PROBLEMA: La sepsi è stata definita dall’OMS come un’emergenza sanitaria globale, in continuo aumento. Si stima, infatti, che 1 su 5 decessi al mondo sia causato da questa sindrome. L’ultima definizione, data dalla terza conferenza internazionale di consenso SIMEU, sulla definizione di sepsi e shock settico, la descrive come “una disfunzione d’organo generata da una risposta incontrollata dell’ospite all’infezione, e che lo mette in pericolo di vita”. La sepsi è una condizione dalla rapida evoluzione clinica, la cui gravità aumenta velocemente con lo scorrere del tempo, che la rende a tutti gli effetti una situazione di emergenza medica; questo è dovuto alla sua complessità, alla fisiopatologia, agli aspetti clinici e terapeutici. Tale complessità include diversi fattori: aumento dell’incidenza, difficoltà della diagnosi, alta mortalità, costi di gestione importanti, principalmente nel caso di diagnosi ritardata.   SCOPO: L’obiettivo di questa revisione di letteratura è quello di affrontare il tema della sepsi in ambito ospedaliero, il suo precoce riconoscimento (attraverso scale riconosciute a livello internazionale) e di conseguenza un trattamento rapido (tramite protocolli e dei bundle).     MATERIALE E METODI: Sono stati considerati studi dal 2016 in poi nelle seguenti banche dati: PubMed, CINAHL e Cochrane. Sono stati considerati trial controllati randomizzati (RCT) che hanno valutato l’utilizzo di bundle o protocolli di trattamento della sepsi, studi di coorte e studi osservazionali. I pazienti inclusi sono adulti con la condizione di sepsi o sospetta sepsi, di entrambi i sessi, escluse le donne in gravidanza. I risultati dovevano rispondere ai quesiti di ricerca posti in principio.   RISULTATI: Dallo studio è emersa, a livello globale, l’importanza di un rapido trattamento della sepsi, previa precoce identificazione, sia per il miglioramento del quadro clinico del paziente, evitando un critico peggioramento, sia per ciò che concerne l’aspetto socio-economico di tale condizione. Il riconoscimento precoce viene fatto attraverso scale validate a livello internazionale; lo studio mostra come NEWS2 sia la scala più attendibile per prevedere la mortalità correlata a sepsi, mettendola a confronto con qSOFA e SIRS. qSOFA risulta comunque la più specifica, specie se integrata con l’analisi della procalcitonina, uno dei biomarcatori più importanti nella diagnosi della sepsi. Infine, emerge l’importanza di un trattamento precoce della sepsi: tramite la somministrazione di liquidi cristalloidi ed antibiotici ad ampio spettro entro 1 ora dal riconoscimento nel caso di adulti con possibile shock settico o un'alta probabilità di sepsi e entro 3 ore nel caso di adulti con possibile sepsi senza segni e sintomi di shock. Si evince, inoltre, come l’applicazione del bundle Sepsis Six per il trattamento standardizzato della sepsi, produca outcomes migliori per i pazienti e riduca la mortalità correlata. Gli interventi di natura infermieristica per la cura e gestione della sepsi comprendono: l’identificazione tempestiva dello stato settico, eseguire come da linee guida il trattamento necessario (sepsi bundles), riconoscere e gestire la perfusione alterata e lo shock, favorire i meccanismi di difesa dell’organismo e controllare l’evoluzione della malattia.

Sepsi, una patologia tempo-dipendente: prevenzione e assistenza infermieristica

AMORE, DAVIDE
2023/2024

Abstract

PROBLEMA: La sepsi è stata definita dall’OMS come un’emergenza sanitaria globale, in continuo aumento. Si stima, infatti, che 1 su 5 decessi al mondo sia causato da questa sindrome. L’ultima definizione, data dalla terza conferenza internazionale di consenso SIMEU, sulla definizione di sepsi e shock settico, la descrive come “una disfunzione d’organo generata da una risposta incontrollata dell’ospite all’infezione, e che lo mette in pericolo di vita”. La sepsi è una condizione dalla rapida evoluzione clinica, la cui gravità aumenta velocemente con lo scorrere del tempo, che la rende a tutti gli effetti una situazione di emergenza medica; questo è dovuto alla sua complessità, alla fisiopatologia, agli aspetti clinici e terapeutici. Tale complessità include diversi fattori: aumento dell’incidenza, difficoltà della diagnosi, alta mortalità, costi di gestione importanti, principalmente nel caso di diagnosi ritardata.   SCOPO: L’obiettivo di questa revisione di letteratura è quello di affrontare il tema della sepsi in ambito ospedaliero, il suo precoce riconoscimento (attraverso scale riconosciute a livello internazionale) e di conseguenza un trattamento rapido (tramite protocolli e dei bundle).     MATERIALE E METODI: Sono stati considerati studi dal 2016 in poi nelle seguenti banche dati: PubMed, CINAHL e Cochrane. Sono stati considerati trial controllati randomizzati (RCT) che hanno valutato l’utilizzo di bundle o protocolli di trattamento della sepsi, studi di coorte e studi osservazionali. I pazienti inclusi sono adulti con la condizione di sepsi o sospetta sepsi, di entrambi i sessi, escluse le donne in gravidanza. I risultati dovevano rispondere ai quesiti di ricerca posti in principio.   RISULTATI: Dallo studio è emersa, a livello globale, l’importanza di un rapido trattamento della sepsi, previa precoce identificazione, sia per il miglioramento del quadro clinico del paziente, evitando un critico peggioramento, sia per ciò che concerne l’aspetto socio-economico di tale condizione. Il riconoscimento precoce viene fatto attraverso scale validate a livello internazionale; lo studio mostra come NEWS2 sia la scala più attendibile per prevedere la mortalità correlata a sepsi, mettendola a confronto con qSOFA e SIRS. qSOFA risulta comunque la più specifica, specie se integrata con l’analisi della procalcitonina, uno dei biomarcatori più importanti nella diagnosi della sepsi. Infine, emerge l’importanza di un trattamento precoce della sepsi: tramite la somministrazione di liquidi cristalloidi ed antibiotici ad ampio spettro entro 1 ora dal riconoscimento nel caso di adulti con possibile shock settico o un'alta probabilità di sepsi e entro 3 ore nel caso di adulti con possibile sepsi senza segni e sintomi di shock. Si evince, inoltre, come l’applicazione del bundle Sepsis Six per il trattamento standardizzato della sepsi, produca outcomes migliori per i pazienti e riduca la mortalità correlata. Gli interventi di natura infermieristica per la cura e gestione della sepsi comprendono: l’identificazione tempestiva dello stato settico, eseguire come da linee guida il trattamento necessario (sepsi bundles), riconoscere e gestire la perfusione alterata e lo shock, favorire i meccanismi di difesa dell’organismo e controllare l’evoluzione della malattia.
2023
Sepsis, a time-dependent condition: prevention and nursing care
sepsi
definizione di sepsi
identificazione
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/75885