel trattamento e/o riduzione dei sintomi negativi, quale per esempio l’ansia, nei periodi pre ed intra-operatorio, in soggetti sottoposti ad intervento chirurgico in anestesia spinale o loco-regionale che restano svegli durante l’intervento stesso. Materiali e metodi: trattasi di una revisione di letteratura medico-scientifica eseguita mediante ricerca in banche dati quali PubMed, Cochrane Library e Google Scholar. Risultati: gli articoli selezionati per lo studio sono stati 13, nei quali viene sperimentato l’utilizzo di tecniche non farmacologiche negli interventi ambulatoriali o day surgery. Tali tecniche forniscono effetti ansiolitici, talvolta antidolorifici ed anche utili nella stabilizzazione emodinamica, inoltre migliorano la soddisfazione dei pazienti. Conclusioni: dall’analisi degli articoli emerge che le terapie non farmacologiche sono una valida alternativa all’utilizzo di farmaci ansiolitici e talvolta antidolorifici. È però, necessario indagare più approfonditamente l’uso di tali tecniche in particolare in contesti ambulatoriali e day surgery per valutarne gli effetti in modo più inclusivo possibile. Inoltre, è necessario valutare in modo più approfondito il loro effetto sulla durata dell’intervento chirurgico e ancor di più sulla durata della degenza.
Strategie non farmacologiche a confronto: la gestione del paziente cosciente prima e durante un intervento chirurgico
ZARA, GRETA
2023/2024
Abstract
Introduzione: il paziente in procinto di eseguire un intervento chirurgico, indipendentemente dalla sua gravità, può sperimentare una serie di spiacevoli sensazioni. Si stima che l’11-80% delle persone che devono sottoporsi a chirurgia sperimenti questa sensazione. Tra i pazienti day surgery, più dell’85% può presentare alti livelli di ansia pre-operatoria; livelli elevati aumentano di 3 volte il rischio di morte. Inoltre, un paziente cosciente durante l’intervento chirurgico, sperimenta ulteriore ansia e paura del dolore. In un contesto sanitario in cui la terapia farmacologia è ancora il principale riferimento, negli ultimi anni si sono sempre più sviluppate tecniche non farmacologiche a supporto di questa sintomatologia peri-operatoria. Obiettivi: confrontare e verificare l’efficacia di alcuni interventi infermieristici di tipo non farmacologico nel trattamento e/o riduzione dei sintomi negativi, quale per esempio l’ansia, nei periodi pre ed intra-operatorio, in soggetti sottoposti ad intervento chirurgico in anestesia spinale o loco-regionale che restano svegli durante l’intervento stesso. Materiali e metodi: trattasi di una revisione di letteratura medico-scientifica eseguita mediante ricerca in banche dati quali PubMed, Cochrane Library e Google Scholar. Risultati: gli articoli selezionati per lo studio sono stati 13, nei quali viene sperimentato l’utilizzo di tecniche non farmacologiche negli interventi ambulatoriali o day surgery. Tali tecniche forniscono effetti ansiolitici, talvolta antidolorifici ed anche utili nella stabilizzazione emodinamica, inoltre migliorano la soddisfazione dei pazienti. Conclusioni: dall’analisi degli articoli emerge che le terapie non farmacologiche sono una valida alternativa all’utilizzo di farmaci ansiolitici e talvolta antidolorifici. È però, necessario indagare più approfonditamente l’uso di tali tecniche in particolare in contesti ambulatoriali e day surgery per valutarne gli effetti in modo più inclusivo possibile. Inoltre, è necessario valutare in modo più approfondito il loro effetto sulla durata dell’intervento chirurgico e ancor di più sulla durata della degenza.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/75847